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German to Italian: Bedruckbarkeit - UV-Lackierung General field: Tech/Engineering Detailed field: Engineering: Industrial
Source text - German Bedruckbarkeit | UV-Lackierung
Lackieren von Kunststofffolien mit UV-härtenden Lacksystemen im Bogenoffset
Abgesehen davon, dass UV-Glanzlacke eine bestimmte Zeit zum Verlaufen benötigen, bevor die UV-Strahlung einwirken darf, ist der Härtungsmechanismus von UV-Farben und UV-Lacken gleich. Zu beachten ist vielmehr, dass sich Kunststofffolien anders verhalten als Papier und Karton. Dieser Beitrag des Lackherstellers ACTEGA Terra weist auf diese Besonderheiten hin.
Die chemische Härtung mittels UV-Strahlung ist eines der innovativsten Verfahren zur Trocknung von Farben und Lacken in der Druckindustrie. Mit der UV-Technologie ist es auch möglich, eine Vielzahl nicht saugender Substrate zu bedrucken. Erste Anwendungen zu Beginn der 1970-er Jahre profitierten schon von den noch heute geltenden Vorteilen dieser innovativen Technologie (Tabelle 1). Im Schmalbahnrotationsdruck wird die UV-Härtung bereits zu über 90% angewendet. Vermehrt kommen verschiedene UV-Systeme für den Verpackungssektor zum Einsatz. Hierbei findet die Bedruckung und Lackierung immer öfter im Bogenoffset statt.
Intensive Forschung und Entwicklung auf dem Gebiet der Rohstoffe bzw. der Farben und Lacke machten eine Verbreitung der Technologie in vielen Bereichen der grafischen Industrie möglich, u.a. auch im Foliendruck. Gegenüber Papier und Karton gibt es beim Lackieren von Kunststofffolien jedoch einige Besonderheiten zu beachten (Tabelle 2).
Wärmeempfindlichkeit der Folie
Beim Einsatz von UV-Strahlern wird immer auch IR-Strahlung, d.h. Wärme freigesetzt. Diese Wärme ist zur Unterstützung der Aushärtung durchaus gewollt, kann jedoch bei zu hoher Intensität zum Curling (Verziehen des Bedruckstoffs) führen. Daraus resultieren Probleme bei der Pass- bzw. Registergenauigkeit sowie erhöhte Stapeltemperaturen. Darum sollte immer nur so viel UV-Strahlung eingesetzt werden, wie für die Härtung der eingesetzten Farben und Lacke erforderlich ist. Angepasste Produktionsparameter können einen zu hohen Wärmeeintrag vermeiden helfen.
In der Regel findet die UV-Härtung unter Einfluss der Umgebungsluft statt. Da die Sauerstoffmoleküle der Luft jedoch bestrebt sind, mit Bestandteilen der Farbe bzw. des Lackes zu reagieren, muss diese Konkurrenzreaktion durch erhöhte Strahlerleistung kompensiert werden, was natürlich auch eine erhöhte Wärmebelastung für das Substrat bedeutet. Mit der Inert-UV-Technologie, einem im Rollendruck schon lange etablierten Verfahren, bietet sich auch eine Lösung für den Bogenoffsetdruck an. Bei der Inertisierung wird der Umgebungsbereich des UV-Strahlers bis zum Substrat mit Stickstoff gespült, wodurch der Sauerstoff verdrängt wird. Die Konkurrenzreaktion mit dem Luftsauerstoff wird unterbunden, mit der Folge, dass die einzubringende Strahlerleistung deutlich reduziert werden kann und somit weniger Wärme in das Substrat eingebracht wird. Ein weiterer Vorteil ist, dass der Fotoinitiatoranteil in den eingesetzten UV- Farben und -Lacken reduziert werden kann und damit geruchsärmere UV-Systeme entstehen.
Translation - Italian Stampabilità | Verniciatura UV
Verniciatura di pellicole plastiche con sistemi di verniciatura a fotoreticolazione UV nell’offset a foglio
Fatta eccezione per il fatto che le vernici UV brillanti hanno bisogno di tempo per scorrere prima che la fotoreticolazione UV abbia effetto, il meccanismo di essiccazione è il medesimo sia per gli inchiostri UV che per le vernici UV. Ciò che invece va considerato è che le pellicole plastiche si comportano in modo diverso dalla carta e dal cartone. Il presente articolo del produttore di vernici ACTEGA Terra illustra queste peculiarità.
La reticolazione chimica per mezzo delle radiazioni UV è uno dei processi di essiccazione più innovativi degli inchiostri e delle vernici nell’industria tipografica. Con la tecnologia UV, inoltre, è possibile stampare numerosi substrati non assorbenti. Le prime applicazioni agli inizi degli anni settanta sfruttavano già i vantaggi validi ancor oggi di questa innovativa tecnologia (Tabella 1). Nella stampa da bobina a nastro stretto, la fotoreticolazione viene già applicata in oltre il 90% dei casi e sempre più spesso trovano applicazione diversi sistemi UV anche nel settore del packaging. La stampa e la verniciatura sono metodi adottati sempre più di frequente anche nell’offset a foglio.
Ricerche approfondite e sviluppi innovativi nel campo delle materie prime, degli inchiostri e delle vernici hanno reso possibile la diffusione di questa tecnologia in diversi settori dell’industria grafica, anche nella stampa delle pellicole. Rispetto alla carta e al cartone, però, per la verniciatura di pellicole plastiche occorre tenere in considerazione alcune particolarità (Tabella 2).
Termosensibilità della pellicola
L’utilizzo di irradiatori UV comporta sempre il rilascio anche di raggi UV, ossia di calore. Ai fini della reticolazione, questo calore è certamente voluto, ma se la sua intensità è eccessiva si può verificare il cosiddetto “curling” (arricciatura del supporto di stampa). Ciò provoca problemi di precisione della messa a registro nonché eccessive temperature nella pila. Per questo motivo si deve erogare solo la quantità di ultravioletti indispensabile per la reticolazione degli inchiostri e delle vernici utilizzate. Adattando i parametri di produzione si può evitare di generare un apporto di calore eccessivo.
In linea di massima, la reticolazione UV avviene sotto l’influsso dell’aria circostante. Siccome le molecole di ossigeno presenti nell’aria tendono a reagire con i componenti dell’inchiostro e della vernice, questa reazione competitiva deve essere compensata aumentando la potenza di radiazione, cosa che, ovviamente, comporta una maggiore esposizione al calore per il substrato. Con la tecnologia dell’inertizzazione UV, metodo affermatosi ormai da tempo nella stampa da bobina, è disponibile una soluzione anche per la stampa offset a foglio. Tramite l’inertizzazione, la zona circonstante l’irradiatore UV viene lavata con azoto fino al substrato eliminando così l’ossigeno. La reazione competitiva con l’ossigeno dell’aria viene impedita consentendo, così, di ridurre nettamente la potenza di radiazione da erogare e di apportare meno calore nel substrato. Un altro vantaggio è che si può ridurre la quota di fotoiniziatore negli inchiostri e nelle vernici UV utilizzati e, quindi, si ottengono sistemi UV che sviluppano meno odore.
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Translation education
Master's degree - Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori
Experience
Years of experience: 42. Registered at ProZ.com: Feb 2006. Became a member: Jul 2021.
German to Italian (Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “Adriano Macagno” di Cuneo) English to Italian (Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “Adriano Macagno” di Cuneo)
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Bio
During my student days I have been working for five years as a translator for different translation agencies in Italy. Since 1989 I've been living in Germany where I still work as a professional translator for various translation agencies and private companies i as well as for translation agencies in Italy.
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- Mechanical Engineering and Machine Tools - Automotive - Medicine, Life Sciences, Biotechnologies, Pharma, and Cosmetics - Plastics Technology, Flooring Systems and Materials, Tiles, and Sanitary Ceramics - Customer Magazines, Employee Magazines