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Italian to English: La Scuola Superiore del'Università di Catania: La Scuola, Centro del Mediterraneo
Source text - Italian La Scuola Superiore di Catania è un centro di Alta Formazione Universitaria sul modello della Scuola Normale Superiore di Pisa. La Scuola nasce nel 1998 e ha l’obiettivo di selezionare i migliori giovani per offrire loro un percorso di studio con momenti di approfondimento, ricerca e sperimentazione.
Translation - English A. The Higher School of Catania is a university centre of select scholarship which follows the *Scuola Normale di Pisa model. (meaningless to non-Italians unless with the addition ‘famously successful’) Founded in 1998, its objective is to select the best young scholars for a course of study with moments of deep inquiry, research and experimentation.
B. The Higher School of Catania is a university centre of exceptional scholarship for exceptional scholars. Based on a famously successful model (Pisa), it was founded in 1998 to hand-pick only the best of the best and invest in their talents by providing them with all the support their imaginations need for exploration, research and experimentation.
Italian to English: Mechanical Engineering Text Book - DIIM
Source text - Italian La presente raccolta nasce da un processo decennale di elaborazione e revisione continua di appunti didattici, fortemente richiesta dagli studenti del corso di Costruzione di Macchine, che da diversi anni viene svolto presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Catania per gli allievi ingegneri meccanici.
Translation - English This collection is the result of a decade of the continual elaboration and revision of teaching notes at the passionate request of students of the Machine Construction course which for several years now has been run at the Faculty of Engineering of the University of Catania for Mechanical Engineering students.
Italian to English: NUOVI SCENARI FITOSANITARI PER L’AGRUMICOLTURA DEL MEDITERRANEO A SEGUITO DELLA DIFFUSIONE DEL VIRUS DELLA TRISTEZA
Source text - Italian Il virus della tristezza degli agrumi (CTV) causa da tempo epidemie devastanti in vari paesi agrumicoli. Le modeste conoscenze iniziali sul virus (anni ’30 - ’40), la selezione naturale di isolati diversamente virulenti a seguito dell’azione dei vettori, degli ospiti e di ricombinazione, le carenze nella rete dei servizi fitosanitari, le migrazioni a lunga distanza del
principale vettore (Toxoptera citricidus) hanno concorso a creare, in tempi e luoghi specifici, danni ingentissimi all’agrumicoltura mondiale. A parte la morte e/o la estirpazione di oltre 100 milioni di piante l’incidenza della malattia sulla produzione lorda vendibile ha valori ben superiori a qualsiasi altra malattia degli agrumi. Quale impatto avrà la repentina diffusione del virus e/o del vettore in importanti regioni agrumicole del Mediterraneo? L’esperienza vissuta suggerisce che sia utopistico pensare che la sostituzione dell’arancio amaro con altri portinnesti possa risolvere il problema tristezza ove si consideri il rischio di emergenza e/o introduzione di ceppi di CTV agenti di stem pitting o comunque più virulenti. Non è da sottovalutare poi il rischio di introduzione di Candidatus Liberobacter e dei relativi vettori, del Citrus blight e di altri agenti. E’ inoltre realistico pensare che la diffusione di portinnesti oggi accreditati come resistenti/tolleranti a CTV, quali l’arancio trifogliato, il citrange, l’alemow possa fare emergere problemi connessi ad agenti verosimilmente già presenti e attualmente sopiti, quali il Citrus tatter leaf virus, il Citrus blotch virus, o di possibile introduzione. Né possono trascurarsi altri problemi virologici ben noti ma mascherati dall’uso dell’arancio amaro, quali Citrus exocortis viroid e Hop stunt viroid . Sono d’altra parte noti agli agrumicoltori i danni causati dal dry root rot disease (Fusarium spp) e le difficoltà di organizzare un’efficiente difesa verso malattie fungine fino a pochi anni fa.sconosciute o di secondaria importanza, che causano scadimenti quali-quantitativi della produzione e impegnano i produttori in onerosi e spesso non risolutivi interventi chimici. Infine, è da considerare che l’introduzione di nuove cultivar e portinnesti non sufficientemente sperimentate troverà gli operatori ed i tecnici impreparati ad affrontare problematiche bioagronomiche nuove che non potranno non avere ripercussioni sulla qualità delle produzioni, sulle tecniche colturali e sugli stessi agroecosistemi. Si ripropone, pertanto,
ineluttabile, una nuova azione di riconversione, sostenuta dalla certificazione sanitaria del materiale di propagazione, dalla restrizione dei movimenti del materiale di propagazione ma anche da programmi di cooperazione internazionale, che affrontino in modo logistico la ricerca di metodi efficaci di lotta e diano vita ad azioni di formazione continua.
Translation - English The CTV virus has been causing devastating citrus epidemics in various countries. The modest initial knowledge of the virus (30s–40s), the natural selection of diversely virulent isolates as a consequence of the action of vectors, hosts and recombinants, the absence of a phytosanitary/ plant health? network, the distant migration of the principal vector (Toxoptera citricidus) all contributed to create at specific times and in specific places huge damage to citrus agriculture worldwide. Apart from the death and /or uprooting of over 100 million trees the value in lost sales is way beyond any other citrus crop disease. What impact would the sudden diffusion of the virus have and /or the vector in important citrus areas of the Mediterranean? Past experience would suggest that it is utopian to imagine that replacing bitter orange with other rootstocks might resolve an imminent CTV problem and/or the introduction of CTV strains…..
The risk of introducing Candidatus Liberobacter and its relative vectors as well as Citrus blight and other agents should also not be underestimated. It is moreover realistic to think that the diffusion of rootstocks accredited as CTV resistant/tolerant like trifoliate orange, citrange and alemow could create problems connected to agents probably already present but currently repressed, like Citrus tatter leaf virus, Citrus blotch virus, or others. Nor can other virological problems which are well-known but disguised by the use of bitter orange be ignored like the Citrus exocortis viroid and Hop stunt viroid. On the other hand the damage caused by dry root rot disease (Fusarium spp) is well known to farmers as is the difficulty of organising efficient defence against fungal diseases unknown until recently or of secondary importance which cause a decline in the quality/quantity of production and oblige farmers high expenditure for often frugal chemical interventions. Finally, the introduction of insufficiently researched new cultivars and rootstocks might leave farmers wanting when it comes to facing new bioagricultural problems which in their turn would have repercussions on production quality, cropping techniques and agroecosystems. So, a new method of reconversion is reproposed, not only backed up by health certified propagation material with strictly monitored movement but also by international programmes of cooperation which deal logistically with research into efficient methods of prevention and give birth to ongoing management strategies.
Italian to English: The plants, rituals and spells that 'cured' helminthiasis in Sicily.
Source text - Italian Background: L’Autrice riporta le piante, i rituali e gli “scongiuri” utilizzati contro i vermi (elminti, ossiuri) e il cosiddetto “scantu” (spavento) in alcune aree della Sicilia.
Il lavoro è bastato su ricerche etnobotaniche condotte in alcune aree della Sicilia orientale (territorio dell’Etna), sud-orientale (territori di Caltagirone e Ragusa) centro-settentrionale (territorio di Palermo) centro-meridionale (territorio di Caltanissetta). Lo studio si estende anche ad aree limitrofe ai territori menzionati.
Methods: La ricerca, effettuata nel corso di numerosi soggiorni in diverse province siciliane, si è svolta basandosi, sul dialogo (anche sotto forma d’intervista e di riprese video) con gli abitanti dei luoghi. Sono state contattate persone anziane e, in particolare quelle note per le loro proprietà di “guaritori”. Inoltre, sono stati interpellati medici, insegnanti, contadini e, in genere, persone “esperte” in pratiche erboristiche e rituali “magici”. A questi informatori sono state chieste notizie sugli usi delle piante, le denominazioni locali e i relativi luoghi di crescita. Delle entità vegetali utilizzate nella pratica medica popolare, sono state raccolte notizie sulle modalità di preparazione di diversi fitofarmaci. Gli informatori, inoltre, sono stati invitati a recitare preghiere e formule di scongiuro contro l’elmintiasi.
Translation - English The author reports on the plants, rituals and spells used against worms and the so-called ‘scantu’ (jitters, fright) in some areas of Sicily. The work is based on ethnobotanical research carried out in some areas of Eastern Sicily (Etna territory), South-Eastern Sicily (Caltagirone and Ragusa territory), North-Central Sicily (Palermo territory) and South-Central Sicily (Caltanisetta territory). The study also extends to areas adjacent to those mentioned.
Carried out over numerous stays in various Sicilian provinces, this research is based on dialogue (also in the form of interviews and video) with their inhabitants. Senior citizens were contacted and especially those with a reputation as ‘healers’. Furthermore, doctors, teachers, farmers and in general ‘experts’ with herbs and ‘magic’ rituals. They were asked about the use of plants, local monikers and where they grew. Information was collected about the way these plants of folk medicine are prepared. The interviewees were also invited to recite prayers and spells against helminthiasis.
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Translation education
Master's degree - Bristol University
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Years of experience: 45. Registered at ProZ.com: Jun 2008.
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Bio
Hi Folks,
I'm a well-educated Brit teaching and translating at Catania Uni. in Sicily, below Smokey Etna. Nice place to live if you like the climate and now I live on a fruit farm life is even better. I play a lot of tennis all year round (no shortage of players) and I like the outdoor life (great shortage of such people).
Work is good too: I have a large office with all mod cons and total access to all areas. I teach the English modules on two degree courses and run another 5 PhD. English courses. I'm the principal translator/language consultant for the Faculties of Agriculture and Engineering and the Scuola Superiore dell'Università degli studi di Catania [a special scholars school]. I work long hours but that's not difficult if you enjoy your work. I also manage to fit in 3 or 4 games of tennis a week and at weekends I do DIY on the farm