Glossary entry (derived from question below)
Spanish term or phrase:
solución de apertura
Italian translation:
soluzione di preparazione
Spanish term
solución de apertura
3 | soluzione di preparazione | luskie |
2 | soluzione preparatoria | verbis |
May 14, 2005 16:06: luskie changed "Field" from "Tech/Engineering" to "Science" , "Field (specific)" from "Manufacturing" to "Chemistry; Chem Sci/Eng"
Proposed translations
soluzione di preparazione
il concetto è comunque questo, e nel sito qui sotto puoi trovare la spiegazione dell'intero processo:
La Concia. Tecnologia
La concia è un insieme di procedimenti meccanici o chimici per trasformare la pelle animale in pelle conciata o cuoio più resistente. Diverse operazioni di concia permettono d’avere varietà d’uso; il metodo più usato è la concia con l’allume, fatta con soluzioni di solfato di alluminio e cloruro di sodio, che rende la pelle elastica e resistente.
Numerose sono le operazioni di concia e si suddividono in tre fasi, preparazione delle pelli, conciatura, rifinitura.
Le operazioni preliminari consistono nel rinverdimento per le pelli secche e messa in bagno per le pelli fresche. Lo scopo primario è quello di eliminare le sostanze estranee e per le pelli secche la restituzione dell’acqua sottratta in essiccazione e ridar loro flessibilità, elasticità e morbidezza.
La prima fase si attua ponendo in tini pieni d’acqua le pelli, aggiungendo talora piccole quantità di solfuro o di idrossido di sodio; in parte fatta con rotazione in botti ruotanti. Talvolta la pelle morbida viene raschiata su appositi cavalletti, dal lato interno e con i "coltelli da petto", in modo da asportare il grasso sottocutaneo, il processo si chiama graminatura, subito dopo si continua con il rinverdimento rimettendo le pelli nelle botti. La seconda fase è caratterizzata dalla depilazione, che si compie in vasche contenenti bagni di latte di calce a diversa concentrazione. Le pelli passano gradualmente dai bagni già serviti e meno basici, a quelli intermedi e a quelli freschi di calce; l’alcalinità dei bagni intacca i bulbi piliferi e saponifica i grassi. Rimane inalterato il fiore della pelle; alla calce si unisce spesso il solfuro o idrossido di sodio e talora il realgar (solfuro d’arsenico).
La pelle convenientemente preparata viene graminata, l’epidermide si stacca con i peli ed a questo punto la lavorazione è detta pelle in trippa. Si procede alla scarnatura interna e il cascame di risulta viene destinato alle fabbriche di colla. In passato tutte le operazioni venivano condotte manualmente facendo scorre i coltelli arcuati su appositi semicilindri in genere di pietra calcarea. Oggi tutti i procedimenti sono meccanizzati. Le pelli di forte spessore vengono spaccate nel loro spessore e il primo strato è detto fiore, gli altri sono detti croste. L’operazione successiva è la gonfiatura o purga, attuata in bagni acidi che tolgono i residui di calce e rendono morbido il derma, preparandolo ad accogliere il conciante.
Il conciante è una sostanza atta alla trasformazione delle pelli in cuoi, può essere naturale o sintetica.
I processi di concia.
Diversi sono i processi di concia, essi si possono distinguere in: concia vegetale, minerale, all’olio o scamosciatura, speciale, mista.
La concia vegetale è a base di sostanze tanniche, è il processo più antico e seguito, specie per cuoi da suola. La concia viene eseguita mettendo le pelli in fosse e ricoprendole con strati di scorza di quercia macinata per circa 3 cm., la stratificazione così ottenuta viene ricoperta d’acqua che va sciogliendo il tannino dalla scorza facendolo passare alla pelle. Dopo due mesi si vuota la fossa e si ripete l’operazione con scorza fresca. Dopo circa due anni tutti i passaggi sono compiuti e la conciatura è avvenuta. Con l’epoca moderna tutti i procedimenti si sono accelerati e meccanizzati.
La concia minerale è a base di composti minerali, in specie sali di cromo, d’alluminio, di zolfo o silice. Il metodo al cromo fu ideato da Knapp ed ebbe applicazione industriale nel 1884, per cuoi leggeri e poi pesanti; è basato sull’azione dei composti del cromo trivalente sul collagene delle pelli, può essere compiuta con uno o due bagni.
La concia bianca o in alluda è antichissima e consiste nel trattare le pelli con soluzione di solfato d’alluminio, o di allume, che hanno reazione acida a causa dell’elettrolisi che mette in libertà acido solforico, ne risulta un solfato basico che provoca l’effetto di concia.
La concia all’olio o scamosciatura, è a base di oli di animali marini. E’ un procedimento antichissimo, fornisce cuoio morbido, resistente alla trazione, particolarmente adatto per realizzare guanti, gambali, calzature, sellerie; si impiegano pelli di montone, capretto, pecora, agnello daino, camoscio ecc. La materia conciante è data da oli facilmente ossidabili come quelli di pesce (escluso il pescecane)
La concia speciale è a base di sostanze organiche varie: formalina, chinone, tannini sintetici.
La concia mista è costituita da associazioni di vari metodi in specie quelli
vegetali con quelli minerali.
hth
soluzione preparatoria
non "preparativa", il termine esiste in chimica ma non credo sia calzante in questo contesto
ciaoni e buon lavoro
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