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Art, Arts & Crafts, Painting
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Italian to German - Standard rate: 0.15 EUR per word / 30 EUR per hour
Italian to German: http://www.beniculturali.it/default.asp?versione=Tedesco&from=1
Source text - Italian L’ARTE IN TASCA CON "CULTURALSMS".....A KE ORA APRE IL COLOSSEO?
A fianco dei tradizionali sistemi di comunicazione rivolti ai cittadini, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali lancia un rivoluzionario servizio di informazione interattiva tramite il telefonino per accompagnare i turisti tra le bellezze e le tradizioni italiane, caratterizzato da una grande semplicità d'uso con l'invio di un messaggio in linguaggio naturale al 339.991199 al costo di un normale SMS.
Translation - German KUNST IN DER WESTENTASCHE MIT "CULTURALSMS".....ALLE 8UNG!
Neben den traditionellen Kommunikationssystemen für den Bürger startet das Kulturministerium einen revolutionären Service für interaktive Information per Handy, um die Touristen zu den Schönheiten und Traditionen Italiens zu führen, der ganz einfach funktioniert: man spricht mit der Nummer 339.991199 und zahlt dafür nur den Preis einer normalen SMS. (Anm.: das Kulturministerium hat seine deutsche und seine englische Seite abgeschafft.)
French to German: Poésies de Samain, Silvestre... Detailed field: Art, Arts & Crafts, Painting
Source text - French Soir sur la plaine
Vers l'Occident, là-bas, le ciel est tout en or!
Le long des prés déserts où le sentier dévale
La pénétrante odeur des foins coupés s'exhale.
Et c'est l'heure émouvante, où la terre s'endort.
La faux des moissonneurs a passé sur les terres
Et le repos succède aux travaux des longs jours.
Parfois une charrue oubliée aux labours
Sort comme un bras levé, des sillons solitaires.
La nuit à l'Orient verse sa cendre fine.
Seule au couchant s'attarde une barre de feu.
Et dans l'obscurité qui s'accroît peu à peu
La blancheur de la route à peine se devine.
Puis tout sombre et s'enfonce en la grande unité.
Le ciel enténébré rejoint la plaine immense.
Ah! Ecoute! Un grand soupir traverse le silence,
Et voici que le cœur du jour s'est arrêté.
Renouveau
Mesdames et Messieurs, c'est moi: moi le Printemps!
Moi le Printemps, dont le sourire clair charme les plus moroses.
Qui mets des rayons d'or dans les lys éclatants
Et cache des baisers sous les lèvres des roses.
J'arrive de l'azur et ne suis pas farouche,
Eveillant sur mes pas les sons et les couleurs.
Je revêts de beauté tout ce que ma main touche
Et ma bouche s'empourpre au calice des fleurs.
Je peuple les jardins et je tisse les nids,
J'apprends des airs nouveaux aus pinsons comme aux merles
Et dans les ruisseaux bleus qu'Octobre avait ternis,
J'égrène des colliers de saphirs et de perles.
J'ouvre les cœurs sur terre et dans le ciel, les ailes
Au velours des iris, sur le bord des étangs,
Je promène le vol des vertes demoiselles.
Translation - German Abend in der Ebene
Dort in der Ferne, gegen Westen, ist der Himmel ganz aus Gold!
Entlang den menschenleeren Wiesen, wo der Pfad versinkt,
Entströmt durchdringend der Geruch des frischgemähten Heus:
Es ist die ergreifende Stunde, wo die Erde einschläft.
Die Sense der Erntearbeiter ist über die Felder gegangen,
Und Ruhe folgt der langen Tage Arbeit.
Zuweilen streckt sich eine nach der Arbeit überseh'ne Pflugschar
Wie ein Arm aus den einsamen Furchen.
Die Nacht verstreut im Osten ihre feine Asche.
Nur wo die Sonne unterging, verweilt ein Feuerbalken.
Und wie die Dunkelheit allmählich zunimmt,
Ahnt man kaum das Weiß der Straße noch.
Dann verschwindet alles und taucht in das große Eine;
Der dunkle Himmel schließt sich an die endlose Ebene.
Höre! Ein großer Seufzer hallt durch das Schweigen;
Und nun steht das Herz des Tages still.
Frühling
Meine Damen und Herren, ich bin's, ich, der Frühling!
Ich, der Frühling, dessen helles Lächeln selbst die Mürrischsten verzückt.
Der ich goldne Strahlen in die aufblitzenden Lilien schicke
Und Küsse verstecke unter den Lippen der Rosen.
Ich komme aus dem Blau des Himmels und bin euch wohlgeneigt;
Mit jedem Schritt erwecke ich neue Klänge, neue Farben.
Was meine Hand berührt hat, strahlt in Schönheit,
Und mein Mund verfärbt sich purpurn in dem Kelch der Blüten.
Ich fülle die Gärten mit Leben und webe die Nester;
die Amseln und Finken lehre ich neue Lieder,
Und in den blauen Bächen, die Oktober trüb zurückließ,
Fädle ich Ketten auf von Perlen und Saphiren.
Ich öffne die Herzen auf der Erde und im Himmel, die seidigen
Flügel der Iris; an den Ufern der Teiche
Lasse ich die grünblauen Libellen fliegen.
Italian to German: Collegio Nazareno (Ausschnitt aus beniculturali)
Source text - Italian Può accadere di passare per anni davanti ad un antico palazzo romano e non sapere che all'interno è custodita una raccolta di quadri del Sei e Settecento tanto preziosa, quanto sconosciuta.
Scoprirlo è tanto più stimolante, non solo perché si tratta di opere della più scelta pittura tardo barocca (quadri del Baciccio, di Sebastiano Conca, di Giuseppe Chiari) ma perché i dipinti sono espressione della storia di uno dei più prestigiosi collegi, dove si sono formati i giovani della nobiltà romana e dell'Italia tutta: il Collegio Nazareno.Il Seicento era il secolo delle accademie, e il riunirsi insieme per comporre e recitare versi era pratica comune sia nei palazzi patrizi, che nei collegi. Ecco allora sorgere al Nazareno, nel 1658 l' Accademia degli Incolti”, dove i giovani più dotati facevano ogni mese pratica del “bel comporre e del bel parlare” per potersi avviare, fuori dalle severe mura del Collegio, alle carriere più varie: l'insegnamento, l'avvocatura, la vita ecclesiastica o mondana.
Ma entrando nell'Accademia gli allievi dovevano donare un quadro, che in qualche modo rappresentasse le loro ambizioni e le loro virtù, in sintonia con il nome accademico che si erano scelti e che rappresentava un programma di vita: il Sincero, l'Indipendente, il Laborioso, l'Audace….
Ecco allora fiorire sulle pareti dell'antico collegio dipinti intriganti e preziosi che nel linguaggio dei simboli, così caro all'età barocca, rievocano fatti storici e personaggi “virtuosi” che rappresentassero i giovani allievi nell'accademia, dove da “incolti” si avvicinavano attraverso lo studio, alla valorizzazione piena delle loro doti e delle loro speranze.
Così l'ambizioso poeta Silvio Stampiglia si raffigura nel 1678 con uno splendido serto di fiori (opera di Abraham Breugel) sotto il nome de “L'Animoso” e al centro del quadro è un mazzo di spighe di grano, destinate a dare grandi frutti. Speranze che furono ben riposte poiché il giovane venne chiamato nel 1705 alla corte imperiale di Vienna, come poeta e librettista.
Il principe napoletano Gerolamo Pilo, nel 1733, si rappresenta con il pennello di Sebastiano Conca, come “L'Accorto” Ulisse sventa gli inganni di Circe, in un quadro tanto sconosciuto quanto teatrale. E il coltissimo e raffinato Onorato Caetani, discendente da una delle più antiche stirpi romane, nel 1762, sceglierà per sé, in clima di illuminismo imperante, l'immagine del magnanimo Scipione, che rifiuta come preda di guerra una fanciulla già promessa ponendosi come esempio di equilibrio e generosità. E ancora, uno splendido ed inedito quadro di Giuseppe Chiari, maestro indiscusso del primo Settecento romano, rappresenta l'accademico “Audace”, nel 1720, come Icaro che tenta il fatale volo, spingendosi verso il sole.
Il percorso della mostra, ospitata significativamente nelle sale dell'Accademia Nazionale di San Luca in Palazzo Carpegna, il glorioso istituto che avviava altri giovani all'esercizio delle arti, permette per la prima volta di presentare al grande pubblico una trentina di dipinti per lo più sconosciuti, provenienti in gran parte dal Collegio Nazareno, ma anche dal Museo di Roma e dalla Pinacoteca Capitolina.
Il momento iniziale per la valorizzazione della raccolta si è avuto con un'ampia campagna di restauri avviata nel 1991 dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Roma, diretta da Angela Negro, curatrice della mostra. Si deve alla F.I.T. (Federazione Italiana Tabaccai) ormai avviata in un ampio programma di sponsorizzazioni di restauri e iniziative culturali, l'aver reso possibile la realizzazione della mostra.
Un viaggio nella storia, ma anche un percorso intrigante nei simboli e nei miti raffigurati nei dipinti, che ci restituisce il “ritratto segreto” dei giovani accademici, reso attraverso il linguaggio raffinato e spiccatamente teatrale di alcuni fra i più brillanti pittori del Sei e Settecento romano.
Translation - German Es kann vorkommen, dass man jahrelang an einem alten Palazzo in Rom vorbeigeht, ohne zu wissen, dass im Innern eine ebenso wertvolle wie unbekannte Sammlung von Gemälden aus dem 17. und 18. Jahrhundert verwahrt wird.
Sie zu entdecken, ist um so reizvoller, als es sich nicht nur um Werke der erlesensten Malerei des Spätbarock handelt (Bilder von Baciccio, Sebastiano Conca, Giuseppe Chiari), sondern auch, weil diese Gemälde Ausdruck der Geschichte einer der renommiertesten Schulen sind, wo die jungen Leute des römischen Adels und ganz Italiens ausgebildet wurden: des Collegio Nazareno. Das 17. Jahrhundert war das Jahrhundert der Akademien, und sich zusammenzufinden, um Verse zu verfassen und vorzutragen, war üblicher Brauch sowohl in den Wohnhäusern der Adligen als auch in den Bildungsstätten. So entstand am Collegio Nazareno 1658 die Accademia degli Incolti”, wo sich die begabtesten jungen Leute jeden Monat im “schönen Verfassen und schönen Vortragen” übten, in Hinblick auf eine Vielzahl von Laufbahnen: Lehrberufe, Gerichtswesen, kirchliches oder weltliches Leben.
Bei der Aufnahme in die Akademie aber musste jeder Schüler ein Bild spenden, das auf irgendeine Weise seinen Berufswunsch und seine Tugenden widerspiegelte, in Übereinstimmung mit dem Beinamen, der er sich für die Zeit in der Akademie gewählt hatte und der einen Lebensplan verkörperte: der Aufrichtige, der Unabhängige, der Fleißige, der Kühne….
So erklären sich die vielen faszinierenden und wertvollen Gemälde an den Wänden der alten Schule, die in der Sprache der Symbole, die dem Barock so lieb war, an Ereignisse aus der Geschichte und “tugendhafte” Persönlichkeiten erinnerten, die die jungen Schüler in der Akademie vertreten würden, wo sie, die zunächst “incolti”, “Ungebildeten”, durch das Studium schließlich zur vollen Entfaltung ihrer Anlagen und Hoffnungen gelangten.
So porträtiert der ehrgeizige Dichter Silvio Stampiglia sich 1678 mit einem prachtvollen Blumenkranz (das Werk von Abraham Breugel) unter dem Namen “Der Kühne”, und in der Mitte des Bildes sieht man einen Bund Ähren, der reiche Ernte bringen soll. Diese Hoffnungen trogen nicht, denn 1705 wurde der junge Mann an den Kaiserhof in Wien berufen, als Dichter und Librettoschreiber.
Prinz Gerolamo Pilo von Neapel malt sich mit dem Pinsel Sebastiano Concas 1733 als “der listenreiche” Odysseus, der den Zauber der Circe überwindet, in einem bisher unbekannten theatralischen Gemälde. Und der hochgebildete und feinsinnige Onorato Caetani, Spross einer der ältesten römischen Sippen, wählt 1762 für sich, im Geist der damals herrschenden Aufklärung, das Bild des großmütigen Scipio, der ein schon als Kriegsbeute versprochenes Mädchen zurückweist, ein Vorbild für Selbstbeherrschung und Edelmut. Und dann ist da noch ein prachtvolles und nie zuvor gezeigtes Bild von Giuseppe Chiari, dem unbestrittenen Meister des Anfangs des 18. Jahrhunderts in Rom, das ihn als “den Verwegenen” darstellt, 1720, als Ikarus, der den verhängnisvollen Flug wagt und auf die Sonne zutreibt.
Diese Ausstellung, die bezeichnenderweise in den Sälen der Accademia Nazionale di San Luca im Palazzo Carpegna stattfindet, jener ruhmreichen Stätte, die angehende Künstler und Freiberufler ausbildete, zeigt der Öffentlichkeit zum ersten Mal etwa dreißig zumeist unbekannte Gemälde, die zu einem großen Teil aus dem Collegio Nazareno stammen, aber auch aus dem Museo di Roma und der Pinacoteca Capitolina.
Die Nutzbarmachung der Sammlung begann mit einer großangelegten Restaurierungskampagne 1991 durch das Amt für Kunst- und Geschichtsdenkmäler Rom, geleitet von Angela Negro, Kuratorin der Ausstellung. Dem F.I.T. (Italienischer Verband der Tabakwarenhändler) und seinem umfangreichen Sponsoring-Programm von Restaurierungen und kulturellen Initiativen ist es zu verdanken, dass diese Ausstellung hergerichtet werden konnte.
Eine Reise in die Geschichte, aber auch eine faszinierende Annäherung an die Symbole und Mythen, die in den Gemälden dargestellt sind, die uns das “geheime Porträt” der jungen Akademieschüler enthüllt, in dem feinsinnigen und ausgeprägt theatralischen Stil einiger der begnadetsten Maler des 17. und 18. Jahrhunderts in Rom.
Private e-mail (use this as I am rarely on proz.com): xxschmurrm@gmail.comxx
I lived in Germany for 29 years and have lived in Italy for 27 years. Heidelberg University degree in French and English, 16 months spent in France. From 1989 to 2020 I have been working for an Italian patent and translation office with translations among the languages German, English, French, and Italian.
- translation into German of thousands of touristic leaflets and web pages about Friuli Venezia Giulia region
- translation into German of the booklets "Itinerario pedemontano pordenonese" and "Montanevie" for Provincia di Pordenone and "Gli ambienti naturali" (ALEA Udine), of film scripts on animals and "La Traviata" for an agency in Rome; descriptions of 50 "agriturismi" for an agency in Tuscany; poems from French into German for a CD production
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