Pages in topic: [1 2 3 4 5 6 7 8 9 10] > | Lettera aperta ad un committente speciale Thread poster: Agnès Levillayer
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Abbiamo sprecato troppo tempo sulle offerte di traduzioni a tariffe vergognose leggibili qua e là.
I job postati oggi presentano una novità in quanto il cliente finale è un ente pubblico.
A tutti i colleghi che pensano che la misura è colma, invito a leggere e a firmare la seguente lettera aperta.
http://firmiamo.it/lettera-aperta-brambilla
Gra... See more Abbiamo sprecato troppo tempo sulle offerte di traduzioni a tariffe vergognose leggibili qua e là.
I job postati oggi presentano una novità in quanto il cliente finale è un ente pubblico.
A tutti i colleghi che pensano che la misura è colma, invito a leggere e a firmare la seguente lettera aperta.
http://firmiamo.it/lettera-aperta-brambilla
Grazie a tutti quelli che hanno già firmato in pochi minuti e a quelli che si aggiungeranno. ▲ Collapse | | |
Grazie Agnès (ringrazio anche Adele che ha scritto la lettera). Normalmente mi astengo da dibattiti del genere, ma visto il cliente, stavolta agisco!
[Edited at 2010-02-08 16:15 GMT] | | | Bisogna farsi sentire e rispettare | Feb 8, 2010 |
Questa mattina su la lista Langit è spontaneamente nata l'idea di inviare questa lettera aperta di cui parla Agnès e una collega volonterosa l'ha scritta per tutti noi.
Speriamo che le firme arrivino numerose solo così si può sperare di farsi ascoltare. | | | non riesco a firmare | Feb 8, 2010 |
Ciao Agnès e grazie dell'iniziativa, grazie ad Adele di aver scritto la lettera: corretta ma chiara!
Io però ho un problema perché non riesco a firmare, il sistema mi risponde "hai già firmato questa petizione" (e mi arrivano le e-mail che mi propongono di acquistare il dominio) ma il mio nome non compare. Ho cancellato cookies e quant'altro ma non funziona. Riproverò...
Grazie ancora comunque, sono curiosa di sapere se ci sarà una risposta e di che tenore.
Manuela | |
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Chi è il committente? | Feb 8, 2010 |
Non posso vedere chi è il committente perché non corrispondo alle esigenze del cliente (l'hanno postato solo IT-DE!).
Era il ministero stesso o un'agenzia (non importa quale)? | | | texjax DDS PhD Local time: 02:54 Member (2006) English to Italian + ... Dettaglio non da poco | Feb 8, 2010 |
Marie-Hélène Hayles wrote:
Chi è il committente?
Era il ministero stesso o un'agenzia (non importa quale)?
È un'informazione fondamentale. Neanche io posso visualizzarlo, qualcuno può gentilmente chiarire?
Grazie | | | Vincenzo Di Maso Portugal Local time: 07:54 Member (2009) English to Italian + ...
Purtroppo ne ero già al corrente. Un'agenzia mi ha chiesto se conoscessi persone disposte ad accettare l'incarico, puntanto sull'importanza del lavoro e del cliente.
Ho fatto notare che una cartella commerciale corrisponde a 1500 caratteri spazi inclusi, mentre una cartella editoriale corrisponde a 1800 caratteri spazi inclusi. Ho fatto presente il discorso delle tasse.
Ho concluso affermando che tra le mie conoscenze nessuno lavorerebbe a quella cifra e che sarà impossibile trov... See more Purtroppo ne ero già al corrente. Un'agenzia mi ha chiesto se conoscessi persone disposte ad accettare l'incarico, puntanto sull'importanza del lavoro e del cliente.
Ho fatto notare che una cartella commerciale corrisponde a 1500 caratteri spazi inclusi, mentre una cartella editoriale corrisponde a 1800 caratteri spazi inclusi. Ho fatto presente il discorso delle tasse.
Ho concluso affermando che tra le mie conoscenze nessuno lavorerebbe a quella cifra e che sarà impossibile trovare un traduttore decente che possa dare una buona immagine del sito e possa veicolare il messaggio nel migliore dei modi.
Grazie per le info e per la petizione, da me opportunamente firmata. ▲ Collapse | | |
E' scritto nella lettera stessa che si tratta di un'agenzia. L'avevo letto troppo in fretta...
[Edited at 2010-02-08 16:36 GMT] | |
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E' un'agenzia di Novara | Feb 8, 2010 |
Marie-Hélène Hayles wrote:
Non posso vedere chi è il committente perché non corrispondo alle esigenze del cliente (l'hanno postato solo IT-DE!).
Era il ministero stesso o un'agenzia (non importa quale)?
Sul loro sito mancano l'indirizzo e alcune informazioni obbligatorie. I pulsanti per le altre lingue non funzionano. Bella presentazione davvero!
Tra l'altro, alcune traduzioni in tedesco del sito del ministero mi sembrano adeguate ai prezzi offerti. Mancano gli Umlaut - è come in italiano si scrivesse senza accenti, fastidiosissimo da leggere -, ci sono diversi errori tipografici e grammaticali (niente madrelingua?) E' questa l'immagine che si vuole dare all'estero? Certo, dopo tutto quello che il sito è costato, non si potevano spendere ancora altri soldi per le traduzioni, ovvio, no?
[Bearbeitet am 2010-02-08 21:16 GMT] | | | | texjax DDS PhD Local time: 02:54 Member (2006) English to Italian + ...
Christel Zipfel wrote:
Tra l'altro, alcune traduzioni in tedesco del sito del ministero mi sembrano adeguate ai prezzi offerti. Mancano gli Umlaut, ci sono diversi errori tipografici e grammaticali (niente madrelingua?) E' questa l'immagine che si vuole dare all'estero? Certo, dopo tutto quello che il sito è costato, non si potevano spendere ancora altri soldi le traduzioni, ovvio, no?
Niente madrelingua e niente revisori, forse...
In ogni caso dire che il ministero paga 9 euro lordi per cartella da 2600 caratteri è un'illazione. In realtà la cifra reale stanziata per questo lavoro non la sappiamo.
PS. Grazie Agnès, adesso mi aggiorno sulle puntate precedenti, che mi ero persa.
PS 2. In base ai miei calcoli (ovvero considerando 212 parole in una cartella da 1500 caratteri, vedi tariffometro di Turner), la cifra offerta dall’agenzia è di ben 0.024 euro a parola.
Per concludere con un vecchio adagio: meditate gente, meditate...
[Edited at 2010-02-08 18:08 GMT] | | | Firmato (senza troppe speranze) | Feb 8, 2010 |
Firmato, anche se temo che al ministero della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro importi poco. Non è certo l'unico ente pubblico che appalta i servizi a condizioni indecenti. E' ordinaria amministrazione.
Conosco un po' i retroscena e so che l'agenzia non richiede neanche traduttori madrelingua.
Il ministero ha bandito una gara e se l'è aggiudicata questa agenzia. Il tipo di cartella lo avrà pure stabilito il ministero (sarebbe interessante sapere com'è ar... See more Firmato, anche se temo che al ministero della qualità del servizio e delle condizioni di lavoro importi poco. Non è certo l'unico ente pubblico che appalta i servizi a condizioni indecenti. E' ordinaria amministrazione.
Conosco un po' i retroscena e so che l'agenzia non richiede neanche traduttori madrelingua.
Il ministero ha bandito una gara e se l'è aggiudicata questa agenzia. Il tipo di cartella lo avrà pure stabilito il ministero (sarebbe interessante sapere com'è arrivato a questa scelta, comunque in sé un'unità di misura vale l'altra) ma il prezzo lo ha stabilito l'agenzia. Che evidentemente si è aggiudicata la gara proprio grazie all'offerta più conveniente.
La qualità delle traduzioni che otterrà dipenderà dai singoli traduttori. In media non scommetterei niente sul risultato ma so che alcuni sono pure bravi (e dispiace anche di più che si lascino sfruttare).
[Modificato alle 2010-02-08 17:27 GMT] ▲ Collapse | |
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La mia opionione su questa vicenda... | Feb 8, 2010 |
Da quanto è emerso si evince che il committente è un'agenzia e noi traduttori non sapremo mai quanto questa si fa pagare dal Ministero per questo lavoro.
Detto questo, non firmerò la lettera perché se siamo in questa situazione è solo colpa nostra.
Avremmo potuto chiedere l'ordine o per lo meno una regolamentazione della professione che ci avrebbe protetto anche sotto il profilo tariffario ma molti NON l'hanno voluta. E allora, perché lamentarsi? Scusate, ma che... See more Da quanto è emerso si evince che il committente è un'agenzia e noi traduttori non sapremo mai quanto questa si fa pagare dal Ministero per questo lavoro.
Detto questo, non firmerò la lettera perché se siamo in questa situazione è solo colpa nostra.
Avremmo potuto chiedere l'ordine o per lo meno una regolamentazione della professione che ci avrebbe protetto anche sotto il profilo tariffario ma molti NON l'hanno voluta. E allora, perché lamentarsi? Scusate, ma che figura pensate di fare scrivendo alla Brambilla quando non sapete effettivamente quale cifra ha chiesto l'agenzia al Ministero?
Chiara Santoriello ▲ Collapse | | |
Chiara Santoriello wrote:
Scusate, ma che figura pensate di fare scrivendo alla Brambilla quando non sapete effettivamente quale cifra ha chiesto l'agenzia al Ministero?
Quale cifra l'agenzia abbia chiesto al Ministero è irrilevante, il punto non è la cifra a cui il vincitore si è aggiudicato l'appalto ma il modo in cui è stato gestito l'appalto stesso. Lo scopo della lettera è quello di mettere il ministero di fronte alle sue responsabilità e di pubblicizzare il caso, cosa che non farà piacere né al ministero né all'agenzia coinvolta (o alle agenzie se c'è stato poi un subappalto), né alle persone che hanno aiutato l'agenzia a cercare i collaboratori.
Anche se temo che i risultati pratici saranno pochi, ringrazio Adele e i colleghi che si sono presi la briga di organizzare questa azione perché ci sono circostanze in cui è opportuno manifestare la propria indignazione anche indipendentemente dai risultati. Non sempre poi contano solo i risultati diretti.
Quando un ente organizza una gara d'appalto stabilisce innanzitutto i requisiti che le società partecipanti devono soddisfare e poi il sistema di aggiudicazione dell'appalto. Il prezzo ovviamente è solo uno dei fattori da considerare (negli appalti seri). Per esempio recentemente ho tradotto un disciplinare d'appalto in cui prima si faceva una selezione severissima dei concorrenti in base all'esperienza, alle referenze, alle capacità da dimostrare secondo determinati standard (addirittura le società dovevano presentare in anticipo i dati di tutti i dipendenti diretti e le caratteristiche degli eventuali subappaltatori per le parti in cui era concesso il subappalto). Infine, tra i candidati che soddisfano questi requisiti, si sceglie quello che fa l'offerta più conveniente. Sappiamo benissimo che gli appalti "dubbi" o fasulli da noi sono diffusissimi e spesso agli onori della cronaca; ciò non toglie che se uno vuole organizzare un appalto serio i mezzi ci sono.
A seconda del settore esistono diversi criteri per stabilire quali siano i requisiti indispensabili dell'offerta. E' ovvio (per parlare solo di una cosa che pure non è, in questo contesto, la più grave) che un ministero che non si preoccupi neppure di pretendere che le traduzioni siano affidate a traduttori madrelingua ha gestito malissimo l'appalto.
Lasciamo stare poi i discorsi sull'ordine e la regolamentazione perché tra le persone che hanno preparato e divulgato l'appello ci sono colleghi impegnati nella difesa e nella promozione della nostra categoria in diversi modi, a partire da Adele.
E se la consapevolezza generale dei traduttori è scarsa non è un motivo per impegnarsi di meno, al contrario.
[Modificato alle 2010-02-08 18:20 GMT] | | | e lo scandalo? | Feb 8, 2010 |
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