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Italian to French: Capitolato per la Costruzione di una galleria di soccorso del traforo del XXXXXX General field: Other Detailed field: Construction / Civil Engineering
Source text - Italian Costruzione di una galleria di soccorso
del traforo del XXXXXX
Lotto 1 – Genio Civile lato Francia
Documento n° 1 – INFORMAZIONE TECNICA
Profilo tipo Cadenza di avanzamento
T1 7,30 ml/g
T2 6,90 ml/g
T3 5,60 ml/g
T4 3,40 ml/g
T4/b 2,50 ml/g
Queste cadenze riportate al lineare di ciascun profilo, come definito all'inizio del capitolo porta a un periodo di scavo di 310 giorni per una galleria di 1600 metri.
A questo termine bisogna aggiungere il tempo di realizzazione della volta parapioggia di 30 metri e l'avviamento dello scavo ciò che porta a tener conto nel programma dei lavori:
=> un periodo totale di scavo di 12,5 mesi (263 giorni)
=> cioè un avanzamento medio di 6,08 ml/g
I corrispondenti cicli di avanzamento sono acclusi alla parte 3° Planning.
B. RIVESTIMENO DEFINITIVO DELLA GALLERIA
Il rivestimento definitivo della galleria realizzata in modo tradizionale sarà in calcestruzzo colato sul posto in cassaforma non armato di uno spessore di 40 a 60 cm.
Il calcestruzzo sarà fornito dalla centrale beton pronto all'uso situata nell'area di insediamento del cantiere lato Francia.
B.1. METODO DI ESECUZIONE DEL RIVESTIMENTO
Il rivestimento della galleria realizzata in modo tradizionale viene effettuato a partire dall'entrata della galleria verso la camera di montaggio della traforatrice. La concatenazione dei lavori principali è:
1. Sbancamento e pulizia dei canali di scolo
2. Realizzazione di una soletta di pulizia, poi armatura—cassaforma – betonaggio delle banchine
3. Messa in opera dell'impermeabilizzazione, poi armatura – cassaforma – betonaggio della volta e dei piedritti.
4. Realizzazione dei marciapiedi, come pure dei dispositivi di bonifica e delle finiture.
* Realizzazione delle banchine:
Le banchine vengono realizzate a blocchi, mediante una cassaforma meccanizzata di una lunghezza di 10 ml che permette di formare simultaneamente il tallone dell'innesco del piedritto e la parte da riservare per il drenaggio. Questa cassaforma ruota nella parte anteriore sulla soletta di pulizia e nella parte posteriore sopra la banchina . Il betonaggio viene realizzato tramite il bocchettone del camion miscelatore.
* Messa in opera delle casseforme e betonaggio della volta e dei piedritti:
Dopo il betonaggio delle banchine e il controllo del profilo della galleria, si effettua la messa in opera della membrana impermeabilizzante sulla volta e sui piedritti.
La volta e i piedritti della galleria vengono realizzati a blocchi per mezzo di una cassaforma utensile meccanizzata di una lunghezza di 10 ml. Un portico integrato permette il disarmo, la traslazione, la messa in opera e il puntellamento delle casseforme durante il betonaggio. L'armatura è di tipo industriale, completato da legna o mezzi equivalenti. L'insieme è provvisto delle aperture e condotti necessari per il betonaggio con passerelle di accesso e di lavoro in tutta sicurezza. Questo tipo di attrezzatura permette di realizzare un ciclo di disarmo, traslazione,pulitura e messa in opera delle casseforme in circa 7 ore.
Il calcestruzzo viene pompato con una cadenza di 30 m3/h tramite una pompa per calcestruzzo auto portata. Il rifornimento del calcestruzzo avviene tramite camion miscelatore. Il tempo di betonaggio è di circa 5 ore. Il tempo massimo di disarmo è di 18 ore con riserva che il calcestruzzo abbia raggiunto una resistenza in compressione semplice come definita nel CCTP (Capitolato delle Clausole Tecniche particolari). Questa durata potrà essere ridotta a 10h00 circa se il cantiere utilizza la maturometria.
Il cantiere di rivestimento della volta/piedritti segue quello delle banchine a una distanza di circa 200 metri.
B.2. ATTREZZATURA CASSEFORME
Le attrezzature previste per la realizzazione del rivestimento della galleria di tipo tradizionale sono:
• 2 set casseforme banchina – lunghezza 10 ml,
• 1 cassaforma volta piedritti lunghezza 10 ml,
• 1 pompa per calcestruzzo di 20 m3/h
• 3 camion miscelatori
* Caratteristiche delle casseforme utensili della volta della galleria:
La cassaforma della volta viene montata sulla piattaforma dal lato esterno. Il tempo previsto per il montaggio e la messa a punto è di 4 settimane.
La cassaforma utensile è composta da 4 elementi. Ogni elemento è composto di 2 centine di volta, 2 piedritti e 2 parti inferiori che sono articolati tra di loro tramite cerniere. L'insieme è irrigidito da putrelle trasversali.
Le casseforme presentano le principali caratteristiche seguenti:
- superficie delle casseforme: lamiera di acciaio de 8 mm di spessore
- 16 botole d'ispezione
- 4 condotti di betonaggio
- 32 piastre e culle di vibrazione
- 2 passerelle laterali sui piedritti
- 1 passerella longitudinale superiore
- 1 via di circolazione per il distributore calcestruzzo
- - 1 supporto armatura realizzato con cassaforma metallica di 30 cm di altezza in complemento delle casseforme di legno
Caratteristiche del portico di manutenzione delle casseforme utensili:
Un portico di manutenzione permette il trasporto e la messa in opera delle casseforme. Si sposta su binari (50ml) che vengono spostati a mano a mano dell'avanzamento del rivestimento della galleria.
I componenti principali del portico sono:
- 1 centrale idraulica con quadro di comando
- 1 impianto idraulico completo
- 4 carrelli motorizzati
- 1 dispositivo di frenata
- 4 martinetti di sollevamento
- 2 martinetti di regolazione trasversale
- 1 sistema di passerelle per accedere ai piani di lavoro e al posto di lavoro dell'armatura.
B.3. MEZZI IN PERSONALE
Il personale necessario alla realizzazione dei lavori è, per opera:
* Banchine: 4 persone che lavorano in 1 posto
* Volta e piedritti: 5 persone che lavorano in 2 posti
B.4. AVANZAMENTO MEDIO & TEMPI DI ESECUZIONE
L'avanzamento medio dei cantieri Banchina /Impermeabilizzazione / Volta & Piedritti è di 10 ml/g.
I cantieri sono equidistanti di circa 100 metri. Tenuto conto dell'avanzamento previsto, una sezione sarà interamente rivestita un mese circa dopo il betonaggio delle banchine della sezione considerata.
Il tempo complessivo previsto dal programma dei lavori per il rivestimento della galleria in modo tradizionale (1600 m) è di 8 mesi.
Tenuto conto del termine parziale DP3 relativo alla consegna della traforatrice, il rivestimento della galleria avrà luogo in due tempi (I primi 1200 metri saranno eseguiti simultaneamente allo scavo in modo tradizionale della galleria, il rivestimento dei rimanenti 400 metri sarà effettuato alla fine dei lavori, dopo lo scavo della galleria con la traforatrice e lo smontaggio di quest'ultima.
A questo termine bisogna aggiungere un mese supplementare di manodopera per il montaggio delle casseforme ed inoltre un altro mese per il disarmo alla fine delle operazioni di rivestimento della galleria.
Le caratteristiche dei 18 rifugi da realizzare nell'ambito di questo appalto sono descritte nel dossier PRO consegnato nella gara di appalto, in particolare i piani n°15 a 18 e n°59 a 101. Il lineare considerato è quello specificato nel preventivo dettagliato.
N° rifugio Localizzazione
Km Lineare totale da scavare
(zona A (10m) Zona B (variabile) Zona C (10m) L/M/BP
(*) Armatura
Zona A Zona B Zona C
n°1 377.707 25,30ml
L
M
BP
3 m
1.00mx12.25m
10 cm
2 m
1.50mx1.25m
10 cm
3 m
1.00mx0.75m
10 cm
n°2 758.373 31,00 ml
n°3 1145.887 33,40 ml
n°4 1519.377 34,30 ml
n°5 1849.877 34,50 ml
L
M
BP
3 m
1.50mx1.25m
10 cm
2 m
2.00mx1.50m
10 cm
3 m
1.50mx1.00m
10 cm
n°6 2210.887 33,40 ml
n°7 2544.267 34,60 ml
n°8 2907.117 34,60 ml
n°9 3249.617 34,60 ml
n°10 3585.617 34,50 ml
n° 11 3925.117 34,60 ml
n°12 4187.619 34,50 ml
n°13 4589.148 34,80 ml
n°14 4971.057 34,50 ml
L
M
BP
3 m
1.00mx1.00m
10 cm
2 m
1.50mx1.25m
10 cm
3 m
1.00mx0.75m
10 cm
n°15 5354.766 34,40 ml
n°16 5740.267 33,40 ml
n°17 6120.648 43,00 ml
n°18 6505.547 112,40
(incluso lineare di accesso all' LSM (Laboratorio Sotterraneo di Modane)
L
M
BP
3 m
1.00mx1.00m
10 cm
2 m
1.25x1.20m
10 cm
3 m
1.00mx0.75m
10 cm
(*) L (Lunghezza dei bulloni, M (reticolo dei bulloni), BP (Spessore del calcestruzzo proiettato)-
* METODOLOGIA DELL'ESECUZIONE
I rifugi saranno realizzati a mano a mano che avanzano i lavori di scavo della galleria. Lo scavo sarà effettuato a partire dalla galleria di soccorso. Ogni rifugio comprende tre zone scavate con metodo tradizionale, con uso di esplosivo (Zona A e Zona B) e meccanicamente a mezzo BRH (Demolitore idraulico) (Zona C).
Le zone A e C hanno un lineare di 10 metri, la zona B ha una lunghezza variabile in funzione dei rifugi.
Il rivestimento definitivo dei rifugi sarà in calcestruzzo proiettato nelle zone A B, in calcestruzzo armato colato sul posto nella zona C.
La pianificazione generale dei lavori collegati alla realizzazione dei rifugi è la seguente:
1. Per i rifugi realizzati dopo il km 1,655 (rifugi n°5 a 18), bullonatura degli anelli lungo la galleria di soccorso per mezzo di una perforatrice e demolizione degli anelli del rivestimento a blocchi per mezzo di un demolitore idraulico e quindi messa in opera della ventilazione.
Da notare che i cunei di arco saranno pretagliati prime di essere demoliti per evitare di provocare disordini nei rimanenti rivestimenti
2. Scavo con uso di esplosivo (Zone A B) per volate di 1,50 m con armatura provvisoria,
3. Abbattimento del diaframma di separazione con il tunnel autostradale (Zona C di 10 m) per mezzo di un demolitore idraulico (BRH) per sezioni di 2,00 m.
Abbiamo considerato il metodo seguente in presenza di anidriti massicce riguardanti unicamente 2 rifugi:
- realizzazione preliminare di 4 perforazioni per delimitare la sezione da scavare, poi taglio con filo diamantato attorno alle perforazioni .
Per gli altri rifugi, dato il tipo di terreno, abbiamo considerato il metodo seguente:
- Esecuzione preliminare di trivellazioni distanziate per delimitare la sezione di scavo.
4. Creazione di collegamenti via cavo tramite i condotti d'aria fresca con 3 fori del diametro di 200 mm,
5. Messa in opera dell'insieme di tenuta stagna e delle tubature di evacuazione delle acque,
6. Costruzione delle banchine e posa finale dell'impermeabilizzazione,
7. Rivestimento definitivo con calcestruzzo proiettato per le sezioni situate nelle zone A B, in calcestruzzo armato colato sul posto per le sezioni della zona C,
8. Messa in opera delle attrezzature provvisorie.
MEZZI DI ESECUZIONE
PERSONALE:
Il personale necessario per la realizzazione di questi lavori è di 2 squadre di 4 persone che lavorano in due posti su 5 giorni lavorativi: un'équipe per lo scavo delle diramazioni di soccorso e un'équipe per il rivestimento.
• Composizione dell' équipe "scavo" dei rifugi:
- 1 Caposquadra
- 1 Conduttore macchine operatrici (jumbista, bullonatore, pala caricatrice e/o demolitore idraulico BRH)
- 2 Minatori / conduttori di autocarri a cassone ribaltabile
- 4 persone per 2 posti
• Composizione dell' équipe "rivestimento" dei rifugi:
- 1 caposquadra
- 2 operai addetti alle casseforme / muratori
- 1 addetto al pompaggio calcestruzzo
- 4 persone per 2 posti
MATERIALE:
L'inizio delle diramazioni dei rifugi partirà dalla galleria di soccorso. Lo smarino sarà evacuato tramite la stessa galleria fino alle zone di deposito provvisorio. Per limitare le vibrazioni nel tunnel stradale esistente, le volate delle zone A e B scavate con uso di esplosivo sono ridotte a 1,50 m con la conseguente carica di esplosivo ugualmente ridotta.
• Per lo scavo delle diramazioni:
- 1 perforatrice jumbo a due bracci o mini pantografo a 2 bracci
- 1 navicella elevatrice
- 1 scavatrice munita di demolitore idraulico BRH
- 1 pala caricatrice da 1.5 m3
- 2 autocarri a cassone ribaltabile da 10 m3 (mezzi comuni all'evacuazione dei detriti delle gallerie dei rifugi da 1 a 4 e poi all'evacuazione dello smarino tramite convogliatore a partire del rifugio n° 5?)
- 1 modulo MORSE auto portato
- 1 1 camion miscelatore da 6 m3
- 1 robot per calcestruzzo proiettato
- 1 dispositivo di ventilazione
• Per il rivestimento delle diramazioni:
- 1 navicella elevatrice
- 2 camion miscelatori da 6 m3
- 1 robot per calcestruzzo proiettato
* AVANZAMENTO MEDIO & TERMINI DI ESECUZIONE
La pianificazione generale dei lavori prevede la realizzazione simultanea di diversi rifugi.
• Tempi di scavo:
I profili delle zone A e B vengono scavati con volate di 1,50 m, l'avanzamento medio è di 3,00 ml/g.
I profili della zona C vengono scavati per tranche di 2,00 m, l'avanzamento medio è di 4,00 ml/g.
La concatenazione dei lavori descritti precedentemente conduce ai tempi di scavo seguenti:
- 4 settimane per i rifugi n°1 a 17,
- 8 settimane per il rifugio n°18.
• Tempi di rivestimento:
Una prima équipe si occupa del betonaggio genio civile 1a fase, piedritti e volta, una seconda équipe si occupa del betonaggio genio civile 2a fase, platea e vele interne.
I tempi di esecuzione del rivestimento definitivo, in calcestruzzo proiettato (Zone A B) e in calcestruzzo armato colato sul posto (Zona C), inclusa la realizzazione della platea di fondazione e delle vele, è di
- 4 settimane per i rifugi n°1 a 17,
- 8 settimane per il rifugio n°18.
Cioè un termine globale per la realizzazione dei rifugi di 2 mesi (rifugi n°1 a 17) e 4 mesi (rifugio n°18).
I.5.2.3. I BY-PASS
Le caratteristiche dei by-pass lato Francia sono quelle descritte nel dossier PRO consegnato nella gara di appalto, in particolare nei piani n°19, 20, 60, e 69. Il lineare considerato è quello specificato nel preventivo dettagliato.
N° by-pass Localizzazione
Km Lineare totale da scavare
(Zona A (10m) Zona B
(variabile) Zona C (10m) L/M
/BP
(*) Armatura di sostegno
Zona A Zona B Zona C
n° 1 2180.882 26,00 ml L
M
BP 4 m
1,50mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
n° 2 4227.619 41,00 ml L
M
BP 4 m
1,00mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
(*): L (Lunghezza dei bulloni, M (reticolo dei bulloni), BP (Spessore del calcestruzzo proiettato)
* METODOLOGIA DELL'ESECUZIONE
La metodologia dello scavo dei by-pass si compie nelle stesse condizioni di quella dei rifugi, compreso l'abbattimento del diaframma prima del collegamento con il garage esistente del tunnel. Il rivestimento definitivo è in calcestruzzo proiettato.
* MEZZI DI ESECUZIONE
I mezzi previsti per l'esecuzione dei by-pass saranno ugualmente quelli utilizzati per la realizzazione delle stazioni tecniche.
PERSONALE:
Il personale necessario per la realizzazione di questi lavori è di 2 squadre di 4 persone che lavorano in due posti su 5 giorni lavorativi: un' équipe per lo scavo delle diramazioni di soccorso e un' équipe per il rivestimento.
• Composizione dell' équipe di "scavo":
- 1 caposquadra
- 1 Conduttore macchine operatrici (jumbista, bullonatore, pala caricatrice e/o demolitore idraulico BRH)
2 Minatori / conduttori di autocarri a cassone ribaltabile
- 4 persone per 2 posti
• Composizione dell' équipe "rivestimento":
- 1 caposquadra
- 2 operai addetti alle casseforme / muratori
- 1 addetto al pompaggio calcestruzzo
- 4 persone per 2 posti
MATERIALE:
L'attacco delle diramazioni dei by-pass si farà dalla galleria di soccorso, con uso di esplosivo con volate da 1,50 ml nelle Zone A e B poi, con demolitore idraulico BRH per tranche di 2,00 m nella Zona C. Lo smarino sarà evacuato tramite convogliatore attraverso la stessa galleria fino alla zona di deposito provvisoria.
- 1 perforatrice jumbo a due bracci o mini-pantografo a 2 bracci
- 1 navicella elevatrice
- 1 scavatrice munita di demolitore idraulico BRH
- 1 pala caricatrice da 1.5 m3
- 2 autocarri a cassone ribaltabile da 10 m3
- 1 Modulo MORSE auto portato
- 1 1 camion miscelatore da 6 m3
- 1 robot per calcestruzzo proiettato
- 1 dispositivo di ventilazione
* AVANZAMENTO MEDIO & TEMPI DI ESECUZIONE
I profili delle Zone A e B vengono scavate con volate di 1,50 m, l'avanzamento medio è di 2,90 ml/g.
I profili della Zona C vengono scavate per tranche di 2,00 ml/g.
Il rivestimento definitivo è in calcestruzzo proiettato e viene realizzato dopo lo scavo e armatura delle diramazioni.
Cioè un termine globale per la realizzazione dei by-pass di:
- By-pass n° 1: 3 mesi
- By-pass n° 2: 3 mesi
I.5.2.4. LE STAZIONI TECNICHE
Le caratteristiche delle 4 stazioni tecniche n°3/18, 5/16, 7/14, e 9/12 situate lato Francia sono quelle descritte nel dossier PRO (piani n°21 a 23, 26 a 28, 63, 70 e 74). Il lineare considerato è quello specificato nel preventivo dettagliato.
La stazione tecnica n°7/14 ha pressappoco le stesse caratteristiche e attrezzature delle altre stazioni tecniche ad eccezione della lunghezza e del locale delle porte interbloccate più grande che sbocca direttamente nel tunnel e non in un PHT esistente. D'altra parte l'impianto di ventilazione E da realizzare in questa stazione comporta due livelli ed è collegato all'impianto di ventilazione esistente nel tunnel tramite un condotto di estrazione dell'aria inquinata. Questo condotto (galleria tecnica) scavalca il tunnel autostradale ed ha una lunghezza di circa 249 metri.
N° stazione Localizzazione
Km Lineare totale da scavare
(Zona A (10m) Zona B
(variabile) Zona C (10m) L/M
/BP
(*) Armatura di sostegno
Zona A Zona B Zona C
n° 3/18 1559.887 22,00 ml L
M
BP 4 m
1,00mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
n° 5/16 2866.617 23,10 ml L
M
BP 4 m
1,50mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
n°7/14 4311.397 41,10 ml
(fuori galleria tecnica) L
M
BP 4 m
1,00mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
n°9/12 5639.667 22,80 ml L
M
BP 5 m
1,00mx1,25m
30 cm 5 m
1,50mx1,00m
30 cm 5 m
1,00mx0,75m
30 cm
(*): L (Lunghezza dei bulloni, M (reticolo dei bulloni), BP (Spessore del calcestruzzo proiettato)
Per quanto concerne la galleria tecnica (condotto d'aria inquinata), sono previsti due tipi di sezioni per le armature:
* sezione tipo A (lineare stimato: 188,75 ml)
- a ferro di cavallo
- senza impermeabilizzazione
- senza contro volta
- armatura costituita da bulloni HA 25 sulla volta fissati con resina (reticolo 1.50x2.50) e calcestruzzo proiettato (spessore 20 cm, armato con 2 strati di reticolo saldato).
* sezione tipo B (lineare stimato: 60 ml):
- a ferro di cavallo
- con impermeabilizzazione
- con contro volta
- armatura costituita da bulloni HA 25 sulla volta fissati con resina (reticolo 1.50x1.50), di calcestruzzo proiettato (spessore 20 cm, armato di reticolo saldato K335), di centine HEB140 (volta) / HEB160 (contro volta) con un passo di 1.50 m.
* METODOLOLOGIA DELL'ESECUZIONE
La metodologia dello scavo delle stazioni tecniche si effettua nelle stesse condizioni di quella dei by-pass e dei rifugi, compreso l'abbattimento dell'ultimo diaframma prima del collegamento con il garage esistente del tunnel. Il rivestimento definitivo è in calcestruzzo proiettato.
La realizzazione delle stazioni tecniche comprende in modo particolare le fasi seguenti:
1. Bullonatura di 8 a 10 anelli lungo la galleria di soccorso,
2. Taglio e demolizione dei cunei di arco da rimuovere (6-7 anelli), e bullonatura,
3. Scavo con uso di esplosivo (Zone A B) con volate da 2,00 m, smarino e armatura, posa in opera della ventilazione, eventuale profilatura tramite demolitore idraulico (BRH),
4. Messa in opera, a una distanza minima di 10 m dal tunnel esistente, della protezione all'intradosso delle struttura esistente e del rinforzo del rivestimento,
5. Abbattimento del diaframma di separazione con il tunnel autostradale (Zona C di 10 m) con l'impiego di un demolitore idraulico (BRH) per tranche di 2,00 m e durante la notte: dopo aver delimitato il profilo da scavare e aver tagliato la sezione per mezzo di un filo diamantato.
6. Posa in opera dell'impermeabilizzazione, costruzione delle banchine del piedritto in calcestruzzo colato, rivestimento definitivo della stazione con calcestruzzo armato colato sul posto, realizzazione dei muri di separazione,
7. Finizione e lavori di completamento.
Il condotto d'aria inquinata (galleria tecnica) viene scavato con uso di esplosivo per volate di 2,50 m (sezione A) e 1,50 m (sezione B). Il diaframma finale (gli ultimi 10 metri della galleria) sarà abbattuto con modalità analoghe a quelle messe in opera per lo sbocco nel tunnel delle stazioni tecniche o dei rifugi.
* MEZZI DI ESECUZIONE
I mezzi in personale e materiali previsti per l'esecuzione delle stazioni tecniche sono quelli messi a disposizione per la realizzazione dei by-pass.
PERSONALE:
Il personale necessario per la realizzazione di questi lavori è di 2 squadre di 4 persone che lavorano su due posti su 5 giorni lavorativi: un' équipe per lo scavo delle diramazioni di soccorso e un'équipe per il rivestimento.
• Composizione dell'équipe di "scavo":
- 1 caposquadra
- 1 Conduttore macchine operatrici (jumbista, bullonatore, pala caricatrice e/o demolitore idraulico BRH)
2 Minatori / conduttori di autocarro a cassone ribaltabile
- 4 persone per 2 posti
• Composizione dell'équipe "rivestimento":
- 1 caposquadra
- 2 operai addetti alle casseforme / muratori
- 1 addetto al pompaggio calcestruzzo
- 4 persone per 2 posti
MATERIALE:
L'attacco delle diramazioni dei by-pass partirà dalla galleria di soccorso, con uso di esplosivo con volate da 1,50 ml nelle Zone A e B poi, con demolitore idraulico BRH per tranche di 2,00 m nella Zona C. Lo smarino sarà evacuato tramite convogliatore attraverso la stessa galleria fino alla zona di deposito provvisoria.
- 1 perforatrice jumbo a due bracci o mini-pantografo a 2 bracci
- 1 navicella elevatrice
- 1 scavatrice munita di demolitore idraulico BRH
- 1 pala caricatrice da 1.5 m3
- 2 autocarri a cassone ribaltabile da 10 m3
- 1 Modulo MORSE auto portato
- 1 1 camion miscelatore da 6 m3
- 1 robot per calcestruzzo proiettato
- 1 dispositivo di ventilazione
* AVANZAMENTO MEDIO & TEMPI DI ESECUZIONE
I profili vengono scavati per volate o tranche di 2,00 m. Il rivestimento definitivo è in calcestruzzo proiettato che viene realizzato dopo lo scavo e l'armatura della diramazione.
• Tempi di scavo:
L'avanzamento medio dello scavo è di 2,1 ml/g (Zona A, esplosivo), 2,6 ml/g (Zona B, esplosivo) e 4,00 ml/g (Zona C, BRH).
I tempi di scavo delle stazioni ritenuto nel nostro programma di lavori è il seguente:
- 4 settimane: per ogni stazione n°3/18, 5/16, 9/12
- 6 settimane: per la stazione n°7/14
- 5 settimane: per la galleria tecnica della stazione n°7/14.
• Tempi di rivestimento:
L'avanzamento medio del rivestimento è di ……..
- 8 settimane: per ognuna delle stazioni n°3/18, 5/16, 9/12
- 8 settimane: per la stazione n°7/14
- 4 settimane: per la galleria tecnica della stazione n°7/14.
Cioè un termine globale per la realizzazione delle stazioni tecniche di :
- 3 mesi per ognuna delle stazioni n°3/18, 5/16, 9/12
- 5,5 mesi: per le diramazioni e la galleria tecnica della stazione n°7/14
I.5.2.5. LA CAMERA DI MONTAGGIO DELLA TRAFORATRICE
La camera di montaggio della traforatrice viene scavata in modo tradizionale. L'armatura di sostegno è composta da bulloni di ancoraggio, centine e strati di BP ( calcestruzzo proiettato). Per ragioni di sagomatura, il rivestimento definitivo sarà realizzato solo dopo lo smontaggio del TBM (Tunnel Boring Machine).
La camera di montaggio sarà realizzata secondo i principi presentati nei piani di messa in fase allegati agli annessi.
Il principio risiede nella realizzazione di una galleria montante preliminare con sezioni di 3,00 m circa. In una seconda fase viene realizzata la demolizione laterale della calotta ed infine delle sezioni laterali inferiori in due fasi.
Risorse umane:
Si tratta della stessa équipe che interviene nello scavo della galleria di soccorso realizzata in modo tradizionale, cioè un'équipe di 6 persone per 3 posti per lo scavo e un'équipe di 6 persone per 2 posti per il rivestimento.
Pianificazione:
Scavo: 2 mesi
Rivestimento 1,5 mesi
I.5.3. GALLERIA DI ACCESSO ALLA TRAFORATRICE
La galleria di accesso alla traforatrice viene realizzata su 4840,00 metri circa.
Le specificità geologiche e geotecniche hanno portato all'elaborazione di una traforatrice particolare.
Si tratta di una traforatrice per roccia dura a scudo singolo.
La testa chiusa della traforatrice permette in primo luogo di contenere ogni cedevolezza del fronte di taglio.
La forma conica dello scudo permette di contenere una parte delle convergenze senza bloccare la traforatrice.
Il treno a seguito permette il rifornimento dei cunei di arco prefabbricati e l'iniezione di malta e di ghiaia.
Le attrezzature seguenti sono presenti sul treno a seguito:
- Trasformatore
- Gruppi idraulici
- Sistemi di lubrificazione automatici
- Compressore
- Gruppo elettrogeno di soccorso
- Convogliatore a banda
- Sistema di ventilazione
- Diversi tubi avvolgibili per l'aria compressa, l'acqua e il recupero delle acque di infiltrazione
Per le caratteristiche della traforatrice e dell'avanzamento si rimanda ai capitoli IV e V.
I.6. GESTIONE DELLE FORTI CONVERGENZE
Il documento "Analisi critica del progetto e complemento di ricerche", in appendice, abborda nei paragrafi 2 e 3 l'analisi delle convergenze.
A conclusione di quest'analisi abbiamo ritenuto i punti seguenti:
- Per i valori massimi, qualunque sia il valore del coefficiente Ko e qualunque sia l'orientamento della scistosità, le convergenze radiali restano limitate e inferiori al valore minimo del caso "senza attrezzo di taglio supplementare".
- Lo sviluppo di convergenze "critiche", che richiedono uno scavo supplementare, è collegato allo sviluppo di una zona di plastificazione (caratteristiche a seguito di rotture).
- Nella configurazione di referenza, nel caso di un avanzamento normale (durata uguale a 1 giorno), i valori di convergenza radiale restano inferiori alla convergenza limite.
- L'effetto di un arresto limitato (2 a 3 giorni) sposta leggermente i limiti di utilizzazione del taglio supplementare verso la copertura superiore meno resistente. I valori di convergenza radiale restano tuttavia conformi alla convergenza limite.
Conformemente a quest'analisi abbiamo uno scudo la cui conicità è conforme alle prescrizioni e che produce automaticamente un taglio supplementare di un raggio di 9 centimetri.
Si può aumentare il raggio di 5 centimetri riposizionando le frese dell'attrezzo per ottenere uno scavo supplementare simmetrico su tutto il perimetro della traforatrice.
É anche possibile in modo più rapido decentrando la ruota di taglio ottenere un taglio supplementare dissimmetrico.
Per limitare le convergenze al livello dello scudo una perforatrice è installata subito dietro la ruota di taglio allo scopo di impiantare dei bulloni sulla calotta, come indicato nel CCTP.
Inoltre abbiamo previsto di iniettare attraverso i cunei d'arco delle biglie di argilla comprimibili per permettere deformazioni aggiuntive e ridurre la pressione sull'anello dei cunei.
I.7 COMUNICAZIONE
• Comunicazione esterna:
La comunicazione esterna presso gli amministratori locali, gli abitanti, i servizi tecnici e amministrativi sarà affidata al responsabile della sicurezza e dell'ambiente che organizzerà i colloqui necessari con:
- i servizi comunali,
- gli organismi di sicurezza, SDIS e Pompieri
- gli organismi di tutela per la sicurezza DDRE, CRAM, OPPBTP, Medicina del Lavoro
- i servizi EDF e regia comunale
- le riunioni preparatorie del cantiere per l'apertura del cantiere organizzate dal Committente
• Comunicazione interna:
La comunicazione interna sarà effettuata con la tenuta di diverse riunioni sul cantiere.
* Le riunioni preparatorie del cantiere:
In presenza del Committente e del Direttore generale dell'opera saranno organizzate riunioni preparatorie sul tema dell'ambiente in presenza dei rappresentanti:
- della società di gestione del tunnel;
- della DDE;
- del rappresentante del sindaco;
- dei servizi comunali;
- dell'agricoltura e foreste;
- dei residenti;
- del Parco della Vanoise;
- delle associazioni di pesca e caccia;
- delle persone interessate;
* Le riunioni di messa a punto dei dati preliminari alle ricerche
- Le riunioni d'ispezione comune con il coordinatore della sicurezza.
In occasione di queste riunioni l'impresa presenta il programma d'interventi dei subappaltatori e dei prestatori di servizi in modo da esaminare insieme i rischi e le zone di lavoro di ogni interveniente.
- Le riunioni di messa a punto degli studi e particolarmente la definizione dei parametri geotecnici
- Le riunioni del CISSCT organizzate dal coordinatore della sicurezza in presenza dei rappresentanti di tutte le imprese presenti sul cantiere e i rappresentanti del personale.
- Le riunioni delle direzioni organizzate per l'esame dell'esecuzione del programma e il rispetto dei tempi di esecuzione.
* Le riunioni di controllo e di gestione dei dati:
In occasione di queste riunioni viene presentato l'impatto ambientale del cantiere
- avanzamento dei lavori;
- misura del rumore;
- misura degli scarichi d'acqua, flusso, qualità, DBO, DCO, MES, PH, idrocarburi;
- impatto sulla circolazione importata ed esportata;
- assetto territoriale futuro e impatto sull'ambiente;
- bilancio sull'occupazione locale;
Informazione su un'eventuale campagna di comunicazione
* Le riunioni di cantiere:
Sono organizzate dal Committente al ritmo di una riunione settimanale e saranno sistematicamente l'oggetto di un resoconto redatto dal Committente. Il Committente potrà organizzare riunioni particolari durante i lavori (riunioni riguardanti un problema specifico o su un problema non previsto nel contratto, riunioni di studio…).
In presenza del Committente e del Direttore generale dell'opera saranno organizzate delle riunioni settimanali sull'ambiente in presenza dei rappresentanti:
- della società di gestione del tunnel;
- della DDE;
- dei rappresentanti del sindaco;
- dei servizi comunali;
- delle persone interessate;
* Le riunioni di avanzamento:
Organizzate ogni tre mesi, queste riunioni tra il Committente, il Direttore generale dell'opera, e il Gruppo, queste riunioni avranno per oggetto di gestire contrattualmente l'avanzamento dei lavori rispetto agli obiettivi del contratto. Il Gruppo preparerà e consegnerà alla Direzione dell'opera e al Committente un dossier che descrive gli eventi passati, le previsioni di raffronto e dei tempi di esecuzione in modo da determinare i provvedimenti da adottare per rispettare gli obiettivi del Committente.
All'occasione di queste riunioni sarà presa la decisione riguardante un fatto non previsto nel contratto.
In presenza del Committente e del Direttore generale dell'opera saranno organizzate riunioni trimestrali sull'ambiente in presenza dei rappresentanti:
- della società di gestione del tunnel;
- della DDE;
- del rappresentante del sindaco;
- dei servizi comunali;
- dell'agricoltura e foreste;
- dei residenti;
- del Parco della Vanoise;
- delle associazioni di pesca e caccia;
- delle persone interessate;
Translation - French Construction d'une galerie de sécurité
du tunnel du XXXXXX
Lot 1 – Génie Civil côté France
Pièce n° 1 – MÉMOIRE TECHNIQUE
Profil type Cadence d'avancement
T1 7,30 ml/j
T2 6,90 ml/j
T3 5,60 ml/j
T4 3,40 ml/j
T4/b 2,50 ml/j
Ces cadences ramenées au linéaire de chaque profil tel que défini au début du chapitre conduit à un délai de creusement de 310 jours pour 1600 mètres de galerie.
A ce délai, il faut rajouter le délai de réalisation de la voute parapluie sur 30 mètres et la mise en cadence du creusement, ce qui amène à prendre en compte dans le programme des travaux:
=> un délai total de creusement de 12,5 mois (263 jours)
=> soit un avancement moyen de 6,08 ml/j
Les cycles d'avancement correspondant sont joints dans la partie 3° Planning.
B. REVÊTEMENT DÉFINITIF DE LA GALERIE
Le revêtement définitif de la galerie réalisée en traditionnel sera en béton coulé en place, coffré non armé d'une épaisseur d e40 à 60 cm.
Le béton sera fourni par la centrale à béton prêt à l'emploi installée sur l'aire d'installation du chantier côté France.
B.1. MÉTHODE D'EXÉCUTION DU REVÊTEMENT
Le revêtement de la galerie réalisé en traditionnel s'effectue depuis l'entrée de la galerie vers la chambre de montage du tunnelier. L'enchaînement des principales tâches est :
1. Enlèvement des déblais et nettoyage des caniveaux.
2. Réalisation d'un béton de propreté puis ferraillage – coffrage – bétonnage des banquettes.
3. Mise en place de l'étanchéité, puis ferraillage – coffrage – bétonnage de la voute et de piédroits.
4. Réalisation des trottoirs, ainsi que des dispositifs d'assainissement et les finitions.
* Réalisation des banquettes :
Les banquettes sont réalisées par plots, au moyen d'un coffrage mécanisé d'une longueur de 10 ml permettant de coffrer simultanément le talon de l'amorce du piédroit et la réservation du drain. Ce coffrage roule sur le béton de propreté à l'avant et sur la face supérieure de la banquette à l'arrière. Le bétonnage est réalisé à l'aide de la goulotte du camion malaxeur.
* Mise en place du coffrage et bétonnage de la voute et des piédroits :
Une fois les banquettes bétonnées et le profil de la galerie contrôlé, la membrane étanche est posée en voute et sur les piédroits.
La voute et les piédroits de la galerie sont réalisés par plots au moyen d'un coffrage outil mécanisé d'une longueur de 10 ml. Un portique intégré permet le décintrement, la translation, la mise en place puis le butonnage du coffrage durant le décoffrage. Le masque est de type industriel, complété par du bois ou procédé équivalent. L'ensemble est pourvu des trappes et pipes de bétonnage nécessaires avec passerelles d'accès et de travail en toute sécurité. Un tel équipement permet de réaliser un cycle de décoffrage, déplacement, nettoyage et coffrage en 7 heures environ.
Le béton est pompé à une cadence de 30 m3/h à l'aide d'une pompe à béton installée sur un camion porteur. L'approvisionnement du béton est prévu par camion toupie. Le temps du bétonnage est d'environ 5 heures. Le délai minimum de décoffrage est d'environ 18 heures, sous réserve que le béton ait atteint une résistance en compression simple tel que défini dans le CCTP. Cette durée pourra être réduite à 10 h00 si le chantier utilise la maturométrie.
L'atelier de revêtement de la voute/piédroits suit celui des banquettes à une distance d'environ 200 mètres.
B.2. ÉQUIPEMENT DE COFFRAGE
Les équipements prévus pour la réalisation du revêtement de la galerie en traditionnel sont :
• 2 jeux de coffrages banquette – longueur 10 ml,
• 1 coffrage voute piédroits longueur 10 ml,
• 1 pompe à béton de 20 m3/h
• 3 camions toupie
* Caractéristiques du coffrage outil de la voute de la galerie :
Le coffrage voûte est monté à l'extérieur de la plateforme. La durée prévue pour le montage et la mise au point est de 4 semaines.
Le coffrage outil est constitué de 4 éléments. Chaque élément est composé de 2 cintres de voûte, de 2 piédroits et de 2 parties inférieures qui sont articulés entre eux par des charnières. L'ensemble est raidi par des poutres transversales.
Le coffrage présente les principales caractéristiques suivantes :
- peau de coffrage : tôle acier de 8 mm d'épaisseur.
- 16 trappes de visite
- 4 pipes de bétonnage
- 32 piastres et berceaux de vibration
- 2 passerelles latérales sur les piédroits
- 1 passerelles longitudinales supérieures
- 1 voie de roulement pour le distributeur de béton
- - 1 arrêt de masque réalisé par un coffrage métallique de 30 cm de hauteur en complément du coffrage bois
Caractéristiques du portique de manutention du coffrage outil :
Un portique de manutention assure le transport et la mise en place du coffrage. il roule sur des rails (50ml) installés au fur et à mesure de l'avancement du revêtement de la galerie.
Les composants principaux de ce portique sont :
- 1 centrale hydraulique avec pupitre de commande
- 1 installation hydraulique complète
- 4 boogis motorisés
- 1 dispositif de freinage
- 4 vérins de levage
- 2 vérins de réglage transversal
- 1 système de passerelles pour accès aux plans de travail et au poste de travail du masque.
B.3. MOYENS EN PERSONNEL
Le personnel nécessaire à la réalisation de ces travaux est, par ouvrage :
* Banquettes : 4 personnes travaillant en 1 poste.
* Voute et piédroits : 5 personnes travaillant en 2 postes.
B.4. AVANCEMENTS MOYENS & DÉLAIS D'EXÉCUTION
L'avancement moyen pour les ateliers Banquettes/Étanchéité/ Voûte & Piédroits est de 10 ml/j.
Ces ateliers sont équidistants d'environ 100 mètres. Compte tenu de l'avancement prévu, une section sera entièrement revêtue environ un mois après le bétonnage de cette même section.
Le délai global prévu au programme des travaux pour le revêtement de la galerie en traditionnel (1600 m) est de 8 mois.
Compte tenu du délai partiel DP3 relatif à la livraison du tunnelier, le revêtement de la galerie se fera en deux temps (les 1200 premiers mètre se feront simultanément à l'excavation en traditionnel de la galerie, le 400 mètres restants seront revêtus en fin de chantier, après le creusement de la galerie au tunnelier et le démontage de ce dernier.
A ce délai on rajoutera un mois supplémentaire de main d'œuvre pour le montage des coffrages, ainsi qu'un mois pour leur démontage en fin de revêtement de la galerie I.5.2.2. LES ABRIS
Les caractéristiques des 18 abris dans le cadre de ce marché sont celles décrites dans le dossier PRO remis à l'appel d'offres, notamment plans n°15 à 18 et n°59 à 101. Le linéaire considéré est celui spécifié dans le détail estimatif.
abri Implantation
Km Linéaire total à excaver
(zona A (10m) Zona B (variable) Zona C (10m) L/M/BP
(*) Soutènement
Zone A Zone B Zone C
n°1 377.707 25,30ml
L
M
BP
3 m
1.00mx12.25m
10 cm
2 m
1.50mx1.25m
10 cm
3 m
1.00mx0.75m
10 cm
n°2 758.373 31,00 ml
n°3 1145.887 33,40 ml
n°4 1519.377 34,30 ml
n°5 1849.877 34,50 ml
L
M
BP
3 m
1.50mx1.25m
10 cm
2 m
2.00mx1.50m
10 cm
3 m
1.50mx1.00m
10 cm
n°6 2210.887 33,40 ml
n°7 2544.267 34,60 ml
n°8 2907.117 34,60 ml
n°9 3249.617 34,60 ml
n°10 3585.617 34,50 ml
n° 11 3925.117 34,60 ml
n°12 4187.619 34,50 ml
n°13 4589.148 34,80 ml
n°14 4971.057 34,50 ml
L
M
BP
3 m
1.00mx1.00m
10 cm
2 m
1.50mx1.25m
10 cm
3 m
1.00mx0.75m
10 cm
n°15 5354.766 34,40 ml
n°16 5740.267 33,40 ml
n°17 6120.648 43,00 ml
n°18 6505.547 112,40
(inclus linéaire d'accès LSM)
L
M
BP
3 m
1.00mx1.00m
10 cm
2 m
1.25x1.20m
10 cm
3 m
1.00mx0.75m
10 cm
(*) L (Longueur des boulons, M (Maillage des boulons), BP (Épaisseur de béton projeté)-
* MÉTHODOLOGIE D'EXÉCUTION
Les abris seront réalisés à l'avancement des travaux de creusement de la galerie. Leurs creusements s'effectueront depuis la galerie de sécurité. Chaque abri comprend trois zones excavées en méthode traditionnelle, à l'explosif (Zone A e Zone B) et en mécanique au BRH (Zone C).
Les zones A et C ont un linéaire de 10 mètres, la zone B a une longueur variable en fonction des abris.
Le revêtement définitif des abris sera en béton projeté dans les zones A et B, en béton armé coulé en place dans la zone C.
Le phasage général des travaux liés à la réalisation des abris est le suivant :
1. Pour les abris réalisés après le km 1,655 (abris,°5 à 18), boulonnage des anneaux le long de la galerie de sécurité au moyen d'une foreuse et démolition des anneaux de revêtement par plots, à l'aide d'un marteau brise roche, puis mise en place de la ventilation.
Il est à noter que les voussoirs seront prédécoupés avant leur démolition afin de ne pas entraîner de désordres dans le revêtement restant en place.
2. Excavation à l'explosif (Zones A B) par volée de 12,50 m et soutènement provisoire,
3. Abattage di diaphragme de séparation avec le tunnel routier (Zone C de 10 m) au moyen d'un brise roche hydraulique (BRH), par passes de 2 m.
Nous avons considéré la méthode suivante dans les anhydrides massives ce qui concerne 2 abris seulement :
- exécution préalable de 4 perforation pour délimiter la section à excaver puis découpe autour du bouchon par fil diamanté.
Pour les autres abris étant donné le type de terrain nous avons considéré la méthode suivante :
- Exécution préalable de forages non jointifs pour délimiter la section à excaver.
4. Création de liaison pour câble avec la gaine d'air frais par 3 perforations de 200 mm de diamètre,
5. Mise en place du complexe d'étanchéité et du tuyau de drainage des eaux,
6. Construction des banquettes et pose finale de l'étanchéité,
7. Revêtement définitif avec béton projeté pour profil situé dans les zones A B, en béton armé coulé en place pour profil de la zone C,
8. Mise en place des équipements provisoires.
MOYENS D'EXÉCUTION
PERSONNEL :
Le personnel nécessaire à l'exécution de ces travaux est de 2 équipes de 4 personnes travaillant à 2 postes sur 5 jours ouvrables : une équipe pour le creusement des rameaux et une équipe pour leur revêtement.
• Composition de l'équipe "creusement" des abris :
- 1 Chef d'équipe
- 1 Conducteur d'engin (jumbiste, boulonneur, chargeuse et/ou BRH)
- 2 Mineurs / Conducteurs tombereaux
- 4 Personnes x 2 postes
• Composition de l'équipe "revêtement des abris" :
- 1 Chef d'équipe
- 2 Coffreurs/Maçons
- 1 Pompage du béton
- 4 Personnes x 2 postes
MATERIEL /
L'attaque des rameaux des abris se fera depuis la galerie de sécurité. Le marin sera évacué par cette même galerie jusqu'à la zone de dépôt provisoire. Afin de limiter les vibrations sur le tunnel routier existant, les longueurs de volée des zones A et B excavées à l'explosif sont réduites à 1,50 m avec une charge unitaire d'explosif également réduite.
• Pour l'excavation des rameaux :
- 1 Jumbo 2 bras sur pneus ou mini-panto 2 bras
- 1 Nacelle élévatrice
- 1 Pelle équipé d'un BRH
- 1 Charge et roule 1,5 m3
- 2 Tombereau de capacité 10 m3 (moyens communs au marinage galerie pour abri 1 à 4, puis marinage avec convoyeur à partir abri n°5
- 1 Module MORSE sur porteur
- 1 Toupie de malaxage de 6 m3
- 1 Robot à béton projeté
- 1 Dispositif de ventilation
• Pour le revêtement des rameaux :
- 1 Nacelle élévatrice
- 2 Toupie de malaxage de 6 m3
- 1 Robot à béton projeté
* AVANCEMENT MOYEN & DÉLAI D'EXÉCUTION
Le planning général de nos travaux prévoit la réalisation simultanée de plusieurs abris.
• Délais d'excavation :
Les profils en zone A et B sont excavés par volée de 1,50 m, l'avancement moyen est de 3,00 ml/j.
les profils en zone C sons excavés par passe de 2,00 m, l'avancement moyen est de 4,00 ml/j.
L'enchaînement des tâches tel que décrit précédemment conduit à un délai de creusement de :
- 4 semaine pour les abris n°1 à 17,
- 8 semaines pour l'abri n°18.
• Délais de revêtement :
Une première équipe s'occupe du bétonnage du génie civil 1ère phase, piédroit et voute, une deuxième équipe s'occupe du bétonnage du génie civil 2ème phase, radier et voiles intérieurs
Le délai d'exécution du revêtement définitif, en béton projeté (Zone A B) et en béton armé coulé en place (zone C), inclus la réalisation du radier et des voiles, est de :
- 4 semaines pour les abris n°1 à 17,
- 8 semaines pour l'abris n°18.
Soit un délai global de réalisation des abris de 2 mois (abris n°1 à 17) et 4 mois (abri n°18)
I.5.2.3. LES BY-PASS
Les caractéristiques des 2 by-pass coté France est celle décrite dans le dossier PRO remis à l'appel d'offre, notamment plans n°19, 20, 60, et 69. Le linéaire spécifié est celui spécifié dans le détail estimatif.
N° by-pass Implantation
Km Linéaire total à excaver
(Zona A (10m) Zona B
(variable) Zona C (10m) L/M
/BP
(*) Soutènement
Zona A Zona B Zona C
n° 1 2180.882 26,00 ml L
M
BP 4 m
1,50mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
n° 2 4227.619 41,00 ml L
M
BP 4 m
1,00mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
(*): L (Longueur des boulons, M (maillage des boulons), BP (Épaisseur du béton projeté)
* MÉTHODOLOGIE D'EXÉCUTION
La méthodologie de creusement des by-pass se fait dans les mêmes conditions que pour les abris, y compris pour l'abattage du dernier diaphragme avant la liaison avec le garage existant di tunnel. Le revêtement définitif est en béton projeté.
* MOYENS D'EXÉCUTION
Les moyens prévus pour l'exécution des by-pass seront également ceux utilisés pour la réalisation des stations techniques.
PERSONNEL :
Le personnel nécessaire à la réalisation de ces travaux est de 2 équipes de 4 personnes travaillant à 2 postes sur 5 jours ouvrables : une équipe pour le creusement des rameaux et une équipe pour leur revêtement.
• Composition de l''équipe "creusement :
- 1 Chef d'équipe
- 1 Conducteur engin (jumbo, boulonneur, chargeuse et/ou BRH)
2 Mineurs/Conducteur tombereaux
- 4 personnes pour 2 postes
• Composition de l'équipe "revêtement" :
- 1 Chef d'équipe
- 2 Coffreur/maçon
- 1 pompage du béton
- 4 personnes par 2 poste
MATERIEL :
L'attaque des rameaux des by-pass se fera depuis la galerie de sécurité, à l'explosif par volées de 1,50 ml dans les zones A et B puis au BRH par tranches de 2,00 ml dans la zone C. Le marin sera évacué par convoyeur par cette même galerie jusqu'à la zone de dépôt provisoire.
- 1 Foreuse jumbo 2 bras sur pneus ou mini-pantafore 2 bras
- 1 Nacelle élévatrice
- 1 Pelle équipée d'un BRH
- 1 Chargeuse de 1,5 m3
- 2 Tombereau de 10 m3
- 1 Module MORSE sur camion porteur
- 1 Toupie de malaxage de 6 m3
- 1 Robot à béton projeté
- 1 Dispositif de ventilation
* AVANCEMENT MOYEN & DÉLAI D'EXÉCUTION
Les profils en zones A et B sont excavés par volée de 1,502ml, l'avancement moyen è de 2,90 ml/j.
Les profils de la zone C sont excavés par passes de 2,00 ml/j.
Le revêtement définitif est en béton projeté et réalisé après excavation et soutènement des rameaux.
Soit un délai global de réalisation des by-pass de :
- By-pass n° 1: 3 mois
- By-pass n° 2: 3 mois
I.5.2.4. LES STATIONS TECHNIQUES
Les caractéristiques des 4 stations techniques n°3/18, 5/16, 7/14, et 9/12 situées côté France sont celles décrites dans le dossier PRO (plans n°21 a 23, 26 a 28, 63, 70 et 74). Le linéaire considéré est celui spécifié dans le détail estimatif
La station technique n°7/14 a, à peu près, les mêmes caractéristiques et équipements que les autres stations techniques à l'exception de la longueur de son sas plus important qui débouche directement dans le tunnel et non dans un PHT existent. Par ailleurs l'usine de ventilation E à réaliser dans cette station comporte deux étages et est reliée à l'usine de ventilation existante du tunnel par un conduit d'extraction de l'air vicié. Ce conduit (galerie technique) enjambe le tunnel autoroutier existant et a une longueur d'environ 249 mètres.
N° station Implantation
Km Linéaire total à excaver
(Zone A (10m) Zone B
(variable) Zone C (10m) L/M
/BP
(*) Soutènement
Zone A Zone B Zone C
n° 3/18 1559.887 22,00 ml L
M
BP 4 m
1,00mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
n° 5/16 2866.617 23,10 ml L
M
BP 4 m
1,50mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
n°7/14 4311.397 s
(hors galerie technique) L
M
BP 4 m
1,00mx1,25m
30 cm 4 m
1,50mx1,50m
30 cm 4 m
1,50mx1,00m
30 cm
n°9/12 5639.667 22,80 ml L
M
BP 5 m
1,00mx1,25m
30 cm 5 m
1,50mx1,00m
30 cm 5 m
1,00mx0,75m
30 cm
(*): L(Longueur des boulons, M (Maillage des boulons, BP (Épaisseur du béton projeté)
Concernant la galerie technique (conduit d'air vicié) il est prévu deux sections types de soutènement :
* section type A (linéaire estimé : 188,75 ml)
- en fer à cheval
- sans étanchéité
- sans contre voûte
- soutènement constitué de boulons HA 25 en voûte scellés à la résine (maille 1.50x2.50) et de béton projeté (épaisseur 20 cm, armé de 2 couches de treillis soudé).
* section type B (linéaire estimé : 60 ml) :
- en fer à cheval
- avec étanchéité
- avec contre voûte
- soutènement constitué de boulons HA 25 en voûte scellés à la résine (maille 1.50x1.50), de béton projeté (épaisseur 20 cm, armé d'un treillis soudé K335), de cintres HEB140 (voûte) / HEB 160 (contre voûte) avec un pas de 1.50 m.
* MÉTHODOLOGIE D'EXÉCUTION
La méthodologie de creusement des stations techniques se fait dans les mêmes conditions que pour les by-pass et les abris, y compris pour l'abattage du dernier diaphragme avant la liaison avec le garage existant du tunnel. Le revêtement définitif est en béton projeté.
La réalisation des stations techniques comprend notamment les phases suivantes :
1. Boulonnage de 8 à 10 anneaux le long de la galerie de sécurité,
2. Coupe et démolition des voussoirs à enlever (6-7 anneaux), puis boulonnage,
3. Excavation à l'explosif (Zones A B) par volée de 2,00 m, marinage et soutènement, mise en place de la ventilation, éventuel profilage ai brise roche hydraulique (BRH)
4. Mise en place, à une distance minimale de 10 m du tunnel existant, de la protection à l'intrados de la structure existante et du renfort de revêtement,
5. Abattage du diaphragme de séparation avec le tunnel routier (Zone C de 10 m) au moyen d'un brise roche hydraulique (BRH), par passe de 2 ,00 m et pendant la nuit : au préalable, délimitation du profil à excaver et découpe au fil diamanté de la section.
6. Pose de l'étanchéité, construction des banquettes de piédroit en béton coulé, revêtement définitif de la station par béton armé coulé en place, réalisation des murs de séparation,
7. Finitions et second œuvre.
Le conduit d'air vicié (galerie technique) est excavé à l'explosif par volée de 2,50 m (section A) et 1,50 (section B). Le diaphragme final (las 10 derniers mètres de galerie) sera abattu selon des modalités similaires à celles mise en œuvre pour le débouché dans les tunnels des stations techniques ou abris.
* MOYENS D'EXÉCUTION
Les moyens humains et matériels prévus pour l'exécution des stations techniques sont ceux mis à disposition pour la réalisation des by-pass.
PERSONNEL :
Le personnel nécessaire à la réalisation de ces travaux è de 2 équipes de 4 personnes travaillant à deux postes sur 5 jours ouvrables : une équipe pour le creusement des rameaux et une équipe pour leur revêtement.
• Composition de l'équipe de "creusement" :
- 1 chef d'équipe
- 1 Conducteur d'engin (jumbo, boulonneur, chargeuse et/ou BRH)
2 Mineurs/Conducteurs tombereau
- 4 Personnes x 2 postes
• Composition de l'équipe "revêtement" :
- 1 1 chef d'équipe
- 2 Coffreurs/maçons
- 1 Pompage béton
- 4 Personnes x 2 postes
MATERIEL /
L'attaque des rameaux des by-pass se fera depuis la galerie de sécurité, à l'explosif par volée de 1,50 ml dans les zones A et B puis au BRH par passe de 2,00 ml dans la zone C. Le marin sera évacué par convoyeur par cette même galerie jusqu'à la zone de dépôt provisoire.
- 1 Foreuse jumbo à deux bras ou mini pantafore 2 bras
- 1 Nacelle élévatrice
- 1 Pelle équipé de BRH
- 1 Charge et roule 1,5 m3
- 2 Tombereaux de 10 m3
- 1 Module MORSE sur porteur
- 1 1 Toupie de malaxage de 6 m3
- 1 Robot à béton projeté
- 1 Dispositif de ventilation
* AVANCEMENT MOYEN & DÉLAI D'EXÉCUTION
Les profils sont excavé par volées ou passes de 2,00 m. Le revêtement définitif est en béton projeté et réalisé après excavation et soutènement du rameau.
• Délais de creusement :
L'avancement moyen de creusement est de 2,1 ml/j (Zone A, explosif), 2,6 ml/j (Zone B, explosif) et 4,00ml/j (Zone C, BRH).
Le délai de creusement des stations retenu dans notre programme des travaux est le suivant :
- 4 semaines pour chacune des stations n° 3/18, 5/16, 9/12
- 6 semaines pour la station n° 7/14
- 5 semaines pour la galerie technique de la station n° 7/14.
• Délais de revêtement :
L'avancement moyen de revêtement est de ………
- 8 semaines pour chacune des stations n° 3/18, 5/16, 9/12
- 8 semaines pour la station n° 7/14
- 4 semaines pour la galerie technique de la station n° 7/14.
Soit un délai global pour le réalisation des stations techniques de :
- 3 mois pour chacune des stations n° 3/18, 5/16, 9/12
- 5,5 mois : pour les rameaux et la galerie technique de la station n° 7/14.
I.5.2.5. LA CHAMBRE DE MONTAGE DU TUNNELIER
La chambre de montage du tunnelier est excavé en traditionnel. Le soutènement est composé de boulons d'ancrage, cintres et couches de BP (béton projeté). Pour des raisons de gabarit, le revêtement définitif ne sera réalisé qu'après le démontage du TBM (Tunnel Boring Machine).
La chambre de montage sera réalisée sur le principe présenté dans les plans de phasage joints aux annexes.
Le principe réside dans la réalisation d'une avant galerie montante avec des passes de 3 mètres environ. Dans une deuxième phase on réalise les abattages latéraux en calotte et enfin le stross en deux phases.
Moyens humains :
Il s'agit de la même équipe que celle intervenant pour le creusement de la galerie de sécurité réalisée en traditionnel, soit une équipe de 6 personnes en 3 postes pour le creusement et une équipe de 6 personnes en 2 postes pour le revêtement.
Planification :
Excavation : 2 mois
Revêtement : 1,5 mois
I.5.3. GALERIE AU TUNNELIER
La galerie au tunnelier est réalisée sur environ 4840,00 mètre.
Les spécificités géologiques et géotechniques ont conduit à l'élaboration d'un tunnelier particulier.
Il s'agit d'un tunnelier roche dure à simple shield.
La tête fermée du tunnelier permet en premier lieu de contenir toute instabilité du front de taille.
La conicité du bouclier permet de contenir une partie des convergences sans coincer le tunnelier.
Le train suiveur permet l'alimentation des voussoirs et l'injection de mortier et de gravette.
Sur ce train suiveur les équipements suivants sont présents :
- Transformateur
- Groupes hydrauliques
- Système de graissage automatique
- Compresseur
- Groupe électrogène de secours
- Convoyeur à bande
- Ventilation
- Différents enrouleurs pour l'air comprimée, l'eau et l'exhaure.
Pour les caractéristiques du tunnelier et les avenancements se reporter aux chapitres IV et V.
I.6. GESTION DES FORTES CONVERGENCES
Le document "Analyse critique du projet et complément d'études", joint en annexe, aborde dans les paragraphes 2 et 3 l'analyse sur les convergences.
En conclusion de cette analyse, nous avons retenu les points suivants :
- Pour les valeurs de pics, quelle que soit la valeur du coefficient Ko et quelque soit l'orientation de la schistosité, les convergences radiales restent limités et inférieures à la valeur limite du cas "sans surcoupe".
- Le développement de convergences "critiques", nécessitant une sur-excavation, est lié au développement de la zone de plastification (caractéristique post rupture).
- Dans la configuration de référence, cas d'un avancement normal (durée égale à 1 jour) les valeurs de convergences radiales restent inférieurs aux convergences limites.
- L'influence d'un arrêt de durée limitée (2 à 3 jours) décale légèrement les limites d'utilisation de la surcoupe vers les hauteurs de couvertures plus faibles. Les valeurs de convergences radiales restent cependant conformes aux convergences limites.
Conformément à cette analyse nous avons un bouclier dont la conicité respecte les prescriptions et dont la surcoupe naturelle est de 9 centimètres au rayon.
Celle-ci peut être augmentée de 5 cm au rayon en repositionnant les molettes de surcoupe pour obtenir une sur excavation symétrique sur le pourtour du tunnelier.
Il est aussi possible de manière plus rapide en excentrant la roue de coupe d'obtenir une coupe dissymétrique.
Pour limiter les convergences au niveau du bouclier une foreuse est installée à l'arrière de la rouie de coupe afin de pouvoir installer des boulons en calotte comme indiqué dans le CCTP.
De plus nous avons prévu d'injecter au travers des voussoirs des billes d'argiles compressibles pour autoriser des déformations supplémentaires et réduire les contraintes sur l'anneau de voussoirs.
I.7 COMMUNICATION
• Communication externe :
La communication externe auprès des élus, riverains, services techniques et administratifs sera assurée par le chargé de la sécurité et de l'environnement qui organisera les entretiens nécessaires avec :
- les services communaux,
- les organismes de sécurité, SDIS e Pompiers
- les organismes de tutelle pour la sécurité DDRE, CRAM, OPPBTP, Medicina del Lavoro
- les services EDF et régie communale
- les réunions préparatoires au chantier pour l'ouverture du chantier organisées par le maître d'œuvre
• Communication interne :
La communication interne s'effectuera par la tenue de diverses réunions sur le chantier.
* Les réunions préparatoires au chantier :
En présence du Maître d'ouvrage et du Maître d'œuvre des réunions préparatoires sur l'environnement seront organisées en présence des représentants :
- de la société d'exploitation du tunnel ;
- de la DDE ;
- du représentant du maire ;
- des services communaux ;
- des Eaux et Forêts ;
- des riverains ;
- du parc de la Vanoise ;
- des sociétés de chasse et pêche ;
- des personnes concernées ;
* Les réunions de mise au point des données préalables aux études
- Les réunions de mise au point des données préalables aux études.
Lors de ces réunions l'entreprise présente le programme d'intervention des sous-traitants et prestataires afin de faire l'inspection commune des risques et zones de travail de chaque intervenant.
- Les réunions de calage des études et particulièrement de définition des paramètres géotechniques.
- Les réunion de CISSCT organisées par le coordonnateur de sécurité avec la présence de tous les représentants de toutes les entreprises présentes sur le chantier et les représentants du personnel.
- Les réunions des directions organisées pour l'examen de l'exécution du programme et du respect des délais.
* Les réunions de contrôle et de gestion des données :
Lors de ces réunions l'impact environnemental est présenté :
- avancement des travaux ;
- mesure du bruit ;
- mesure des rejets d'eau, débit, qualité, DBO, DCO, MES, PH, hydrocarbures ;
- impact de la circulation importée et exportée ;
- aménagement à venir et impact sur l'environnement ;
- bilan des emplois locaux ;
information sur d'éventuelles campagnes de communication
* Les réunions de chantier :
Organisées par le Maître d'œuvre à raison d'une réunion hebdomadaire, elles feront systématiquement l'objet d'un compte rendu établi pas le Maître d'œuvre. Le Maître d'œuvre pourra fixer en cours de travaux des réunions particulières (réunions sur un problème spécifique ou sur un fait imprévu au marché, réunions d'études…)
En présence du Maître d'ouvrage et du Maître d'œuvre des réunions hebdomadaires sur l'environnement seront organisées en présence des représentants :
- de la société d'exploitation du tunnel ;
- de la DDE ;
- des représentants du maire ;
- des services communaux ;
- des personnes concernées ;
Les réunions d'avancement :
Organisées tous les trois mois, ces réunions entre le maître d'ouvrage, le maître d'œuvre et le groupement, auront pour objet de gérer contractuellement l'avancement des travaux par rapport aux objectifs du marché. Le groupement préparera et remettra au MOE et MOA un dossier présentant les évènements passés, les prévisions d'accostage et les délais afin de déterminer les mesures à prendre pour respecter les objectifs de la maîtrise d'ouvrage.
C'est aussi lors de ces réunions qu'une décision sera prise sur le constat de fait imprévu au marché. En présence du Maître d'ouvrage et du Maître d'œuvre des réunions trimestrielles sur l'environnement seront organisées en présence des représentants :
- de la société d'exploitation du tunnel ;
- de la DDE ;
- du représentant du maire ;
- des services communaux ;
- des Eaux et Forêts ;
- des riverains ;
- du parc de la Vanoise ;
- des sociétés de chasse et pêche ;
- des personnes concernées ;
Italian to French: SFRATTO General field: Law/Patents Detailed field: Real Estate
Source text - Italian SFRATTO
Ecco i vari passaggi per ottenere lo sfratto del conduttore moroso:
Scrivere una lettera raccomandata A.R. in cui si sollecita il pagamento degli affitti arretrati entro una certa data.(15 gg.)
Intimazione di sfratto per morosità e contestuale citazione per la convalida presso il tribunale competente.
Si tratta di un atto in cui si cita l’inquilino moroso a comparire davanti al Giudice e in cui viene fissata la data dell’udienza (da uno a due o tre mesi a seconda dei tribunali).
Il termine di grazia. Se l’inquilino si presenta all’udienza può chiedere il "termine di grazia", cioè un periodo di tempo entro cui poter pagare e saldare la morosità; il Giudice può concedergli fino a tre o quattro mesi per pagare (in genere si tratta di una bella regalia che viene concessa legalmente all’inquilino che può così restare in casa d’altri un po’ più a lungo a spese della proprietà, altri tre mesi circa di abbuono).
Convalida. Se non si presenta o non si oppone, allora lo sfratto è convalidato ed il Giudice fissa la data di esecuzione per il rilascio dell’immobile circa un mese dopo (se va bene) la data dell’udienza e manda l’atto alla Cancelleria per l’apposizione della formula esecutiva in cui si comanda a tutti gli Ufficiali Giudiziari di mettere in esecuzione l’atto di sfratto se richiesto, dando l’assistenza della forza pubblica.
L’atto di precetto. Se l’inquilino moroso non se ne va con le sue gambe entro la data fissata dal Giudice, occorre che il proprietario a mezzo del suo avvocato gli notifichi l’atto di precetto in cui gli si intima di rilasciare l’unità immobiliare entro circa 10 gg. dalla notifica e che in difetto si procederà con l’esecuzione forzata (si vede che il termine per il rilascio già fissato dal Giudice non vale niente e bisogna ridirglielo; la notifica di solito avviene a mezzo posta, o a mezzo assistenti del tribunale, per cui se l’inquilino non si trova a casa, ritorna all’ufficio postale o nella Casa Comunale e lì resta, se non la vuole andare a ritirare, fino al termine della compiuta giacenza, uno o due mesi circa e i tempi si prolungano ulteriormente).
Monitoria di sgombero Se non basta ancora e l’inquilino persiste nell’immobile, allora occore procedere con la “monitoria di sgombero”, si tratta di un altro atto da notificare all’inquilino in cui l’Ufficiale Giudiziario del Tribunale notifica al moroso che in una determinata data, ad una determinata ora si recherà presso l’immobile che occupa per buttarlo fuori nelle forme e nei modi di legge ed eventualmente con l’assistenza della forza pubblica. (Qui siamo praticamente nelle mani dell’Ufficiale Giudiziario che a sua discrezione, in base alla mole di lavoro e alle pratiche che ha da svolgere, può fissare una data vicina a uno o due mesi o lontana… sei o sette mesi…).
E’ in questa fase che il proprietario deve dimostrare di essere in regola con le tasse (ICI, IRPEF, Registro) e quindi fornire all’avvocato copia delle ricevute di pagamento dei tributi.
Occorre mettersi a cercare in casa dove sono finite le ricevute, trovarle, andare in copisteria e farne delle copie da portare all’avvocato che le allegherà agli atti.
Conviene cercare un avvocato vicino a casa, altrimenti non avrete idea del tempo che si perde in viaggi avanti e indietro; pura vessazione dei proprietari da parte dello Stato.
Ufficiale giudiziario. Se siamo proprio sfigati e l’inquilino è ancora lì, ecco arrivare, dopo circa un anno e forse anche più dall’avvio della pratica, il sospirato Ufficiale Giudiziario che eseguirà materialmente lo sfratto avvalendosi se necessario della forza pubblica, farà cambiare la serratura della porta di casa al fabbro il quale deve essere stato preventivamente chiamato dal proprietario il quale lo dovrà poi pagare.
Verbale di rilascio. A conclusione di tutta la trafila segue il “verbale di rilascio immobile” un atto in cui l’Ufficiale Giudiziario verbalizza l’avvenuto sfratto.
Inventario. Se nell’immobile sono rimasti i mobili dell’inquilino moroso, l’Ufficiale Giudiziario stilerà una dettagliata distinta di tutto quello che c’è e nominerà il proprietario custode e responsabile degli averi che l’inquilino non è riuscito a portare via. (E qui noi proprietari restiamo fregati un’altra volta, perchè se l’inquilino non se li viene a prendere, deve provvedere il proprietario a fare lo sgombero a proprie spese, salvo rifarsi sull’inquilino moroso, ma questa è una battuta, quindi deve disporre di un giaciglio idoneo ad ospitare i mobili non suoi se vuole realmente liberare il suo immobile, altrimenti li deve lasciare dove sono e avviare un’altra pratica burocratica…)
Translation - French EXPULSION
Voici les différentes étapes pour obtenir l'expulsion du locataire défaillant :
Écrire une lettre recommandée A.R. dans laquelle vous réclamez les loyers arriérés avant une date déterminée (15 jours)
Sommation d'expulsion pour non-paiement et contextuelle assignation pour validation auprès du tribunal compétent. Il s'agît d'un acte par lequel on somme le locataire défaillant à comparaître devant le Juge et dans lequel est fixée la date de l'audience (de un à deux ou trois mois, selon les tribunaux)
Le délai de grâce. Si le locataire se présente à l'audience, il peut demander un "délai de grâce", c'est-à-dire une période de temps dans laquelle il puisse se mettre en règle avec ses paiements; le Juge peut lui accorder jusqu'à trois ou quatre mois pour s'acquitter (en général il s'agît d'un beau cadeau qui est fait légalement au locataire qui peut ainsi rester chez les autres un peu plus aux frais du propriétaire, encore un cadeau d'environ trois mois)
Validation. S'il ne se présente pas ou s'il ne s'oppose pas, l'expulsion est alors validée et le Juge fixe la date d'exécution pour la libération des lieux environ un mois après (si tous va bien) la date de l'audience et envoie l'acte au Greffe pour l'apposition de la formule exécutive dans laquelle il est ordonné à tous les Huissiers de Justice d'exécuter, à la demande, l'expulsion , en requérant l'assistance de la force publique.
L'acte d'injonction Si le locataire défaillant ne s'en va pas tout seul à la date établie par le Juge, il faut que le propriétaire, par son avocat, lui notifie l'acte d'injonction dans lequel on le somme de quitter les lieux dans les 10 jours environ de la notification et qu'à défaut il sera procédé à l'exécution forcée (on voit que le délai pour quitter les lieux déjà fixé par le Juge n'a aucune valeur et il faut lui dire à nouveau; la notification se fait normalement par la poste ou par des assistants du tribunal, c'est pourquoi si le locataire n'est pas chez lui, la lettre retourne au bureau de poste ou à la Mairie et elle reste là, s'il ne veut pas aller la retirer, jusqu'au terme de souffrance, environ un ou deux mois ce qui allonge ultérieurement les délais.
Monitoire d'évacuation. Si cela ne suffit pas et le locataire s'obstine à rester dans les lieux, il faut alors procéder avec le "monitoire d'évacuation", il s'agît d'un autre acte à notifier au locataire par lequel l'Huissier de Justice du Tribunal va notifier au locataire défaillant qu'au jour et heure déterminés se rendra dans les lieux par lui occupés pour le mettre dehors dans les formes et de la manière prévues par la loi et éventuellement avec l'assistance de la force publique. (Nous sommes ici entre les mains de l'Huissier de Justice qui, à sa discrétion, sur la base de sa masse de travail et des dossiers desquels il doit s'occuper, peut fixer une date proche, un ou deux mois ou lointaine…six ou sept mois).
Pendant ce temps le propriétaire doit démontrer qu'il est en règle avec les impôts (ICI Imposta comunale sugli immobili, soit la Taxe Foncière; IRPEF, Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, sur les revenus immobiliers; Registre, enregistrement des baux et taxe relative) et fournir à son avocat le reçus du paiement de tous ces impôts. Il faut chercher dans toute la maison où sont passées les reçus, les trouver, aller en faire des photocopies et les apporter à l'avocat qui les joindra aux actes. (Il convient de chercher un avocat près de chez vous, autrement vous n'aurez pas d'idée du temps que l'on perd dans les allées venues, pure vexation des propriétaires de la part de l'État).
Huissier de Justice. Si l'on a vraiment pas de bol et le locataire est encore là, voilà qu'il arrive, l'Huissier de Justice tant désiré, après une année, ou peut-être plus, du début de la procédure et il exécutera matériellement l'expulsion, en usant si nécessaire de la force publique, il fera remplacer la serrure de la porte d'entrée par le serrurier qui a été préalablement convoqué par le propriétaire qui devra ensuite le régler.
Procès-verbal d'évacuation. En conclusion de toute la procédure il y a le "procès-verbal de l'évacuation des lieux" acte par lequel l'Huissier de Justice rédige le compte-rendu de l'expulsion.
Inventaire.
Si les meubles du locataire défaillant sont restés dans les lieux, l'Huissier de Justice rédigera une liste détaillée de tout ce qu'il y a et nommera le propriétaire gardien et responsable des biens que le locataire n'a pas réussi à emporter. (Et ici nous autres propriétaire nous nous faisons avoir encore une fois, car, si le locataire ne vient pas les chercher, le propriétaire doit pourvoir au déménagement à ses frais, quitte à se refaire sur le locataire défaillant, mais ceci est une plaisanterie, il doit donc disposer d'un lieu adapté à contenir les meubles qui ne lui appartiennent pas, s'il veut vraiment vider son bien immobilier, autrement il doit les laisser là où il sont et entamer une nouvelle procédure…
French to Italian: CONTRAT DE DISTRIBUTION EXCLUSIVE General field: Law/Patents Detailed field: Law: Contract(s)
Source text - French CONTRAT DE DISTRIBUTION EXCLUSIVE
DISTRIBUTEURS-REVENDEURS
ENTRE LES SOUSSIGNES :
La société UNTEL SAS, au capital de 122 400 Euros, dont le siège social est etc.etc.
enregistrée au Registre du Commerce sous le numéro FR 000000000000
Représentée par M. xxxxxxxxxx
ci-après désignée le « CONCEDANT »,
D’UNE PART,
ET :
La société ___________________________, au capital de______________ dont le siège social est ___________________________________________________, enregistrée au Registre du Commerce sous le numéro __________________
Représentée par _________________________
ci-après dénommée le « DISTRIBUTEUR-REVENDEUR»,
D’AUTRE PART,
ÉTANT PRÉALABLEMENT RAPPELÉ QUE :
La société UNTEL SAS est spécialisée dans la conception, la fabrication et la distribution sous la marque untel de produits ………………... destinés aux professionnels de la …………….
La société ________________________________ a souhaité pouvoir bénéficier de la qualité de Distributeur-Revendeur exclusif de la marque UNTEL.
Les parties se sont rapprochées afin de confier à la société __________________________, la commercialisation, en qualité de Distributeur-Revendeur exclusif, des produits de la marque UNTEL.
IL A ÉTÉ ENSUITE CONVENU ET ARRÊTÉ CE QUI SUIT :
ARTICLE I - Distribution
Le Concédant confère au Distributeur-Revendeur, qui accepte, la distribution indirecte des produits …………….. Technique et Revente qui figurent dans la TARIFICATION DISTRIBUTEUR-REVENDEUR ______________ au 01/02/2012 ci-jointe.
Une exclusivité territoriale, en tant que Distributeur-Revendeur, est accordée pour ________________________.
Le Distributeur-Revendeur s’engage à s’approvisionner exclusivement auprès du Concédant s’agissant des produits objet du présent contrat.
A défaut, le contrat sera résilié immédiatement et sans préavis, dans les conditions visées ci-dessous.
Le Concédant déclare que la gamme de produits visée à l’annexe un (1), dont la distribution indirecte est confiée en exclusivité au Distributeur-Revendeur, est évolutive.
En conséquence, le Concédant pourra le modifier comme bon lui semble.
Les produits UNTEL sont classés en fonction de leur utilisation selon la classification suivante :
Produits Technique : Ce sont des produits ne pouvant être revendus aux particuliers, utilisation exclusive par des Professionnels de la ……………….
Produits Revente : Il s’agit de produits destinés à la revente par le ………………………. aux consommateurs et qui peuvent être utilisés dans ……………………….
Les produits ne peuvent être présentés, vendus ou remis au consommateur que sous leur présentation d’origine non modifiée ni altérée. Ils ne peuvent notamment en aucun cas faire l’objet d’un reconditionnement à des fins d’échantillonnage.
La revente au Public des produits techniques à usage est strictement interdite, leur emploi étant exclusivement réservé aux professionnels de la ………………..
ARTICLE II - Marque
Les marques, logos et autres signes distinctifs identifiant les produits contractuels sont protégés, conformément aux dispositions du Code de la propriété intellectuelle, et aux lois et règlements en vigueur.
Le Concédant autorise l’utilisation de la marque, du logo et des signes distinctifs pendant la seule durée du contrat et exclusivement dans les limites de l’objet de celui-ci.
La création de supports publicitaires utilisant la marque, le logo et signes distinctifs par le Distributeur-Revendeur, exige l’agrément préalable du concédant avant la mise sur le marché.
ARTICLE III - Assistance du Concédant
Le Concédant s’engage à assister le Distributeur-Revendeur pendant l’exécution du contrat, dans les domaines suivants :
- formation du Distributeur-Revendeur et des membres de son personnel de ventes.
- promotion des ventes.
- Stage Technique en France et/ou sur le Territoire déterminé, au moins un par an, avec un partage des coûts à 50%-50% et mis en œuvre selon un accord commun notamment pour le calendrier et en fonction de l’atteinte par le Distributeur-Revendeur des objectifs de ventes.
ARTICLE IV - Approvisionnement
Le Distributeur-Revendeur reconnaît avoir une parfaite connaissance des conditions et de la logistique d’approvisionnement du Concédant.
Il a également connaissance des tarifs pratiqués à ce jour par celui-ci, ainsi que des conditions générales de vente, de livraison et de règlement, tels que décrites à l'ANNEXE DEUX (2) ci-jointe.
ARTICLE V – Remise de Distribution
Le concédant accorde une Remise correspondant à la rémunération des fonctions logistiques prises en charge par le Distributeur-Revendeur pour le compte de UNTEL SAS : stockage, revente, préparation, facturation, livraison.
PRODUITS TECHNIQUE
Taux unique = x%, appliqué sur le montant hors taxes du Prix Catalogue de chaque facture et sur l'ensemble des produits Technique.
PRODUITS REVENTE
Taux unique = y%, appliqué sur le montant hors taxes du Prix Catalogue de chaque facture et sur l'ensemble des produits Revente.
ARTICLE VI – Remise Trimestrielle Marketing [R.T.MKTG]
Pour soutenir les efforts et investissements du Distributeur-Revendeur pour développer et promouvoir la marque sur le territoire déterminé, le concédant s’engage à rétrocéder au Distributeur-Revendeur, ___% du montant du chiffre d’affaires réalisé chaque trimestre, payable en bonification produits le mois suivant. Cette remise n’est pas applicable dans le cas de défaillance de paiement des factures échues par le Distributeur-Revendeur.
ARTICLE VII – Remise Trimestrielle de Croissance [R.T.C]
En complément de la Remise de Distribution et de la Remise Trimestrielle Marketing, UNTEL propose aux Distributeurs-Revendeurs un contrat dit "R.T.C" portant sur le développement de l'ensemble des produits UNTEL.
La R.T.C est conditionné par un niveau de C.A. NET H.T et un minimum de croissance en 2012 par rapport à 2011 du chiffre d’affaires net hors taxes du Distributeur-Revendeur.
Les résultats sont appréciés à chaque trimestre et généreront un % de remise sur le chiffre d'affaires net hors taxes de l'ensemble des produits Technique et Revente selon les barèmes ci-dessous :
1. Si C.A. NET H.T 2011 ≥ 10 K€ ≤ 30 K€ et Pourcentage de Croissance du C.A. 2012 / 2011 ≥ 10% :
Par trimestre, CA 2012 réalisé à 100% de l’objectif trimestriel, remise de 1%
105% de l’objectif trimestriel, remise de 2%
110% de l’objectif trimestriel, remise de 3%
2. Si C.A. NET H.T 2011 ≥ 30 K€ ≤ 50 K€ et Pourcentage de Croissance du C.A. 2012 / 2011 ≥ 5% :
Par trimestre, CA 2012 réalisé à 100% de l’objectif trimestriel, remise de 2%
105% de l’objectif trimestriel, remise de 3%
110% de l’objectif trimestriel, remise de 4%
3. Si CA NET H.T 2011 ≥ 50 K€ et Pourcentage de Croissance du C.A. 2012 / 2011 ≥ 3% :
Par trimestre, CA 2012 réalisé à 100% de l’objectif trimestriel, remise de 3%
105% de l’objectif trimestriel, remise de 4%
110% de l’objectif trimestriel, remise de 5%
Modalités d'application pour le Distributeur-Revendeur ayant souscrit à un contrat R.T.C aux conditions de l'ANNEXE TROIS (3) : la Remise Trimestrielle de Croissance est payable le mois suivant le trimestre gagné. Le Trimestre perdu est non récupérable. Les remises trimestrielles seront acquises à la condition que le C.A total net hors taxes 2012 réalisé sur l'ensemble des produits de UNTEL soit au minimum supérieur ou égal de 10%, 5% ou 3% (selon les niveaux de C.A) à celui de la période correspondante en 2011.
ARTICLE VIII - Prix de revente des produits
Le Distributeur-Revendeur détermine librement les prix de revente des produits contractuels à la clientèle. Il s’engage toutefois à suivre la politique de promotion des produits contractuels objet d’une communication mensuelle.
ARTICLE IX - Déclaration d’indépendance réciproque
Les parties déclarent qu’elles sont et demeureront pendant toute la durée du présent contrat des partenaires commerciaux et professionnels indépendants, assumant chacun les risques de sa propre exploitation.
ARTICLE X - Les Obligations du Distributeur-Revendeur
La qualité de Distributeur-Revendeur ne s’adresse qu’aux Grossistes ou Coopératives, immatriculés au Registre du Commerce et redistribuant exclusivement aux …………….. Ils disposent d’une Organisation de Vente, sédentaire ou non, destinée aux Professionnels de ………………………..
Le Distributeur-Revendeur s’engage à distribuer les marchandises dans les meilleures conditions dans le respect et la défense de l’image de marque de la société UNTEL.
Le Distributeur-Revendeur diffuse tous les produits de UNTEL, exclusivement chez les ……………….. utilisateurs. Il s’engage à vendre notamment les produits principaux avec les accessoires indispensables à leur bonne utilisation technique et à un bon service du ………………………..
Sauf convention contraire, la qualité de Distributeur-Revendeur exclusif est accordée à la société _____________________________ à la condition qu’elle s’engage à acquérir, une quantité minimum de produits manufacturés de la marque UNTEL représentant une valeur de ___________ EUR en _______ .
Le Distributeur-Revendeur ne pourra distribuer les produits UNTEL qu’________________.
Le Distributeur-Revendeur s’engage à :
Informer le Concédant sur l’état général du marché de la coiffure du territoire déterminé.
Effectuer régulièrement pour le compte du concédant un relevé des prix « Catalogue » des principales marques concurrentes afin d’ajuster les prix et/ou garantir le positionnement moyen/haut de gamme de la marque UNTEL (1 fois tous les 6 mois) sur le territoire concédé.
Envoyer régulièrement au Concédant un rapport sur les ventes, sur la pénétration de la marque sur le territoire déterminé et sur le plan marketing (1 fois tous les 6 mois).
A l’expiration du présent contrat à son échéance normale ou par résiliation dans l’un des cas contractuels prévus, ou encore par la commune volonté des parties, le Distributeur-Revendeur ne pourra réclamer à la société UNTEL aucune indemnité de rupture, Goodwill (actifs incorporels et notamment, clientèle du distributeur) ou autres causes de même nature.
ARTICLE XI - Durée du contrat
Le présent contrat est conclu pour une durée 1 an (1).
Il prend effet à compter du ______________.
ARTICLE XII - Prohibition de cession
Le présent contrat étant conclu intuitu personae, il ne pourra être cédé ou transféré de quelque manière, à quelque titre et à quelque personne que ce soit et notamment sous forme de cession de fonds de commerce, de mise en location-gérance de fonds de commerce ou de cession de titres ou d’apport en société de l’entreprise exploitée par le Distributeur-revendeur sans l’accord express, préalable et écrit, du Concédant.
ARTICLE XIII - Confidentialité et discrétion
Le Distributeur-Revendeur s’engage pendant toute la durée du présent contrat et sans limitation après son expiration à la confidentialité la plus totale et à une complète discrétion, concernant toutes informations auxquelles il aurait pu avoir accès dans le cadre de l’exécution du présent contrat. Le Distributeur-Revendeur s’engage à faire respecter cette obligation par tous les membres de son personnel.
ARTICLE XIV - Résiliation
Le présent contrat pourra être résilié à tout moment par l’une ou l’autre des parties en cas de violation de l’un quelconque des engagements stipulés, sous réserve du respect d’un délai de prévenance de 3 mois.
La résiliation sera notifiée par lettre recommandée avec avis de réception.
En cas de cessation du présent contrat, les parties se retrouveront placées dans la situation antérieure à celle de la signature de celle-ci.
ARTICLE XV - Clause d’arbitrage
Tous les litiges auxquels le présent contrat pourrait donner lieu, concernant notamment sa validité, son interprétation, son exécution ou sa résiliation, feront l’objet d’un arbitrage, conformément au règlement de conciliation et d’arbitrage du Tribunal de Commerce de ……………………..
ARTICLE XVI - Divisibilité
La nullité de l’une des stipulations du présent contrat n’est pas susceptible d’entraîner l’annulation du contrat lui-même, à moins qu’il ne s’agisse d’une clause essentielle et déterminante de leur consentement et que son annulation soit susceptible de remettre en cause l’équilibre général de la convention.
ARTICLE XV – Internet
La présence des produits UNTEL sur Internet exige un agrément préalable de la marque.
Fait à ………………….
Le …………………..
En deux exemplaires originaux,
_________________________ ________________________
Société Société
Le Concédant Le Distributeur-Revendeur
__________________________ ______________________
Translation - Italian CONTRATTO DI DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA
DISTRIBUTORI-RIVENDITORI
TRA I SOTTOSCRITTI:
La società TALDETALI SAS, con capitale di 122.400 Euro, la cui sede sociale è sita a ecc.ecc, iscritta al Registro del Commercio con il numero FR 00000000000
Rappresentata dal Signor xxxxxxxxxxxxxx
di seguito nominato il "CONCEDENTE"
DA UNA PARTE
E:
La società ____________________________, con capitale di_______________ la cui sede sociale è sita a__________________________________________________, iscritta al Registro del Commercio con il numero ________________________
Rappresentata da ________________________
di seguito nominata il "DISTRIBUTORE-RIVENDITORE"
D'ALTRA PARTE
RICORDANDO PRELIMINARMENTE CHE:
La società TALDETALI SAS è specializzata nella concezione, la produzione e la distribuzione sotto il marchio TALDETALI di prodotti …………………… destinati ai ………………………..
La società __________________________________ ha auspicato avvalersi della qualità di Distributore-Rivenditore esclusivo della marca TALDETALI.
Le parti sono entrate in contatto allo scopo di affidare alla società _____________________________, la commercializzazione, in qualità di Distributore-Rivenditore esclusivo, dei prodotti della marca TALDETALI.
DOPO DI CHE È STATO CONVENUTO E STIPULATO QUANTO SEGUE:
ARTICOLO I - Distribuzione
Il Concedente conferisce al Distributore-Rivenditore, che accetta, la distribuzione indiretta dei prodotti …………. Tecnici e Rivendita compresi nel LISTINO PREZZI DISTRIBUTORE-RIVENDITORE ______________ al 1° febbraio 2012 accluso.
Si concede l'esclusiva territoriale in quanto Distributore-Rivenditore per ____________________________
Il Distributore-Rivenditore s'impegna a rifornirsi esclusivamente presso il Concedente per quanto riguarda i prodotti oggetto del presente contratto.
In caso contrario, il contratto sarà rescisso immediatamente e senza preavviso, alle condizioni previste qui sotto.
Il Concedente dichiara che la gamma di prodotti compresi nell'allegato uno (1), la cui distribuzione indiretta è affidata in esclusiva al Distributore-Rivenditore, è evolutiva.
In conseguenza, il Concedente potrà modificarla a suo piacimento.
I prodotti TALDETALI sono catalogati in base al loro impiego secondo la seguente classificazione:
Prodotti Tecnici: Sono i prodotti che non devono essere venduti a privati, di utilizzazione esclusiva per i ………………………………………
Prodotti Rivendita: Si tratta di prodotti destinati alla rivendita ai consumatori ………………………………….. e che possono essere utilizzati nei ……………………………..
I prodotti devono esser presentati, per la vendita o la consegna ai consumatori, unicamente nella loro presentazione di origine senza modifiche o alterazioni. In particolare non devono in alcun caso essere l'oggetto di un ricondizionamento ai fini di campionatura.
La rivendita al Pubblico di prodotti tecnici a uso professional è rigorosamente vietata, il loro impiego è esclusivamente riservato ai ………………………………….
ARTICOLO II – Marchio
I marchi, logo e altri segni distintivi che identificano i prodotti contrattuali sono protetti, in conformità con le disposizioni del Codice della proprietà intellettuale e delle leggi e regolamenti in vigore.
Il Concedente autorizza l'utilizzo del marchio, del logo e dei segni distintivi unicamente durante la durata del contratto ed esclusivamente nei limiti dell'oggetto di quest'ultimo.
La creazione di supporti pubblicitari che utilizzino il marchio, il logo e i segni distintivi da parte del Distributore-Rivenditore, richiede il consenso anticipato del Concedente prima della messa sul mercato.
ARTICOLO III – Assistenza del Concedente
Il Concedente s'impegna ad assistere il Distributore-Rivenditore durante l'esecuzione del contratto nei seguenti settori:
- formazione del Distributore-Rivenditore e dei membri del personale di vendita.
- promozione delle vendite.
- Stage Tecnico in Francia et/o sul Territorio interessato, almeno uno l'anno, con spartizione dei costi al 50%-50% e messa in opera in base ad accordi comuni in modo particolare per il calendario e in funzione del raggiungimento degli obiettivi di vendita da parte del Distributore-Rivenditore.
ARTICOLO IV - Approvvigionamenti
Il Distributore-Rivenditore riconosce di avere una perfetta conoscenza delle condizioni e della logistica di approvvigionamento del Concedente.
È in ugual misura a conoscenza dei prezzi praticati attualmente da quest'ultimo, come pure delle condizioni generali di vendita, di consegna e di pagamento, come sono descritti nell'ALLEGATO DUE (2) qui accluso.
ARTICOLO V – Riduzione del Distributore
Il Concedente accorda una riduzione corrispondente alla retribuzione delle funzioni logistiche di cui il Distributore-Rivenditore si fa carico per conto di TALDETALI SAS: immagazzinamento, rivendita, preparazione, fatturazione, consegna.
PRODOTTI TECNICI
Tasso unico = x%, applicato sull'importo IVA esclusa del Prezzo di Catalogo di ogni fattura e sull'insieme dei prodotti Tecnici.
PRODOTTI RIVENDITA
Tasso unico = y%, applicato sull'importo IVA esclusa del Prezzo di Catalogo di ogni fattura e sull'insieme dei prodotti Rivendita.
ARTICOLO VI – Riduzione Trimestrale Marketing [R.T.MKTG]
Per incoraggiare gli sforzi e gli investimenti del Distributore-Rivenditore nello sviluppare e promuovere la marca sul territorio interessato, il Concedente si impegna a retrocedere al Distributore-Rivenditore il ___% dell'importo del fatturato realizzato ogni trimestre, pagabile tramite abbuono sui prodotti del mese seguente. Questa riduzione non sarà applicabile in caso di mancato pagamento da parte del Distributore-Rivenditore delle fatture scadute.
ARTICOLO VII – Riduzione Trimestrale di Crescita [R.T.C.]
Ad integrazione della Riduzione del Distributore e della Riduzione Trimestrale Marketing, TALDETALI propone ai Distributori-Rivenditori un contratto detto "R.T.C." riguardante l'aumento del valore dell'insieme dei prodotti TALDETALI.
La R.T.C. è condizionata dal livello del FATTURATO NETTO IVA ESCLUSA e a un minimo di aumento nel 2012 rispetto al 2011 del fatturato netto, IVA esclusa, del Distributore-Rivenditore.
I risultati sono valutati ogni trimestre e produrranno un % di riduzione sul fatturato netto, IVA esclusa, dell'insieme dei prodotti Tecnici e Rivendita secondo la tabella seguente:
1. Se (FATTURATO IVA ESCL. 2011) ≥ 10 K€ ≤ 30 K€ e % di Aumento del FATTURATO 2012/2011 ≥ 10%:
Ogni trimestre, Fatturato 2012 realizzato al 100% dell'obiettivo trimestrale, riduzione dell'1%
105% dell'obiettivo trimestrale, riduzione del 2%
110% dell'obiettivo trimestrale, riduzione del 3%
2. Se FATTURATO IVA ESCL. 2011 ≥ 30 K€ ≤ 50 K€ e % di Aumento del FATTURATO 2012/2011 ≥ 5%:
Ogni trimestre, Fatturato 2012 realizzato al 100% dell'obiettivo trimestrale, riduzione del 2%
105% dell'obiettivo trimestrale, riduzione del 3%
110% dell'obiettivo trimestrale, riduzione del 4%
3. Se FATTURATO IVA ESCL. 2011≥ 50 K€ e % di Aumento del FATTURATO 2012/2011 ≥ 3%:
Ogni trimestre, Fatturato 2012 realizzato al 100% dell'obiettivo trimestrale, riduzione del 3%
105% dell'obiettivo trimestrale, riduzione del 4%
110% dell'obiettivo trimestrale, riduzione del 5%
Modalità di applicazione per il Distributore-Rivenditore che a sottoscritto un contratto R.T.C. alle condizioni dell'ALLEGATO TRE (3): la Riduzione Trimestrale di Crescita è pagabile nel mese che segue il trimestre di conseguimento. Un trimestre perduto non è recuperabile. Le riduzioni trimestrali saranno acquisite a condizione che il Fatturato totale netto, IVA esclusa, del 2012 realizzato sull'insieme dei prodotti TALDETALI sia al minimo superiore o uguale del 10%, 5%, o 3% (secondo il livello del Fatturato), a quello del periodo corrispondente del 2011.
ARTICOLO VIII – Prezzo di rivendita dei prodotti
Il Distributore-Rivenditore stabilisce liberamente i prezzi di rivendita dei prodotti contrattuali alla clientela. S'impegna tuttavia a seguire la politica di promozione dei prodotti contrattuali oggetto di una comunicazione mensile.
ARTICOLO IX – Dichiarazione di reciproca indipendenza
Le parti dichiarano che sono e resteranno durante tutta la durata del presente contratto dei partner commerciali e professionali indipendenti, che assumono ciascuno i rischi della propria gestione.
ARTICOLO X – Gli Obblighi del Distributore-Rivenditore
La qualità di Distributore-Rivenditore conviene unicamente ai Grossisti o alle Cooperative, iscritte al Registro del Commercio e che distribuiscono in esclusiva ai Saloni di Parrucchiere. Dispongono di un'Organizzazione di Vendita, sedentaria o no, destinata ai ……………………………….
Il Distributore-Rivenditore s'impegna a distribuire la merce nelle migliori condizioni nel rispetto e la tutela dell'immagine di marca della società TALDETALI.
Il Distributore-Rivenditore distribuisce tutti i prodotti della TALDETALI, in esclusiva presso i ……………….utilizzatori. S'impegna in modo particolare a vendere i prodotti principali con gli accessori indispensabili alla loro buona utilizzazione tecnica e a un buon servizio del ………………..
Salvo convenzione contraria, la qualità di Distributore-Rivenditore esclusivo è accordata alla società _____________________________ a condizione che s'impegni ad acquistare una quantità minima di prodotti manufatti della marca TALDETALI che rappresentino un importo di __________ EURO nel ______
Il Distributore-Rivenditore potrà distribuire i prodotti TALDETALI unicamente ______________
Il Distributore-Rivenditore s'impegna a:
Informare il Concedente sullo stato generale del mercato della coiffure nel territorio interessato.
Effettuare regolarmente per conto del concedente una rilevazione dei prezzi di "Catalogo" delle principali marche concorrenti per adeguare i prezzi e/o garantire il posizionamento nella gamma medio/alta della marca TALDETALI (1 volta ogni 6 mesi) nel territorio dato in concessione.
Inviare regolarmente al Concedente un rapporto sulle vendite, sulla penetrazione della marca nel territorio interessato e sul piano marketing (1 volta ogni 6 mesi).
Alla scadenza del presente contratto, al termine normale o per risoluzione per uno dei casi previsti nel contratto o ancora per comune volontà delle parti, il Distributore-Rivenditore non potrà esigere dalla società TALDETALI alcuna indennità di rottura, plusvalenza (attivi immateriali e, in particolare, clientela del distributore) o altre cause dalla stessa natura.
ARTICOLO XI – Durata del contratto
Il presente contratto è stipulato per una durata di 1 anno (1).
Diventa effettivo a partire dal ______________
ARTICOLO XII – Divieto di cessione
Il presente contratto essendo stipulato intuitu personae, non potrà essere ceduto o trasferito in qualunque modo, a qualunque titolo e a chiunque sia e in particolar modo sotto forma di cessione del fondo commerciale, di messa in franchising del fondo commerciale o di cessione di titoli o come apporto di partecipazione in una società dell'azienda del Distributore-Rivenditore senza l'accordo espresso del Concedente.
ARTICOLO XIII – Riservatezza e discrezione
Il Distributore-Rivenditore s'impegna durante tutta la durata del presente contratto e senza limitazione dopo la sua scadenza alla riservatezza più totale e a una completa discrezione, riguardo a tutte le informazioni alle quali potrebbe aver avuto accesso nell'ambito dell'esecuzione del presente contratto. Il Distributore-Rivenditore s'impegna a far rispettare questa obbligazione da tutti i membri del proprio personale.
ARTICOLO XIV - Risoluzione
Il presente contratto potrà essere rescisso in qualsiasi momento dall'una o dall'altra parte in caso di violazione di uno qualunque degli impegni stipulati, fatta riserva del rispetto di un termine di preavviso di 3 mesi.
La rescissione sarà notificata con lettera raccomandata A.R.
In caso di cessazione del presente contratto, le parti si ritroveranno poste nella situazione anteriore a quella della firma del contratto.
ARTICOLO XV – Clausola d'arbitrato
Ogni controversia che potesse sorgere nell'applicazione del presente contratto, riguardo in particolare alla validità, all'interpretazione, all'esecuzione o alla rescissione, sarà l'oggetto di un arbitrato, in conformità con il regolamento di conciliazione e d'arbitrato del Tribunale di Marsiglia (Francia).
ARTICOLO XVI - Divisibilità
La nullità di una delle stipulazioni del presente contratto non è suscettibile di causare l'annullamento del contratto stesso, salvo che si tratti di una clausola essenziale e determinante per il consenso e che il suo annullamento sia suscettibile di rimettere in causa l'equilibrio generale della convenzione.
ARTICOLO XV - Internet
La presenza dei prodotti TALDETALI su Internet esige un consenso preliminare della marca.
Fatto a ……………………………..
Li………………………………
In due esemplari originali,
_________________________ ________________________
Società Società
Il Concedente Il Distributore-Rivenditore
__________________________ ________________________
Italian to French: La fine di Mussolini, Piazzale Loreto General field: Other Detailed field: Journalism
Source text - Italian La definizione «macelleria messicana» fu coniata da Ferruccio Parri, allora vice comandante del Cln Alta Italia, osservando i fronte ai corpi del Duce, di Claretta Petacci e dei gerarchi appesi al distributore di benzina, esposti all’odio popolare
Di Dino Messina
La definizione di «macelleria messicana» non fu coniata da un pubblicista di destra, ma da uno dei capi più rispettati della Resistenza, Ferruccio Parri, vice comandante del Comitato di liberazione nazionale Alta Italia. Certo, quel che era avvenuto a piazzale Loreto dall’alba al tardo pomeriggio del 29 aprile 1945 aveva indignato un po’ tutti. Persino l’incendiario socialista Sandro Pertini, l’uomo che voleva uccidere Mussolini e che durante la campagna per il referendum istituzionale non esitò a sparare una sventagliata di mitra contro l’abitazione che ospitava Umberto II, esclamò: «L’insurrezione è disonorata». E Indro Montanelli, che di quello spettacolo fu testimone, scrisse di aver capito «cos’è la piazza quando si ubriaca di qualche passione».
Ecco come andarono davvero i fatti quel giorno in piazzale Loreto. Il ragioniere Walter Audisio, comunista, impiegato alla Borsalino, nome di battaglia «colonnello Valerio» nella notte in gran segreto aveva fatto scaricare i corpi dei gerarchi fucilati a Giulino di Mezzegra in un angolo del piazzale dove il 10 agosto dell’anno precedente erano stati giustiziati e esposti al pubblico 15 partigiani come rappresaglia per un attentato contro un camion nazista. Oltre ai corpi del Duce e della sua amante Claretta Petacci, fucilati personalmente dal «colonnello Valerio», c’erano quello di Marcello Petacci, fratello della donna di Mussolini e definito «ruffiano» dai partigiani, e quelli di quindici gerarchi fascisti, che stavano con il Duce a vario titolo, chi con l’illusione di salvarsi nella folle fuga verso la Svizzera, chi con la consapevolezza di una testimonianza di fedeltà estrema. Tra questi il vecchio Nicola Bombacci, ex comunista che era salito sulla macchina di Mussolini quando questi aveva lasciato la prefettura di Milano il pomeriggio del 25 aprile, dopo il drammatico colloquio con il cardinale Ildefonso Schuster, e il professor Goffredo Coppola, grecista di valore, rettore dell’università di Bologna. Tra gli altri vale la pena di ricordare il segretario del Pnf Alessandro Pavolini, e i ministri della Rsi Augusto Liverani , Ruggero Romano, Ferdinando Mezzasoma, Paolo Zerbino…
L’esposizione dei corpi in piazzale Loreto aveva dunque un valore altamente simbolico e non avvenne per caso, come dichiarò il colonnello Valerio quando, richiamato dal prefetto partigiano Riccardo Lombardi, anche per le proteste del rappresentante americano Charles Poletti e del cardinale Schuster, spiegò che era stato costretto a scaricare i cadaveri dalle tute verdi della Pirelli che non l’avevano lasciato passare. La voce che i corpi di Mussolini, della Petacci e dei gerarchi erano esposti a piazzale Loreto si diffuse presto. Sui cadaveri cominciò lo scempio della folla assetata di vendetta: calci, sputi, anche colpi di pistola. Una megera arrivò a urinare sul volto del Duce. A quel punto venne deciso di issare i poveri resti sulla tettoia di un distributore di benzina e i corpi vennero appesi a testa in giù. Ci volle la mano pietosa di un prete vicino ai partigiani, don Pollarolo, per chiudere con una spilla la gonna di Claretta e far cessare le urla di scherno. Nel pomeriggio la folla che andava sempre più gonfiandosi poté assistere a un fuori programma: alla fucilazione di uno degli uomini che più avevano rappresentato il regime e che nel finale era odiato non solo dagli italiani, ma dallo stesso Mussolini: Achille Starace, vestito con la tuta con cui era andato a correre, venne riconosciuto dai partigiani, e fucilato su due piedi vicino al «suo» Duce mentre faceva il saluto romano. Finalmente arrivarono due autocarri e i cadaveri, staccati dal distributore, furono portati all’obitorio dove era di turno il professo Cattabeni.
Translation - French L'expression "boucherie mexicaine" a été utilisée par Ferruccio Parri, alors commandant adjoint du Cln d'Italie du Nord, observant les corps du Duce, de Claretta Petacci et des haut dignitaires du fascisme suspendues à l'auvent de la station-service, exposées à la haine populaire.
Par Dino Messina
La définition de "boucherie mexicaine" n'a pas été inventée par un pigiste de droite, mais par l'un des leaders les plus respectés de la Résistance Ferruccio Parri , commandant adjoint du Comité de libération nationale de l'Italie du Nord. C'est certain, ce qui s'était passé à Piazzale Loreto de l'aube à la fin d'après-midi du 29 avril 1945 avait indigné tout le monde. Même l'incendiaire socialiste Sandro Pertini, l'homme qui voulait tuer Mussolini et qui, lors de la campagne pour le référendum institutionnel, n'a pas hésité à tirer une rafale de mitraillette contre la maison qui abritait Umberto II, s'est exclamé : "L'insurrection est déshonorée". Et Indro Montanelli, qui a assisté à ce spectacle, a écrit qu'il comprenait "ce qu'est la populace quand elle s'enivre de quelque passion".
Voici comment les faits se sont réellement déroulés ce jour-là à Piazzale Loreto. Le comptable Walter Audisio, communiste, employé chez Borsalino, nom de bataille "colonel Valerio" avait fait décharger en secret dans la nuit les corps des dignitaires abattus à Giulino di Mezzegra dans un coin de la place où le 10 août de l'année précédente 15 partisans avaient été exécutés et exposés au public en représailles pour une attaque contre un camion nazi. Outre les corps du Duce et de sa maitresse Claretta Petacci, abattus personnellement par le "colonel Valerio", il y avait ceux de Marcello Petacci, frère de la compagne de Mussolini et définis comme "entremetteur" par les partisans, et ceux de quinze hauts dignitaires fascistes, qui étaient avec le Duce à divers titres, certains avec l'illusion d'être sauvés dans la folle fuite vers la Suisse, d'autres avec la conscience d'un témoignage de loyauté extrême. Parmis eux le vieux Nicola Bombacci, ex-communiste qui était monté dans la voiture de Mussolini quand celui-ci avait quitté la préfecture de Milan dans l'après-midi du 25 avril, après la dramatique conversation avec le cardinal Ildefonso Schuster et le professeur Goffredo Coppola, un helleniste de valeur, recteur de l'université de Bologne. Entre autres, il convient de mentionner le secrétaire du Pnf, Alessandro Pavolini, et les ministres de la RSI Augusto Liverani, Ruggero Romano, Ferdinando Mezzasoma, Paolo Zerbino ...
L'exposition des corps à Piazzale Loreto avait donc une valeur hautement symbolique et elle n'est pas arrivée par hazard, ainsi que le déclara le colonel Valerio lorsque, interpellé par le préfet partisan Riccardo Lombardi, également à cause des protestations du représentant américain Charles Poletti et du cardinal Schuster, il expliqua qu'il avait été obligé de décharger les cadavres par les ouvriers de Pirelli en combinaison verte qui l'avaient empêché de passer. La rumeur que les corps de Mussolini, de la Petacci et des hauts dignitaires étaient exposés à Piazzale Loreto s'est rapidement répandue. L'horreur de la foule assoiffée de vengeance a vite commencé sur les cadavres : coups de pied, crachats, même des coups de feu. Une mégère réussit à uriner sur le visage du Duce. À ce moment-là, il a été décidé de hisser les pauvres restes sur le auvent de la station-service et les corps furent suspendus tête en bas. Il a fallu la main miséricordieuse d'un prêtre proche des partisans, Don Pollarolo, pour fermer la jupe de Claretta avec une épingle et faire cesser les cris de moquerie. Dans l'après-midi, la foule qui gonflait de plus en plus a pu assister à un événement imprévu: l'exécution de l'un des hommes qui avait le plus représenté le régime et qui, à la fin, été détesté non seulement des Italiens, mais de Mussolini lui-même : Achille Starace, vêtu d'une combinaison avec laquelle il était parti courir, a été reconnu par les partisans et fusillé au pied levé près de "son" Duce pendant qu'il faisait le salut romain. Finalement, deux camions sont arrivés et les cadavres, détachés du auvent du distributeur, ont été emmenés à la morgue où le prof. Cattabeni était de garde.
French to Italian: Écodurabilité et conscience écologique General field: Other Detailed field: Environment & Ecology
Source text - French Écodurabilité et conscience écologique : la voie vers l'équilibre.
On entend de plus en plus souvent que nos choix quotidiens, même les plus élémentaires, peuvent avoir un impact énorme sur l'environnement à l'échelon mondial. Habituellement, la première réaction spontanée à cet appel à la responsabilité individuelle envers la planète tout entière est l'incrédulité. Sérieusement, si je devais choisir un savon écologique pour mes mains, plutôt que n'importe quel savon, mes préférences auront-elles des conséquences tangibles et importantes sur l'ensemble de l'écosystème ? Il ne faut pas s'étonner d'une telle vision individualiste, typique de la société occidentale, où elle a prévalu comme élément fondateur de la civilisation et du progrès. En ce sens, le modèle de pensée collectiviste - répandu dans les sociétés orientales - est perçu en opposition à l'individualisme. Pour résoudre le dilemme, nous devons aller au-delà du dilemme en soi : la société et l'individu ne sont pas deux concepts qui s'opposent, c'est-à-dire qu'ils ne sont pas disjoints l'un de l'autre, mais interconnectés. Même l'être humain le plus individualiste aura un certain degré de corrélation avec la société, et à son tour, la société en tant que totalité du genre humain est interconnectée avec l'habitat naturel - par extension, avec l'écosystème planétaire.
L'origine de la "conscience écologique"
Jusqu'à il y a quelques décennies, aucune marque industrielle ne prenait le soin de mettre dans ses lignes de production des produits écologiques, car il n'y avait pas beaucoup de consommateurs attentifs aux conséquences environnementales d'un volume énorme de déchets à éliminer et de matières polluantes contaminant les nappes phréatiques et les sols. Le problème de l'environnement est apparu dans les années 60, compte tenu des effets nocifs du développement industriel. Une "prise de conscience écologique" a commencé à se dessiner suite à la première étude scientifique - réalisée par le Massachusetts Institute of Technology (MIT) - sur les conséquences du taux d'industrialisation, de la pollution, de l'exploitation aveugle des ressources naturelles et de l'augmentation exponentielle de la population sur l'écosystème terrestre, ainsi que sur la survie même de l’espèce humaine. Le "Rapport sur les limites de la croissance'' (The Limits to Growth), publié en 1972 par Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jørgen Randers et William W.Behrens III, concluait que, si un équilibre écologique et économique durable n'avait pas été trouvé, même dans un futur antérieur, le développement humain sur notre planète aurait atteint sa limite en cent ans. Comme conséquence probable de cela, un déclin traumatique de la population et de la capacité industrielle.
D'ici la nécessité d'un développement durable.
Trente ans après le rapport du MIT, soit en 1992, une première mise à jour a été publiée qui a révélé comment - à travers les données collectées entre-temps - les limites de la «capacité de charge» de la planète avaient déjà été dépassées, avec une avance de 70 ans sur les projections initiales. Par conséquent, non seulement peu de choses ont été faites pour trouver un équilibre entre l'industrialisation, la croissance démesurée de la consommation et de la production de déchets associée, mais il y a eu une accélération significative de l'exploitation intensive et de la pollution de l'environnement. L'état de dégradation de l'écosystème a été mis en évidence en 2004, avec la mise à jour suivante intitulée "Limits to Growth" : The 30-Year Updateʼ, édité par les mêmes auteurs. Les prédictions d'un effondrement économique qui se produirait au 21e siècle ont été confirmées en 2008 par une recherche : "A Comparison of “The Limits to Growth” With 30 Years of Realityʼ de Graham Turner du Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO). Cette recherche, utilisant le modèle de simulation mathématique World3-03, a formulé une série de scénarios possibles sur la prochaine tendance de l'empreinte écologique humaine sur la planète, soulignant une fois de plus la nécessité d'un développement durable.
Scénarios du futur: une société durable
Selon les simulations de Turner, pour parvenir à une situation de durabilité dans la première moitié du 21e siècle, il est essentiel d'introduire des changements opportuns au niveau mondial. La bonne nouvelle est que nous avons encore le temps d'inverser la tendance qui conduirait à des résultats très compliqués et certainement indésirables. Pour changer de cap sans dommages irréparables, il est cependant essentiel d'introduire des changements et de suivre une voie qui consiste à réduire la pollution, à protéger les sols et à économiser les ressources naturelles. En plus de ces objectifs, une pression démographique plus faible qui peut être mise en œuvre grâce au «planning familial» a été prise en considération pour évaluer les scénarios, ainsi que la modération de la consommation que chacun peut consciencieusement poursuivre, dès maintenant.
Cela devrait répondre à la question initiale: oui, même le choix personnel d'un distributeur de savon peut affecter l'impact environnemental global de la société contemporaine. Enfin, il faut dire que les auteurs de l'étude scientifique précitée précisent comment une évolution vers une "société durable" passe par la réduction des inégalités et une perspective de solidarité. En fait, dans un contexte de pauvreté généralisée, les taux de natalité sont très élevés; dans le même temps, l'augmentation de la consommation et la pollution sont directement proportionnelles aux classes sociales les plus riches.
Les deux variables - croissance démographique exponentielle et exploitation des ressources naturelles - s'opposent à une évolution visant l'équilibre entre l'environnement et l'homme. Si les ressources nécessaires à la production industrielle et à la pollution vont vers une diminution régulière, avec moins d'espace pris à l'agriculture par le logement, la productivité de la Terre augmentera et les limites du développement seront supprimées.
Translation - Italian Ecosostenibilità e coscienza ecologica: il percorso verso lʼequilibrio.
Ci sentiamo sempre più spesso ripetere che le nostre scelte quotidiane, anche le più basilari, possono avere un enorme impatto sullʼambiente a livello globale. Solitamente, la prima reazione spontanea di fronte a tale richiamo alla responsabilità individuale nei confronti dellʼintero pianeta è lʼincredulità. Sul serio, se io dovessi scegliere un detergente per le mani ecologico, anziché un sapone qualsiasi, le mie preferenze avranno delle conseguenze tangibili e rilevanti sullʼintero ecosistema? Non dobbiamo stupirci di una simile visione individualista, essendo tipica della società occidentale, ovʼè prevalsa come elemento fondante della civiltà e del progresso. In tal senso, il modello di pensiero collettivista – diffuso presso le società orientali – viene percepito in antitesi allʼindividualismo. Per risolvere il dilemma, bisogna andare oltre il dilemma in sé: società e individuo non sono due concetti che si contrappongono, ossia non sono disgiunti lʼuno dallʼaltro, ma interconnessi. Perfino il più individualista essere umano avrà un certo grado di correlazione con la società, ed a sua volta, la società intesa come totalità del genere umano è interconnessa con lʼhabitat naturale – per esteso, con lʼecosistema planetario.
Lʼorigine della “coscienza ecologica”
Fino a qualche decennio fa, nessun marchio industriale si premurava di mettere in produzione linee di prodotti ecologici, poiché non vi erano molti consumatori attenti alle conseguenze ambientali di una mole inarrestabile di rifiuti da smaltire, né di sostanze inquinanti che contaminano le falde acquifere ed i terreni. La questione dellʼambientalismo emerse negli anni Sessanta, in considerazione degli effetti nocivi dello sviluppo industriale. Una “coscienza ecologica” iniziò a prendere forma in seguito al primo studio scientifico – realizzato dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) – sulle conseguenze del tasso di industrializzazione, inquinamento, sfruttamento delle risorse naturali indiscriminato ed aumento esponenziale della popolazione sullʼecosistema terrestre, nonché sulla sopravvivenza stessa della specie umana. Il ʻRapporto sui limiti dello sviluppoʼ (The Limits to Growth), pubblicato nel 1972 da Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jørgen Randers e William W. Behrens III, concluse che se non si fosse trovato un equilibrio ecologico ed economico sostenibile anche nel futuro anteriore, entro cento anni lo sviluppo umano sul nostro pianeta sarebbe giunto al limite. Come probabile conseguenza di ciò, un traumatico declino della popolazione e della capacità industriale.
La necessità di uno sviluppo sostenibile
A distanza di trentʼanni dal rapporto del MIT, ossia nel 1992, fu pubblicato un primo aggiornamento che rilevava come – attraverso i dati raccolti nel frattempo – i limiti della “capacità di carico” del pianeta fossero già stati superati, con un anticipo di ben 70 anni sulle proiezioni iniziali. Pertanto, non solo fu fatto ben poco per ricercare un equilibrio fra lʼindustrializzazione, lʼincremento spropositato dei consumi e della correlata produzione di rifiuti, ma si verificò unʼaccelerazione significativa nello sfruttamento intensivo e nellʼinquinamento ambientale. Lo stato di degrado dellʼecosistema fu evidenziato nel 2004, con il successivo aggiornamento intitolato ʻLimits to Growth: The 30-Year Updateʼ, curato dai medesimi autori. Le previsioni relative ad un collasso economico che avrebbe avuto luogo nel XXI secolo furono confermate nel 2008 dalla ricerca ʻA Comparison of “The Limits to Growth” With 30 Years of Realityʼ di Graham Turner, del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO). Tale ricerca, servendosi del modello matematico di simulazione World3-03, formulò una serie di scenari possibili sul prossimo andamento dellʼimpronta ecologica umana sul pianeta, evidenziando ancora una volta la necessità di uno sviluppo sostenibile.
Scenari futuri: una società sostenibile
In base alle simulazioni di Turner, per poter raggiungere una situazione di sostenibilità entro la prima metà del XXI secolo, è imprescindibile introdurre delle tempestive variazioni a livello globale. La buona notizia è che siamo ancora in tempo per invertire la tendenza che condurrebbe verso esiti assai complicati e di certo indesiderabili. Per cambiare rotta senza danni irreparabili, è tuttavia indispensabile introdurre cambiamenti e seguire una via che consiste nellʼabbattimento dellʼinquinamento, nella tutela dei suoli e nellʼeconomizzazione delle risorse naturali. In aggiunta a tali obiettivi, per valutare gli scenari è stata presa in considerazione una minore pressione demografica attuabile tramite una “programmazione familiare”, nonché la moderazione dei consumi che ciascuna persona può coscienziosamente perseguire, fin da ora.
Ciò dovrebbe rispondere alla domanda iniziale: sì, anche la scelta personale di un dispenser sapone può influire sullʼimpatto complessivo ambientale della società contemporanea. Va detto, infine, che gli autori dello studio scientifico sopraccitato precisano come una evoluzione verso la “società sostenibile” passi attraverso la riduzione delle disuguaglianze ed unʼottica solidale. Difatti, in un contesto di povertà diffusa i tassi di natalità sono molto elevati; al contempo, i consumi crescenti e lʼinquinamento sono direttamente proporzionali alle classi sociali con più elevate ricchezze.
Entrambe le variabili – crescita esponenziale della popolazione e sfruttamento delle risorse naturali – sono in contrasto con uno sviluppo indirizzato allʼequilibrio fra lʼambiente e lʼuomo. Se le risorse necessarie alla produzione industriale e lʼinquinamento andranno verso una costante diminuzione, assieme ad un minore spazio sottratto allʼagricoltura dagli insediamenti abitativi, la produttività della Terra incrementerà ed i limiti allo sviluppo saranno rimossi.
French to Italian: Vivre en société. Les Fourmies General field: Other Detailed field: Environment & Ecology
Source text - French
Vivre en société offre d’immenses avantages et quelques inconvénients. Les fourmis sont très nombreuses et, souvent, la fourmilière est au sol. La moindre infection prend vite les proportions d’une épidémie. Mais les fourmis savent s’en défendre. Elles se toilettent mutuellement pour éliminer les parasites et les déchets, elles nettoient le nid, elles y répandent tout un arsenal d’antibiotiques, elles lèchent et nettoient sans cesse les œufs et les larves.
Comment les fourmis s’y prennent-elles pour travailler ensemble ? En les observant, on pourrait croire que chacune erre au hasard, défaisant parfois ce qu’une autre vient de construire. C’est l’anarchie ? Pas du tout. La collectivité accomplit des actions complexes qu’aucun individu ne pourrait réussir seul.
Chez les fourmis, personne ne dirige mais tout le monde communique. Les fourmis se frôlent, elles se touchent, elles émettent des sons et des signaux chimiques. Toutes ces interactions orientent les actions individuelles. Les comportements de chaque fourmi restent simples, mais le résultat collectif est spectaculaire.
Voici un exemple. Une fourmi part en exploration et trouve une bonne source de nourriture. Très vite, elle rentre au nid, tout en déposant des phéromones tout au long du chemin. Une autre fourmi suit la piste. À son tour elle dépose des phéromones et le signal se renforce. Plus la piste est prometteuse, plus les fourmis sont nombreuses à la suivre. S’il existe plusieurs trajets possibles, les fourmis ne les comparent pas, mais choisissent massivement le plus court, simplement parce que la trace chimique est plus forte. Bien entendu, quand la nourriture s’épuise, le signal faiblit et la piste est abandonnée.
Autre belles actions collectives : la construction du nid et la mise en place d’un dépotoir. Pour les comprendre, les chercheurs ont mené des expériences avec les fourmis Lasius niger et Messor. Le comportement de base est le suivant. Une fourmi rencontre un grain de sable, un cadavre ou une graine. Elle a tendance à le prendre et à le poser un peu plus loin. Le cadavre dégage une odeur particulière, le sable ou les graines mêlées de salive aussi. Ces odeurs indiquent aux fourmis où déposer leur charge. Plus un tas grossit, plus il est attirant.
Lorsque tous les cadavres sont empilés en nombreux petits tas, les fourmis les reprennent pour alimenter un tas plus gros. Le dépotoir se forme ainsi rapidement.
Lorsque les boulettes de terre forment des tas si grands que le dépôt n’est plus possible, les fourmis se hissent sur l’extrême pointe de leurs pattes ; elles font en sorte que les tas voisins se rejoignent à leur sommet. Elles forment ainsi des galeries, avec une voûte solide sur laquelle établir l’étage suivant.
Pour accomplir tous ces travaux collectifs, aucune fourmi n’est indispensable. Seul compte le nombre. Quand une fourmi meurt ou change d’activité, le travail se poursuit. Quand les conditions de vie changent, la société des fourmis s’adapte et se perpétue.
Translation - Italian La vita in società offre immensi vantaggi e alcuni inconvenienti. Le formiche sono molto numerose e il formicaio si trova spesso al suolo. La più piccola infezione prende subito le proporzioni di un'epidemia. Ma da questo le formiche sanno difendersi. Si ripuliscono a vicenda per eliminare parassiti e rifiuti, puliscono il nido, spandono tutto un arsenale di antibiotici, leccano e ripuliscono di continuo le uova e le larve.
Come procedono le formiche per lavorare insieme? Quando le si osserva, si potrebbe credere che ognuna erra a caso, disfacendo talvolta ciò che un'altra ha appena costruito. È l'anarchia? Niente affatto. La collettività compie delle azioni complesse che nessun individuo potrebbe riuscire da solo.
Presso le formiche, nessuno dirige, ma tutte comunicano. Le formiche si sfiorano, si toccano, emettono suoni e segnali chimici. Tutte queste interazioni orientano le azioni individuali. I comportamenti individuali restano semplici, ma il risultato collettivo è spettacolare.
Ecco un esempio. Una formica parte in esplorazione e trova una buona fonte di cibo. Rientra rapidamente al nido, depositando dei feromoni lungo tutto il cammino. Un'altra formica segue la pista. Depone a sua volta dei feromoni e il segnale si rinforza. Quanto più la pista è promettente, tanto più le formiche sono numerose a seguirla. Se esistono diverse strade possibili, le formiche non le confrontano, ma scelgono in masse la più corta, semplicemente perché la traccia chimica è più forte. Naturalmente, quando il cibo si riduce, il segnale diminuisce e la pista viene abbandonata.
Altre belle azioni collettive: la costruzione del nido e la creazione di una discarica. Per comprenderle, i ricercatori hanno condotto delle esperienze con le formiche Lasius niger e Messor. Il comportamento di base è il seguente. Una formica trova un granello di sabbia, una carcassa o un seme. Ha tendenza a prenderlo e a depositarlo un po' più lontano. La carcassa diffonde un odore particolare, la sabbia o i semi misti alla saliva pure. Gli odori indicano alle formiche dove depositare il carico. Più il mucchio cresce, più è attirante.
Quando le carcasse sono ammucchiate in diversi piccoli cumoli, le formiche le riprendono per alimentare un mucchio più grande. La discarica si forma così rapidamente.
Quando le palline di terra formano dei mucchi talmente grandi che il deposito non è più possibile, le formiche si issano sulla punta estrema delle zampe; fanno in modo che i mucchi vicini si raggiungano alla sommità. Formano in questo modo delle gallerie, con una volta solida sulla quale installare lo strato successivo.
Nessuna formica è indispensabile per eseguire tutti questi lavori collettivi. Conta solo il numero. Quando una formica muore o cambia attività, il lavoro continua. Quando le condizioni di vita cambiano, la società delle formiche si adatta e sopravvive.
Italian to French: A Milano come un Milanese General field: Other Detailed field: Tourism & Travel
Source text - Italian A MILANO COME UN MILANESE
Vuoi visitare Milano in un giorno? ovviamente! Questo tour vi farà scoprire i monumenti e le principali attrazioni da non perdere.
Scoprirete famosi monumenti come il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele II, il Teatro alla Scala, i Navigli e molti altri. Ma questo non sarà il classico giro di Milano.
Sarà respirare la vera essenza di questa città: tra le boutique di moda e i caffè storici, tra i pezzi di storia e i quartieri moderni, tra l'Opera e la vera vita notturna! E, infine, vi attenderà un generoso aperitivo, proprio come usano fare i veri Milanesi.
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MUSICA A MILANO: DALL'OPERA ALLO STREET JAZZ
Questo tour sarà come un tuffo nella musica dal passato e del presente, a partire dal simbolo della musica lirica, il Teatro “la Scala”, per finire con la musica della Milano dei giorni nostri, con la sua grande musica dal vivo nei pub alla moda.
La Scala è uno dei più famosi teatri del mondo: tutti i grandi nomi della musica hanno lavorato qui, da Arturo Toscanini a Maria Callas, da Puccini a Caruso. Il protagonista indiscusso resta però sempre Giuseppe Verdi che ha scritto, tra gli altri, "il Nabucco" e "l'Aida".
L'itinerario comprende la visita al Museo del Teatro “la Scala” che, con fotografie, oggetti e costumi di scena, racconta la ricca storia del teatro. Se non ci saranno prove in corso, sarà anche possibile visitare l'interno del teatro.
Dopo questa visita, le vostre orecchie saranno deliziate con della grande musica e il vostro palato con del buon cibo.
MILANO: PARTITA DI PALLONE
Con questo tour scoprirete il leggendario Stadio Giuseppe Meazza di San Siro e si avvererà il sogno di attraversare le stesse aree calpestate dai più grandi campioni della storia del calcio. Costruito nel 1929, può ospitare fino a 85.000 persone: dedicato a Giuseppe Meazza ha ospitato due campionati del mondo, tre finali di Champions League e molti altri eventi importanti.
Visiteremo l'interno dello stadio, gli spogliatoi e il Museo di Inter e Milan, il quale espone le coppe vinte dalle due squadre. Un'occasione unica per gli sportivi e non sportivi.
Indirizzati da specialisti dello stadio, si ripercorrerà il percorso dei veri giocatori di calcio, passando per la zona degli spogliatoi di entrambe le squadre; poi si attraverserà il famoso tunnel di ingresso al campo, al termine del quale si apre la vista più emozionante e magica della "Scala del Calcio".
Una volta fatto ciò, ci si potrà rilassare in tribuna, anche in quella d’onore, e godere di un’ altra
vista del campo, il tutto accompagnati da una descrizione storica e strutturale del luogo.
FASHION IN MILAN
Siamo nel centro della città di Milano, una vera e propria concentrazione di negozi di lusso, gioielli e showroom di importanti designer. Questo tour vi mostrerà il famoso "quadrilatero della moda" – quattro strade della moda: Via Montenapoleone, Via Manzoni, Via della Spiga e Corso Venezia, circondati da strade interne incredibili.
La strada più famosa è sicuramente Via Montenapoleone, paragonabile alla Fifth Avenue di New York o agli Champs Elysees di Parigi.
Siete alla ricerca di vestiti e scarpe? gioielli, orologi e preziosi? Dovrete solo entrare nei vari showrooms. I migliori negozi sono lì a vostra disposizione. La prossima tappa sarà la splendida Galleria Vittorio Emanuele II, dove avrete l'imbarazzo della scelta tra gli 11 piani del grande magazzino: dai cosmetici agli accessori per la casa, dall’abbigliamento casual a quello elegante.
E dopo tutto questo shopping, potrete rilassarvi sulla terrazza con l’esclusiva vista della maestosa cattedrale. Qui è situato un ristorante che cucina solo con ingredienti rigorosamente freschi e rispettosi della stagionalità, che opera una scelta accurata delle materie prime, le quali provengono dai migliori produttori e agricoltori italiani, un ristorante che cura ogni dettaglio al momento del servizio. Buon Pranzo!!!
NAVIGHIAMO A MILANO
I Navigli sono le più famosa via d'acqua di Milano e, grazie al loro corso d’acqua, che scorre verso la città partendo da quasi un centinaio di chilometri di distanza, fu trasportato il famoso marmo di Candoglia per la costruzione del Duomo.
La navigazione del Naviglio Grande è una vera e propria rotta storica e culturale, grazie alla quale è possibile immergersi nei luoghi storici solcati dai barconi che rifornivano di differenti prodotti la vecchia città di Milano. Partendo da Alzaia Naviglio Grande 4, dopo pochi metri dal molo potrete ammirare il vicolo dei Lavandai, uno dei tanti lavatoi dove le donne, per secoli, hanno lavato, solo grazie alla forza delle braccia, i vestiti dei Milanesi. Un bel percorso che vi farà immergere nella storia dell'acqua a Milano, città che in passato fu uno dei più grandi porti interni del Mediterraneo.
Lasciata la barca, potrete fare una passeggiata per le strade della "vecchia Milano", camminando
tra gli storici cortili e nel peculiare mercato dell’antiquariato, vagando in cerca di affari vantaggiosi.
I TETTI DI MILANO
Se state visitando Milano e volete godere di una vista mozzafiato non potete assolutamente perdervi la sorprendente terrazza del Duomo. Da qui si può ammirare la cattedrale in tutto il suo splendore, distanti da pochi metri dalle sue guglie.
Chi vuole salire deve armarsi di pazienza, ma ne varrà sicuramente la pena: non ci si può perdere la possibilità di ammirare Milano dall'alto; gli archi rampanti, le falconature, le 135 guglie della cattedrale, più di 180 statue e soprattutto la pace sopra il caos di Milano.
Non dimenticatevi della famosa Madonnina d'oro che protegge Milano.
Un ultimo sguardo alle vette più alte della città: il grattacielo Cadorna, il Castello Sforzesco di Milano, la Torre Branca, la Torre Velasca, le torri di Porta Garibaldi, i grattacieli di Piazza della Repubblica, il Pirellone, la Torre Breda, …fino a dove lo sguardo si può perdere.
Alla fine di questa emozionante vista, vi aspetterà una buona cena in un ristorante senza paragoni.
LET’S DRINK A CAMPARI!
Milano è la città per eccellenza degli antipasti.
Non c'è un milanese che, dopo una dura giornata di lavoro, di tanto in tanto, non decida di fermarsi a bere un drink con gli amici o i colleghi.
L'Happy Hour è, quindi, un rito essenziale e noi vi porteremo nei posti migliori per vivere questa
esperienza.
In primo luogo, avrete la possibilità di visitare la fabbrica della bevanda più famosa al mondo. Un luogo interessante per ripercorrere la tradizione.
Insieme alla moda e al design, farete un salto nel simbolo della città di Milano, da dove iniziò la tradizione dell'aperitivo, tradizione che Campari è stata in grado di valorizzare e diffondere a livello nazionale ed internazionale. Sono riusciti a guardare al futuro, rispettando le origini che hanno costruito la reputazione del brand Campari.
Un ambiente unico nel cuore di Milano. Camparino è il luogo storico per il Campari, simbolo di Milano e aperitivo nel mondo.
MILANO BY NIGHT + TRAM STORICO
Questo non sarà un semplice tour ma un vero e proprio salto nel passato. Sarà come tornare nella Milano del 1928. Tutto inizierà con un ottimo aperitivo, da veri Milanesi, per poi proseguire con una cena insolita e speciale. Il vostro tavolo sarà a bordo di un tram storico così, sorseggiando del buon vino e gustando ottimi piatti tipici Milanesi, vedrete Milano con luci, profumi e colori completamente diversi. Un' atmosfera coloniale farà da contorno ad una cena romantica, un incontro tra amici o una serata alternativa.
Translation - French A MILAN COMME UN MILANAIS
Vous voulez visiter Milan en un jour ? Bien sûr ! Ce tour vous fera découvrir les monuments et les principales attractions à ne pas rater.
Vous découvrirez des monuments célèbres comme le Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele II, le théâtre alla Scala, les Navigli et beaucoup d'autres. Mais ce ne sera pas le tour de Milan classique.
Il s'agira de respirer la vraie essence de cette ville : à travers les boutiques de mode et les cafés historiques, des morceaux d'histoire et les quartiers modernes, l'Opéra et la "movida" ! Et, en conclusion c'est un généreux apéritif qui vous attend, exactement comme le font les vrais Milanais.
MUSIQUE À MILAN : DE L'OPÉRA AU STREET JAZZ
Ce tour sera comme un plongeon dans la musique du passé et du présent, à partir du symbole de la musique lyrique, le Théâtre "la Scala" pour terminer avec la musique de la Milan de nos jours, avec la grande musique en direct dans les pubs à la mode.
La Scala est l'un des plus fameux théâtres au monde : tous les grands noms de la musique ont travaillé ici, depuis Arturo Toscanini à Maria Callas, de Puccini à Caruso. Le protagoniste indiscuté reste cependant toujours Giuseppe Verdi qui a composé, entre autres, "Nabucco" et "Aida".
L'itinéraire comprend la visite au Musée du Théâtre "la Scala" qui, par des photos, objets et costumes de scène, raconte la riche histoire du théâtre. S'il n'y a pas de répétitions en cours, il sera également possible de visiter l'intérieur du théâtre.
Après cette visite, vos oreilles seront charmées par de la grande musique et votre palais par de bons plats.
MILAN : MATCH DE FOOT
Dans ce tour vous découvrirez le légendaire Stade Giuseppe Meazza de San Siro et vous pourrez réaliser le rêve de traverser les endroits où ont marché les plus grands champions de l'histoire du foot. Construit en 1929, il peut accueillir jusqu'à 85.000 personnes : ll est dédié à Giuseppe Meazza et a accueilli deux championnats du monde, trois finales de Champions League et beaucoup d'autres événements importants.
Nous visiterons l'intérieur du stade, les vestiaires et le Musée de l'Inter et du Milan, qui expose les coupes gagnées par les deux équipes. C'est une occasion unique pour les sportifs ainsi que pour les non-sportifs.
Guidés par des spécialistes du stade, on empruntera le parcours des vrais footballeurs, en traversant l'aire des vestiaires des deux équipes ; ensuite on traversera le fameux tunnel d'entrée au terrain, au bout duquel s'ouvre la vue la plus prenante et magique de la "Scala du Foot".
Après cela, on pourra se détendre dans les tribunes, même dans celle d'honneur et profiter d'une autre vue du terrain, en écoutant le récit sur l'histoire et l'architecture du stade.
FASHION IN MILAN
Nous sommes dans le centre de la ville de Milan, une véritable concentration de magasins de luxe, bijoux et showroom d'importants designer. Ce tour vous montrera le fameux "quadrilatère de la mode" – quatre rues de la mode : Via Montenapoleone, Via Manzoni, Via della Spiga e Corso Venezia, entourées par des rues internes incroyables.
La rue la plus fameuse est certainement Via Montenapoleone, comparable à la Fifth Avenue de New York ou aux Champs Élysées de Paris.
Êtes-vous intéressé par des vêtements ou des chaussures ? Bijoux, montres ou autres objets précieux ? Vous n'avez qu'à entrer dans les divers showrooms. Les meilleurs magasins sont là à votre disposition. Notre prochaine étape sera la magnifique Galleria Vittorio Emanuele II, où vous n'aurez que l'embarras du choix à travers les 11 étages du grand magasin : depuis les cosmétiques aux accessoires pour la maison, de l'habillement décontracté à celui élégant.
Et après ces séances de shopping, vous pourrez vous détendre en terrasse avec la vue exclusive de la majestueuse cathédrale. C'est ici qu'est situé le restaurant qui prépare des plats uniquement avec des ingrédients rigoureusement frais et respectueux des saisons, qui fait un choix attentif des matières premières, issues des meilleurs producteurs et agriculteurs italiens, un restaurant soucieux de chaque détail au moment du service. Bon Déjeuner !!!
NAVIGUER A MILAN
Les Navigli sont la voie d'eau la plus connue de Milan et c'est grâce à ce cours d'eau, qui coule vers la ville en partant de presque une centaine de kilomètres de distance, qu'il a été transporté le fameux marbre de Condoglia pour la construction du Duomo.
La navigation sur le Naviglio Grande est une véritable route historique et culturelle, qui permet de s'immerger dans les lieux historiques sillonnés par les péniches qui fournissaient les différents produits à l'ancienne ville de Milan. En partant d'Alzaia Naviglio Grande n°4, à quelques mètres du quai, vous pourrez admirer le vicolo dei Lavandai, l'un des nombreux lavoirs où les femmes, pendant des siècles, ont lavé, uniquement à la force des bras, les vêtements des Milanais. Un beau parcours qui vous fera plonger dans l'histoire de l'eau à Milan, ville qui dans le passé a été un des plus grands ports intérieurs de la Méditerranée.
Une fois quitté le bateau, vous pourrez vous promener dans les rue du "vieux centre de Milan", en marchant parmi les cours historiques et dans le caractéristique "mercato dell'antiquariato" errant en quête d'affaires avantageuses.
LES TOITS DE MILAN
Si vous êtes en train de visiter Milan et vous voulez profiter d'une vue à couper le souffle, vous ne pouvez absolument manquer la surprenante terrasse du Duomo. D'ici vous pouvez admirer la cathédrale en toute sa splendeur, étant à quelques mètres de ses pinacles.
Celui qui veut monter devra s'armer de patience, mais il en vaudra sûrement la peine : on ne peut pas laisser tomber la possibilité d'admirer Milan de là-haut ; les arcs-boutants, les crénelures, les 135 pinacles de la cathédrale, plus de 180 statues et surtout la paix au-dessus du chaos de Milan.
N'oubliez pas la fameuse Madonnina en or qui protège Milan.
Un dernier coup d'œil aux sommets les plus hauts de la ville : le gratte-ciel Cadorna, le Castello Sforzesco de Milan, la tour Branca, la Tour Velasca, les tours de Porta Garibaldi, les gratte-ciels de Piazza della Repubblica, le Pirellone, la tour Breda, … jusqu'à ce que le regard se perd.
Après cette prenante vue, un bon diner vous attend dans un restaurant unique en son genre.
BEVIAMOCI UN CAMPARI
Milan est la ville par excellence des hors-d'œuvre.
Il n'y a pas un Milanais qui, après une dure journée de travail, de temps en temps, ne choisit de s'arrêter boire un verre avec ses amis ou collègues.
Le Happy Hour est donc un rite essentiel et nous vous conduirons dans les endroits les meilleurs pour vivre cette expérience.
Tous d'abord, vous aurez la possibilité de visiter la fabrique de boissons la plus fameuse au monde. Un lieu intéressant pour suivre la tradition.
Après la mode et le design, vous ferez un tour dans le symbole de la ville de Milan, d'où la tradition de l'apéritif a débuté, tradition que Campari a été capable de valoriser et diffuser au niveau national et international. Ils ont réussi à se projeter dans le futur, tout en respectant les origines qui ont bâti la réputation de la marque Campari.
Un lieu unique au cœur de Milan. Camparino est le lieu historique de Campari, symbole de Milan et de l'apéritif dans le monde.
MILAN BY NIGHT + TRAM HISTORIQUE
Il ne s'agit pas d'un simple tour, mais d'un saut dans le passé. Ce sera comme retourner dans le Milan de 1928. Tout commence par un délicieux apéritif, en vrais Milanais, pour continuer avec un dîner insolite et spécial. Votre table sera sur un tramway historique : en dégustant un bon vin et en savourant les meilleurs plats de la cuisine milanaise, vous verrez Milan avec des lumières, parfums et couleurs entièrement différentes. Une atmosphère coloniale servira de cadre à un dîner romantique, une rencontre entre amis ou une soirée non conformiste.
French to Italian: Desert shield/Desert Storm - La Guerre du Golfe 1990-1991 General field: Other Detailed field: Military / Defense
Source text - French Le fantassin mécanisé américain
dans la guerre du Golfe,
1990-1991
TEXTE ET COLLECTION : Laurent Rinderknech
Le général Norman Schwarzkopf, commandant en chef des forces de la coalition se réveille chaque matin en se posant la même question : est-ce que Saddam Hussein a déplacé ses forces ? Il regarde la carte des opérations et se demande quand le leader irakien va penser à protéger le flanc ouest de son armée. Il sait que l’armée irakienne retranchée au Koweït est prise dans une nasse dont elle ne peut pas sortir. Mais les obstacles érigés peuvent considérablement gêner une attaque. Par contre, les flancs est et ouest-vides, désespérément vides de forces irakiennes.
« Hail Mary »
Le plan patiemment imaginé par «stormin Norman» va se mettre en place. Il est inspiré d’une tactique de football américain, le «hail Mary play». Dans les derniers instants de la partie, le quarterback bien à l’abri derrière son centre, envoie toutes ses forces à l’attaque de tous les côtés et l’adversaire est occupé à contrer. Alors que les Marines, les forces arabes et qu’une partie du VIIe corps se rapprochent de la frontière koweïtienne, ce sont 250 000 hommes du XVIIIe corps sous le commandement du Lieutenant General Gary Luck qui vont se déplacer dans le plus grand secret vers l’Ouest, le long de la frontière, vers l’Irak, entre le 10 et le 15 février 1991. Imaginez de déplacer la population des agglomérations de Roubaix-Tourcoing et tous ses véhicules jusqu’à Paris, sans que les habitants de Lille ne s’en aperçoivent. Certaines unités du XVIIIe corps vont ainsi parcourir près de 350 kilomètres vers l’ouest : l’armée irakienne, rendue aveugle et sourde par les bombardements et croyant à un débarquement des Marines sur la côte koweïtienne ignore qu’un corps entier de soldats de la coalition va franchir sa frontière sud presque subrepticement et effectuer un gigantesque crochet de la gauche à travers le désert irakien. Dans son ordre d’attaque le Général Barry Mc Caffrey commandant la 24th infantry division (mechanized) s’adresse à ses hommes en ces termes : « soldats de la victory division, nous allons mener une grande bataille pour détruire une armée d’agresseurs et libérer 2 millions de koweïtiens. Nous combattons sous le drapeau américain et sous l’autorité des Nations Unies. Par la force des armes, nous allons forcer la machine de guerre irakienne à abandonner le pays qu’elle retient prisonnier. Il n’y aura pas de retraite quand nous commencerons le combat, nous ferons notre devoir ».
L’offensive terrestre : les cent heures. L’attaque terrestre commence le 24 février 1991 à 4 heures du matin. C’est une démonstration du concept de «Airland battle» des manuels de l’armée américaine, la plus grande bataille de chars de l’histoire dont la finalité est la destruction de l’armée irakienne. En quatre jours, le sort de l’armée irakienne est joué : les unités du XVIIIe Corps pénètrent profondément à l’ouest dans le désert irakien, atteignent l’Euphrate 300 kilomètres plus au nord puis basculent vers le Sud-est en vue d’interdire la sortie aux forces mécanisées irakiennes qui tenteraient de fuir le théâtre d’opérations koweïtien. Elles détruisent au passage les forces irakiennes qui retraitent le long de l’autoroute 8 qui sera surnommée «highway of death». Au centre, les unités blindées lourdes du VIIe corps fortes de 1500 chars attaquent frontalement les unités de la garde républicaine irakienne le long de la frontière entre le Koweït et l’Irak. À l’Est, "les joint forces command east and north" ainsi que "la marine expeditionary force" attaquent de front la frontière avec le Koweït et libèrent Koweït-City. Les soldats irakiens se rendent par milliers et bien souvent, ne détectent la présence des troupes américaines qu’au moment où elles arrivent sur leurs positions. Les Américains constatent que des soldats irakiens ont souffert de malnutrition et de maltraitance par leurs propres officiers qui sont allés parfois jusqu’à trancher les tendons d’Achille de leurs soldats afin de les empêcher de se rendre, avant de prendre eux-mêmes la fuite devant l’avancée des troupes de la coalition. L’histoire se répète le 28 février à 08h00, le cessez-le-feu intervient, cent heures après le début des combats au sol. Comme à la fin de la Deuxième Guerre mondiale, la 24th infantry division (mechanized) va à nouveau mériter son surnom de « victory division » en étant la dernière à combattre. Ses positions au nord du Koweït sont proches de celles de la division Hammurabi de la garde républicaine. Trop proches. Le 2 mars à 06h30, trois jours après le cessez-le-feu, la division irakienne cherchant à fuir la zone, attaque frontalement la 1re brigade américaine, qui réplique de façon dévastatrice par des tirs de MLRS, des attaques d’hélicoptères et une contre-attaque des Abrams. Le bilan est lourd : plus de 200 chars irakiens détruits ainsi que des centaines d’autres véhicules et plus de 1000 prisonniers. À 15h00, les derniers tirs de la guerre du Golfe ont cessé. Il n’aura fallu que cent heures pour mettre définitivement à genoux Saddam Hussein, pulvériser son armée d’occupation au Koweït et amener le dictateur irakien à la capitulation. En 4 jours, le piège patiemment imaginé par le général américain Schwarzkopf s’est refermé, presque sans combat, sur une armée que l’on disait pourtant aguerrie, prête à se défendre avec une farouche détermination. Le monde entier a pu mesurer l’énormité du « bluff » monté de toutes pièces par le maître de Bagdad. À un journaliste qui lui posait la question, Schwarzkopf répondit : « vous me demandez si Saddam Hussein est un grand homme de guerre? Je vous réponds qu’il n’est pas un leader militaire, ni un général : il n’est pas entraîné à la tactique militaire et n’est pas un soldat : à part cela, c’est un grand homme de guerre ». Les Américains ont perdu 147 morts au combat par le fait de l’ennemi et 152 morts par accidents et tirs amis. Le chiffre des morts irakiens est encore sujet à caution et varie entre 25 000 et 100 000. Les forces de la coalition ont fait 65 000 prisonniers de guerre et ont détruit 3900 chars, 1450 blindés de combat d’infanterie et 3000 pièces d’artillerie irakiennes. L’armée irakienne a cessé d’exister en tant que menace pour ses voisins. Les États-Unis et leur armée ont renversé la tendance du Viêt Nam en remportant une éclatante victoire avec l’aval de 80% de l’opinion publique américaine. Le retour des G.I’s dans leur pays sera triomphal.
Translation - Italian Il soldato di fanteria meccanizzata americano
nella guerra del Golfo, 1990-1991
TESTO E COLLEZIONI: Laurent Rinderknech
Il generale Norman Schwarzkopf, comandante in capo delle forze della coalizione, si sveglia ogni mattina ponendosi la stessa domanda: Saddam Hussein avrà spostato le sue forze? Guarda la carta delle operazioni e si chiede quando il leader irakeno penserà a proteggere il fianco ovest del suo esercito. Sa che l'esercito irakeno, trincerato nel Kuwait è preso in una nassa dalla quale non potrà venir fuori. Ma gli ostacoli eretti possono intralciare notevolmente un attacco. Il fianco ovest, invece, è vuoto, disperatamente vuoto di truppe irakene.
"Hail Mary"
Il piano pazientemente immaginato da "stormin Norman" prende forma. Si ispira ad una tattica del football americano, chiamata "hail Mary play". Negli ultimi istanti della partita, il quarterback, ben protetto dietro al centro, getta tutte le sue forze all'attacco da ogni parte e l'avversario è occupato a resistere. Mentre i marines, le forze arabe e una parte del VII corpo si avvicinano alla frontiera del Kuwait, 250.000 uomini del XVIII corpo, agli ordini del Lieutenant General Gary Luck si spostano nel segreto più assoluto verso Ovest, lungo la frontiera, verso l'Iraq, tra il 10 e il 15 febbraio 1991. Immaginate di spostare gli abitanti delle agglomerazioni di Roubaix-Tourcoing con tutti i loro veicoli fino a Parigi senza che gli abitanti di Lille se ne accorgano. Alcune unità del XVIII corpo percorreranno così circa 350 kilometri verso ovest: l'esercito irakeno, reso cieco e sordo dai bombardamenti e credendo che i Marines sbarcassero sulle coste del Kuwait, ignora che un corpo intero di soldati della coalizione si appresta ad attraversare furtivamente la sua frontiera sud e a sferrare un gigantesco gancio sinistro attraverso il deserto irakeno. Dando l'ordine d'attacco, il generale Barry Mc Caffrey, comandante della 24th Infantry division (mechanized), si rivolge ai suoi uomini in questi termini: "Soldati della victory division, siamo sul punto di condurre una grande battaglia per distruggere un'armata di aggressori e liberare 2 milioni di kuwaitiani. Combattiamo sotto la bandiera americana e sotto l'autorità delle Nazioni Unite. Alla forza delle armi, costringeremo la macchina di guerra irakena ad abbandonare il paese che tiene prigioniero. Non ci sarà ritirata quando inizieremo i combattimenti, faremo il nostro dovere".
L'OFFENSIVA TERRESTRE: LE CENTO ORE
L'attacco terrestre inizia il 24 febbraio 1991 alle 4 del mattino. È una dimostrazione del concetto di "Airland battle" dei manuali dell'esercito americano, la più grande battaglia di carri della storia: la finalità è la distruzione dell'esercito irakeno. Nel giro di quattro giorni, la sorte dell'esercito irakeno è segnata: le unità del XVIII Corpo penetrano profondamente ad ovest nel deserto
irakeno, raggiungono l'Eufrate, 300 kilometri più a Nord per poi spiegarsi verso il Sud-est e impedire la fuga delle forze meccanizzate irakene che volessero tentare di abbandonare il teatro di operazioni kuwaitiano. Distruggono strada facendo le forze irakene che operano una ritirata lungo l'autostrada n. 8 che verrà denominata "highway of death". Al centro, le unità corrazzate pesanti del VII corpo, composto da ben 1500 carri, attaccano frontalmente le unità della guardia repubblicana irakena lungo la frontiera tra il Kuwait e l'Iraq. Ad Est, le "joint forces east & north", insieme alla "marine expeditionary force" attaccano frontalmente il confine con il Kuwait e liberano Kuwait City. I soldati irakeni si arrendono a migliaia e molto spesso si accorgono della presenza delle truppe americane solo nel momento in cui queste arrivano all'altezza delle loro posizioni. Gli americani constatano che i soldati irakeni hanno sofferto di malnutrizione e di maltrattamenti da parte dei loro ufficiali che sono perfino arrivati a tagliare i tendini d'Achille dei loro soldati per impedire loro di arrendersi, prima di prendere loro stessi la fuga davanti all'avanzata delle truppe della coalizione.
LA STORIA SI RIPETE.
Il 28 febbraio alle 8.00, interviene il cessate il fuoco, cento ore dall'inizio dei combattimenti al suolo. Come alla fine della Seconda Guerra mondiale, la "24th division (mechanised) " riuscirà di nuovo a meritare il soprannome di "victory division", essendo l'ultima a combattere. La sua posizione a Nord del Kuwait è vicina a quella della divisione Hammurabi della guardia repubblicana. Erano troppo vicini. Il 2 marzo alle 06.30, tre giorni dopo il cessate il fuoco, la divisione irakena cercando di allontanarsi dalla zona, attacca frontalmente la 1a brigata americana che replica in modo devastante con tiri di MLRS, attacchi di elicotteri e un contrattacco di Abrams. Il bilancio è pesante: più di 200 carri irakeni distrutti e così pure centinaia di altri veicoli e più di 1000 prigionieri. Alle 15.00, sono cessati gli ultimi tiri della guerra del Golfo. Ci saranno volute appena cento ore per mettere definitivamente in ginocchio Saddam Hussein, polverizzare il suo esercito d'occupazione del Kuwait e condurre il dittatore irakeno alla capitolazione. In 4 giorni, la trappola pazientemente immaginata dal generale americano Schwarzkopf si è richiusa, quasi senza combattere, su un esercito che passava tuttavia per essere agguerrito, pronto a difendersi con feroce determinazione. Il mondo intero poté misurare l'enormità del bluff montato di sana pianta dal signore di Bagdad. A un giornalista che gli poneva la domanda, Schwarzkopf rispose: "Lei mi chiede se Saddam Hussein è un grande uomo di guerra? Le rispondo che non è un leader militare, né un generale: non è addestrato alla tattica militare e non è un soldato: a parte questo, è un grande uomo di guerra". Gli americani subiscono 147 morti in combattimento per causa del nemico e 152 morti per incidenti e tiri amici. Il numero dei morti irakeni è soggetto a cauzione e varia da 25 000 a 100 000. Le forze della coalizione hanno fatto 65 000 prigionieri di guerra e hanno distrutto 3900 carri, 1450 blindati di combattimento di fanteria e 3000 pezzi d'artiglieria irakeni. L'esercito irakeno ha cessato di esistere come minaccia per i paesi vicini. Gli Stati Uniti e il loro esercito hanno rovesciato la tendenza del Vietnam riportando una vittoria eclatante con l'avallo dell'80% dell'opinione pubblica americana. Il ritorno dei G.I. nel loro paese sarà trionfale.
French to Italian: L'Île de la Dominique General field: Other Detailed field: Tourism & Travel
Source text - French L'Île de la Dominique
Jungle Bay Resort & Spa
L'île de la Dominique, située entre la Martinique et la Guadeloupe, représente les Caraïbes dans leur forme la plus pure et le Jungle Bay Resort & Spa reflète au mieux ce sens de la nature sauvage.
Jungle Bay Resort & Spa se trouve au bord de l'Océan Atlantique et du Parc National du Morne des Trois Pitons, site classé Patrimoine mondial par l'UNESCO.
L'hôtel a été primé destination 'écotourisme de luxe', garantissant confort et service de qualité tout en promouvant le développement durable.
La propriété s'étend sur 55 hectares de jungle tropicale luxuriante prêts à être explorés. De nombreuses excursions et de multiples aventures, des activités sur place, mais aussi se détendre et se régénérer sont offerts chaque jour.
Profitez de ce cadre intime, rustique, confortable et luxueux des cottages, avec une superbe vue sur la forêt tropicale.
Les installations ont été conçues dans le respect de l'environnement naturel.
Veuillez noter : certains bungalows sont localisés à plus de 200 marches au-dessus du chemin principal – un niveau de santé modéré est recommandé.
Hébergement
Les chambres sont des logements typiquement caribéens, 35 cottages en bois tropical, meublés avec goût, perchés tels des nids d'oiseaux, cachés entre Cèdres, Gommiers et arbres Galba. Une source alimente un cours d'eau et des cascades le long de la vallée.
Ici le respect de l'écologie est un engagement et la préservation de la forêt fondamentale !
Restauration
Dîner au restaurant du Jungle Bay est une expérience unique !
Le Jungle Pavillon Restaurant est orné de motifs forestiers tropicaux et d’un palmier royal s’élevant au-dessus du toit, cette structure octogonale ouverte surplombe la piscine en pierre et l'océan, elle crée une atmosphère répondant à l'esprit de l'hôtel 's’amuser tout en gardant une vie saine'.
Le petit déjeuner de 7h à 10h : jus de fruits frais locaux, de saison, du pain frais, du café bio local, etc.
Le déjeuner de 12h30 à 14h30 propose un choix savoureux et sain de créations culinaires uniques servies avec des salades fraîches et de succulents desserts.
Le dîner de 18h à 21h est toujours une aventure avec des combinaisons créatives de produits locaux préparés avec audace.
L'Ocean Cabana (le Bar de la plage) et sa terrasse ensoleillée sont situés le long de la côte Atlantique rocheuse ; idéal pour se détendre et admirer le spectacle des vagues déferler. Il est accessible par un passage caché et un escalier en bois qui vous mène directement au bord de l’eau; un bel endroit à explorer!
SPA du Soleil
Le SPA du Soleil est perché en haut du domaine dominant l'Ocean Atlantique, il se compose de 4 cabines individuelles et d'une cabine double. On y propose des soins et des massages aux produits naturels, bercé par le son des vagues de l'océan.
Salle de fitness, une petite salle avec un tapis de course et quelques poids.
Activités et Loisirs
Le sentier de randonnée Zom Zom serpente sur les 22 hectares de la propriété et mène à un port de pêche traditionnel offrant une vue panoramique sur le Jungle Bay Resort et le littoral sud-est.
La plage,
Rocailleuse, bel endroit à explorer ou simplement pour lieu de détente. En raison de la force des vagues, la baignade est fortement déconseillée. Pour une immersion rafraîchissante, faite une courte promenade dans la propriété pour aller à la Rivière Blanche voisine. Les eaux minérales blanchâtres extraites du Lac Bouillonnant « Boiling Lake » sont ici réputées pour des propriétés guérisseuses.
La piscine,
En pierre volcanique entourée par de larges allées. Amusez-vous dans l’eau ou détendez-vous sur les chaises longues confortables et matelassées en buvant votre boisson préférée du Pavillon du Restaurant voisin. Le bar Calabash près de la piscine n’est ouvert qu'en saison.
L'île Nature vous propose un large choix de randonnées, d'excursions et de visites au départ de l'hôtel,
Randonnées & excursions
Cascade Victoria, cascade Sari Sari, sentier de 'Glasse', Boiling Lake (lac bouillonnant), promenade Zom Zom, randonnée de 'Perdu Temps', marches de nature, marché de Roseau et aux cascades Trafalgar, pique-nique sur la plage
Sports nautiques
Kayak, plongée sous-marine & plongée avec masque et tuba
Cottage
Les 35 cottages, spacieux, sont perchés tels des nids d'oiseaux, cachés entre Cèdres, Gommiers et arbres Galba et accessibles par une série de sentiers et d’escaliers en pierre.
L’effet de la lumière tamisée de la nuit et le son des vagues de l’Atlantique créent une ambiance romantique, surréaliste, particulièrement les soirs de pleine lune.
Ils sont équipés
Lit king-size ou 2 lits doubles, mobilier rustique et élégant fourni et construit localement, café et thé gastronomiques avec cafetière/théière, confortable coin salon, mini réfrigérateur, téléphone, douche privative extérieure adjacente à la salle de bains (pommeau de douche de style européen), produits de luxe naturels pour le corps.
Terrasse spacieuse avec hamac vue sur la jungle (certaines avec également vue mer), ventilateur et brise côtière (pas de climatisation). Des petits coffres forts sont à votre disposition dans les bureaux du bâtiment principal
Langley Resort Fort Royal
Le Langley Resort Fort Royal se situe en bordure de la mer Caraïbe avec vue sur les ilets Kawan et Tête à l’Anglais, et est entouré d’un massif montagneux. Il est situé au nord-ouest de l’île de Basse terre, à 30 minutes de l’aéroport et à l’entrée du village de Deshaies.
Situé au cœur de la région la plus naturelle et sauvage de l’île, c'est un point de départ idéal pour toutes excursions en forêt tropicale, pour les visites de sites, de cascades et randonnées.
À quelques kilomètres seulement de Deshaies, petit village de pêcheurs, l’hôtel vous permet aussi de pratiquer des activités telles que la plongée et la pêche.
Hébergement
Le Langley Resort Fort Royal propose deux types d'hébergement : chambres et bungalows.
133 Chambres dans le bâtiment principal qui dispose de 3 ascenseurs, sont réparties en plusieurs catégories :
- Chambre double avec balcon, chambre double vue me, chambre double vue mer avec balcon, grande chambre vue Mer, grande chambre double vue mer avec balcon, mini-suite.
Le village de Bungalows accueille 82 Bungalows en bordure de plage ou encore à flanc de colline avec vue mer ou vue jardin.
L’hôtel dispose de 8 chambres adaptées aux personnes à mobilité réduite, situées à proximité des accès ascenseur. Ce sont des chambres doubles avec un balcon vue Mer.
Nombres d’occupants :
Seules les Grandes chambres et les Suites peuvent accueillir plus de 2 occupants.
Tous les bungalows ont une capacité maximale de 2 occupants.
Standard et équipement:
Toutes les chambres d’hôtel et les bungalows présentent les mêmes standards et équipements : climatisation réglable, douche et toilette, téléphone, bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, coffre-fort, Internet gratuit, sèche-cheveux
Un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement dans les Chambres ou Bungalows.
Restaurant "LE ROYAL"
«Le Royal» a une capacité de 500 personnes et offre une cuisine mixte, internationale à base de produits locaux.
Petit déjeuner sous forme de buffet (continental et européen), buffet gourmand avec du pain frais, viennoiserie, fruit frais, jus, café.
Déjeuner à la carte ou en buffet, offrant des plats locaux, salades, pizzas et autres.
Diner présenté sous forme de buffet ou offrant 2 menus au choix (selon saison).
Entrées, plats de résistance et desserts proposés chaque soir.
Le Bar du Restaurant est ouvert pendant le déjeuner et le dîner.
Restaurant et bar.
Un petit-déjeuner buffet est servi tous les matins au restaurant Le Royal, il est situé sur le front de mer et propose une cuisine créole et internationale. L’hôtel dispose aussi de plusieurs bars, vous pouvez y déguster des cocktails et autres collations.
Le Bar Kawan "bar de la plage".
Le bar de la plage, près de la piscine, offre une ambiance décontractée et des boissons telles que Rhum, punch, jus de fruits frais mixés. Il offre aussi une sélection de salades, pizzas et paninis.
Le Wifi est également accessible depuis ce bar.
Les Clients en formule «All Inclusive» bénéficient de leurs boissons tout au long de la journée exclusivement à ce bar.
Activités et Loisirs.
Le Langley Resort Fort Royal propose les équipements suivants :
- Piscine avec bassin pour enfants, 4 terrains de tennis, 1 club nautique avec des équipements suivants: laser, hobie cat, planche à voile, kayak, optimiste, stand up paddle, 1 centre de plongée sur site (payant), 1 terrain de Beach-volleys, 1 terrain de pétanque, 1 salon détente avec téléviseur et bibliothèque, billard (payant), baby-foot (payant), 2 plages sur le site de l’hôtel, dont une avec transats, nombreuses plages à proximité notamment la plage de Grande Anse, celle de la Perle et de Cluny, animations musicales en soirée (Steel band ou Gwo Ka…) 3 à 4 fois par semaine, Jardin Botanique à proximité, Club enfant, un carbet de massage en bordure de plage, excursions (Au départ de l’hôtel).
Langley Resort Fort Royal propose un large éventail d’excursions au départ de l’hôtel, aussi bien en Grande-Terre qu’en Basse Terre et sur les îles dépendantes, en partenariat avec les professionnels du tourisme présents sur l’île. À consulter et réserver directement au bureau des excursions à la réception.
Bar de la réception
Le Bar de la réception est idéal pour un café ou un rafraichissement avant un départ en excursion.
Congrès & Séminaires
Salle de conférence
La salle de conférence se trouve juste à côté du restaurant. Elle est idéale pour les congrès, les réunions de groupe ou des sessions de formation.
D’une surface de 150m2, la salle de réunion est conçue pour permettre aux participants de se concentrer sur le travail dans une zone calme et confortable, pouvant accueillir un large éventail d'événements corporatifs et sociaux.
La salle de réunion (climatisée) dispose de : Internet gratuit en Wifi, Paper board et markers, Vidéoprojecteur, Système HIFI, 2 micros sans fil, Stylo et ramette papier
La salle peut confortablement accueillir les capacités suivantes selon l’agencement: 160 personnes en style "théâtre", 96 personnes en style "école", 24 personnes en style "U", 22 personnes en style "directionnel"
Chambre double avec balcon
Les Chambres doubles avec balcon d'une superficie de 30 m², sont équipées de : un lit de 180 cm, climatisation réglable, douche et toilette, téléphone, bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, coffre-fort, internet gratuit, sèche-cheveux, un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement. Elles accueillent 2 personnes.
Chambre double vue mer
Les Chambres doubles vue mer d'une superficie de 20 m², sont équipées : un lit de 180 cm, climatisation réglable, douche et toilette, téléphone, bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, coffre-fort, internet gratuit, sèche-cheveux, un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement. Elles accueillent 2 personnes.
Chambre double vue mer avec balcon
Les Chambres doubles vue mer avec balcon d'une superficie de 30m², sont équipées : un lit de 180 cm, climatisation réglable, douche et toilette, téléphone, bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, coffre-fort, internet gratuit, sèche-cheveux, un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement. Elles accueillent 2 personnes.
Grande chambre vue Mer
Les Grandes chambres vue Mer d'une superficie de 35 à 37 m², sont équipées de : un lit de 180 cm, climatisation réglable, douche et toilette, téléphone, bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, coffre-fort, internet gratuit, sèche-cheveux, un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement. Elles accueillent 2 à 4 personnes.
Grande chambre double vue mer avec balcon
Les Grandes chambres doubles vue mer avec balcon d'une superficie de 37 m², sont équipées de : un lit de 180 cm, climatisation réglable, douche et toilette, téléphone, bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, coffre-fort, internet gratuit, sèche-cheveux, un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement. Elles accueillent 2 personnes.
Mini-suite
Les Mini-suites d'une superficie de 45 m², sont équipées de : petit salon avec balcon, 1 lit de 180 cm et 2 lits de 90 cm, climatisation réglable, douche et toilette, téléphone, bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, coffre-fort, internet gratuit, sèche-cheveux, un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement. Elles accueillent 2 à 4 personnes.
Suite
Les Suites d'une superficie de 70 à 78 m², sont équipées de : grand salon, 1 lit de 180 cm et 2 lits de 90 cm, climatisation réglable, douche et toilette, Téléphone, Bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, Coffre fort, internet gratuit, sèche-cheveux, un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement. Elles accueillent 2 à 6 personnes.
Bungalow
Les Bungalows d'une superficie de 20 m², sont soit sur la plage, soit à flanc de colline avec une vue Mer ou Jardin.
Il sont équipés de : un lit de 180 cm, climatisation réglable, douche et toilette, téléphone, bureau, TV écran plat canal satellite 8 canaux, coffre-fort, internet gratuit, sèche-cheveux, un lit bébé peut être mis à disposition gratuitement. Ils accueillent 2 personnes.
La Créole Beach Hôtel & Spa
La Créole Beach Hôtel & Spa est certainement un des plus agréables hôtels de l'Archipel des iles de Guadeloupe.
Situé au cœur d'un jardin tropical, entre palmiers, hibiscus et bougainvilliers, au bord d'une plage de sable blanc, son architecture de bois et sa luxuriante végétation vous séduiront.
Entre Basse-Terre et Grande-Terre, face à l'îlet Gosier et à deux pas de Pointe-à-Pitre, La Créole Beach Hôtel & Spa est un point de départ idéal pour :
- découvrir une variété de paysages inoubliables, passer un séjour de détente, pratiquer les sports les plus variés, déguster une cuisine créole raffinée.
La Creole Beach Hôtel & Spa est située à Gosier en Guadeloupe: à 12 km de l’aéroport International POLE CARAIBES, 7 km de Pointe-à-Pitre, 1 km de la commune du Gosier.
L'aménagement et l'équipement des chambres de La Créole Beach Hôtel & Spa, les plus spacieuses de Guadeloupe, en font un lieu de vacances apprécié pour des séjours en familles.
Classic
Les chambres Classic sont équipées de : climatisation individuelle, 2 grands lits de 140 cm, télévision câblée, réfrigérateur, WIFI (payant), téléphone direct international, coffre-fort, salle de bains avec produits d’accueil, sèche-cheveux, réveil, serviette de plage (caution demandée), French balcony. Possibilité de chambres communicantes et personne à mobilité réduite.
La Route des Épices
La Route des Épices, face à la mer et au bord de la piscine, vous ouvre ses portes pour un petit déjeuner américain de 6h30 à 10h00 .
Pour vos dîners de 19h00 à 22h, un large choix de 4 cuisines du monde, italienne, chinoise, grill rôtisserie, créole, enchantera vos papilles. Sans oublier le buffet de crudités, de salades et de desserts.
Piscine
L'hôtel dispose d'une piscine d'eau douce de 500 m², 3 bassins dont 1 pour les enfants, transats et parasols pour profiter pleinement du soleil à la plage ou à la piscine, draps de plage sur demande (caution demandée).
Salle Fort Royal
La salle plénière Fort Royal de 200 m² est modulable en 4 salles de sous-commissions et est équipée de panneaux acoustiques, éclairage, climatisation. Sa capacité est de 20 à 220 personnes.
Hébergement
Les 211 chambres de la Créole Beach Hôtel & Spa sont réparties dans un jardin tropical en bordure de mer avec un accès direct à la plage. Idéal pour des vacances en famille dans les iles de Guadeloupe.
Les chambres de La Créole Beach Hôtel & Spa sont réparties en plusieurs catégories : Classic, Confort, Supérieure, Corail avec vue mer, Junior Suite Classic.
Possibilité de chambres communicantes sur demande et selon disponibilité dans toutes les catégories. Des chambres sont accessibles aux personnes à mobilité réduite.
Confort
L'aménagement et l'équipement des chambres, les plus spacieuses de l'île, en font un lieu de résidence apprécié et de qualité en particulier pour l'accueil des familles.
Les chambres Confort sont équipées di: climatisation individuelle, 2 grands lits de 140 cm, télévision câblée, réfrigérateur, WIFI (payant), téléphone direct international, coffre-fort, salle de bains avec produits d’accueil, sèche-cheveux, réveil, serviette de plage (caution demandée), French balcony. Possibilité de chambres communicantes et personne à mobilité réduite.
Le Zawag
Le Zawag, à l'architecture en bois, au bord de la baie, vous fera découvrir de nombreux plats Créoles dont sa spécialité est la langouste du vivier. Ouvert tous les jours, pour le déjeuner de 12h30 à 14h30 et le soir pour le dîner de 19h30 à 22h.
Les loisirs
Les activités suivantes sont disponibles au sein de l'hôtel: Beach-volley, salle de fitness, pétanque, tennis de table, l'aquagym et une initiation en piscine à la plongée sous-marine peuvent être pratiqués librement.
Salle Route du Rhum
La salle de réunion Route du Rhum de 210m² bénéficie de la lumière du jour (rideaux occultants). Sa capacité est de 30 à 200 personnes.
Supérieure
Décorées avec raffinement alliant bois, tomettes et cotonnades blanches.
Les chambres Supérieures sont équipées: climatisation individuelle, 1 lit king size, télévision câblée, réfrigérateur, WIFI (payant), téléphone direct international, coffre-fort, salle de bains avec produits d’accueil, sèche-cheveux, réveil, serviette de plage (caution demandée), French balcony. Possibilité de chambres communicantes.
Restauration
Vous y découvrirez la cuisine traditionnelle et internationale. Room service: uniquement pendant les heures des repas.
La Case Beach Pizza
La Case Beach Pizza, snack de la plage ouvert tous les jours de 10h à 16h, pour les petites faims.
La Case Nautique
La 'Case Nautique', située sur la plage, propose un large choix de sports nautiques (payants) dont la pratique est réglementée :
Ski nautique, wakeboard, bouée tractée, canoë, planche à voile, plongée libre (masque & tuba). Possibilité de prendre des cours, à voir sur place.
Une base Aventure scooter des mers pour découvrir les îles, la mangrove, initiation ou balades à la journée ou à la ½ journée.
Randonnée en Scooter des mers en Guadeloupe avec Atmosphère :
Location de bateau :
Et aussi un centre de plongée sous-marine réputé !
Tous niveaux, passage de diplôme, initiation, sortie en mer, etc.
Plongée sous marine avec Bleu Outre Mer :
Salle Cannelle
La salle de réunion Cannelle de 71m², bénéficie de la lumière du jour avec vue jardin et bord de mer. Capacité de 20 à 50 personnes.
La Rhumerie
Au bar La Rhumerie, vous dégusterez les acras maison et les cocktails préparés par notre barman.
Ouvert tous les jours de 10h00 à minuit (selon ambiance).
La Créole SPA
Offrez-vous un instant rare et inoubliable dans un espace entièrement dédié au bien-être, à la beauté et à la plénitude.
Nous vous proposons un éventail de soins alliant les plaisirs du corps et de l’esprit, ou beauté et bien-être se conjuguent en harmonie.
La Créole SPA est composée de: 2 cabines de soins et massages, 1 cabine de balnéothérapie et 1 cabine de massage.
Pour agrémenter vos soins à votre disposition, hammam, sauna et espace de repos. Sans oublier, un carbet de massage extérieur en bord de mer.
Ouvert tous les jours, sauf le lundi, de 10h00 à 13h00 et de 15h à 20h30, le dimanche de 10h à 13h et de 15h à 20h. Droit d'entrée à prévoir. Fermeture exceptionnelle le vendredi 12 octobre 2012
Des offres Chèques Cadeaux SPA sont disponibles : fête des Mères, anniversaires, etc.
À proximité à pied : terrains de Tennis (10mn)
À proximité en voiture ou excursion organisée en groupe;
En Grande-Terre : Golf International R. Trent Jones 18 trous (45 km en voiture, location de voiture auprès de la Conciergerie et réservation de Green fees)
En Basse-Terre : Canopée située au Parc Zoologique des Deux Mamelles, parc accrobranche ; Le Tapeur, parc accrobranche; Mangofil, parc zoologique, Jardin botanique- Aquarium de Guadeloupe, à la découverte des cétacés.
L'aménagement et l'équipement des chambres, les plus spacieuses de l'île, en font un lieu de résidence apprécié et de qualité en particulier pour l'accueil des familles.
Les chambres Corail bénéficient de la vue mer et sont équipées de : climatisation individuelle, 2 grands lits de 140 cm, télévision câblée, réfrigérateur, WIFI (payant), téléphone direct international, coffre-fort, salle de bains avec produits d’accueil, sèche-cheveux, peignoirs, réveil, serviette de plage (caution demandée), French balcony.
Possibilité de chambres communicantes et personne à mobilité réduite.
Le Club Ti' Moun
Le Club Ti' Moun est ouvert pendant les vacances scolaires françaises de 9h à 17h, toutes zones confondues. Une équipe d’animateurs fera découvrir aux enfants de nombreuses activités de plein air et de loisirs.
Des animations sont proposées pour les enfants de 4 à 12 ans sous forme d'ateliers matin et après-midi. Possibilité de laisser les enfants à déjeuner moyennant supplément à payer sur place.
Quelques activités : dessin, initiation Hobie cat et scooter, chasse au trésor... et des journées découvertes (visite de l'Aquarium, randonnée équestre... avec supplément).
Junior Suite Classic
Décorées avec raffinement alliant bois, tomettes et cotonnades blanches.
Les Juniors Suites Classic sont équipées de : climatisation individuelle, 1 lit king size, télévision câblée, réfrigérateur, WIFI (payant), téléphone direct international, coffre-fort, salle de bains avec produits d’accueil, peignoirs, sèche-cheveux, réveil, serviette de plage (caution demandée), French balcony.
Translation - Italian L'Isola della Dominica
Jungle Bay Resort & Spa
L'isola della Dominica, situata tra la Martinica e la Guadalupa, rappresenta i Caraibi nella loro forma più pura e il Jungle Bay Resort & Spa riflette nel modo migliore il senso della sua natura selvaggia.
Jungle Bay Resort & Spa si trova in riva all'Oceano Atlantico e sul bordo del Parco Nazionale del Morne des Trois Pitons, sito dichiarato Patrimonio mondiale dall'UNESCO.
L'hotel ha ricevuto il premio "ecoturismo di lusso", poiché garantisce confort e servizio di qualità promovendo allo stesso tempo lo sviluppo sostenibile.
La proprietà si estende su 55 ettari di giungla tropicale lussureggiante pronta ad essere esplorata. Numerose escursioni e molteplici avventure, attività in loco, ma anche solamente rilassarsi e rigenerarsi sono le attività offerte ogni giorno.
Approfittate dell'ambiente intimo, rustico, confortevole e lussuoso dei cottage, che hanno una vista superba sulla foresta tropicale.
L'insediamento è stato progettato nel rispetto dell'ambiente naturale.
Da tener presente : Alcuni bungalow sono situati a più di 200 gradini al di sopra del sentiero principale – si raccomanda un discreto stato di salute.
Alloggio
Le camere sono alloggi tipici dei Caraibi, 35 cottage in legno tropicale, arredati con gusto, appollaiati come nidi d'uccelli, nascosti tra i Cedri, gli alberi della Gomma e gli alberi di Galba. Una sorgente alimenta un corso d'acqua e alcune cascata lungo la valle.
Il rispetto dell'ecologia è qui un dovere, così come la tutela della foresta è fondamentale!
Ristorazione
Cenare al ristorante del Jungle Bay è un'esperienza unica!
Il Jungle Pavillon Restaurant è decorato con motivi forestali dei tropici e con una palma reale che si erge al di sopra del tetto, la struttura ottagonale aperta si affaccia sulla piscina in pietra e sull'oceano e crea così un'atmosfera che corrisponde allo spirito dell'hotel "divertirsi mantenendo uno stile di vita sano".
La colazione dalle 7:00 alle 10:00: succhi di frutta fresca locale, di stagione, pane fresco, caffè bio del luogo, ecc.
Il pranzo dalle 12:30 alle 14:30 propone una sana e gustosa scelta di creazioni culinarie uniche servite con insalate fresche e succulenti dessert.
La cena dalle 18:00 alle 21:00 è sempre un'avventura con combinazioni creative di prodotti locali preparati con audacia.
L'Ocean Cabana (il Bar della spiaggia) e la sua terrazza soleggiata si trovano lungo la costa rocciosa dell'Atlantico; un luogo ideale per rilassarsi e ammirare lo spettacolo delle onde che si infrangono. È accessibile tramite un passaggio nascosto e una scala di legno che conduce direttamente sulla riva; un bel posto da esplorare!
SPA du Soleil
Lo SPA du Soleil è situato nel punto più alto della proprietà e domina l'Oceano Atlantico, è composto da 4 cabine individuali e una cabina doppia. Vi proporranno trattamenti e massaggi con prodotti naturali, mentre sarete cullati dal suono delle onde dell'oceano.
Sala di fitness, una piccola sala con un tappeto da corsa e alcuni attrezzi.
Attività e Svaghi
Il sentiero di escursione Zom Zom serpeggia lungo i 22 ettari della proprietà e conduce a un porticciolo di pesca tradizionale che offre una vista panoramica sul Jungle Bay Resort e il litorale Sud-est .
La spiaggia
Di natura rocciosa, un bel posto da esplorare o solo per il relax. È fortemente sconsigliato di fare il bagno a causa della forza delle onde. Se volete fare un'immersione rinfrescante, fate una breve passeggiata nella proprietà per rendervi alla vicina "Rivière Blanche". L'acqua minerale biancastra proveniente dal lago gorgogliante "Boiling Lake" è rinomata per le sue proprietà terapeutiche.
La piscina
In pietra vulcanica circondata da ampi viali. Divertitevi nell'acqua o rilassatevi sulle confortevoli sdraio imbottite sorseggiando la vostra bevanda preferita del "Pavillon du Restarant" vicino. Il bar Calabash accanto alla piscina è aperto solo in piena stagione.
L'Île Nature vi propone un'ampia scelta di trekking, escursioni e visite con partenza dall'hotel,
Trekking ed escursioni:
Cascata Vittoria, cascata Sari Sari, sentiero di "Glasse", Boiling Lake (lago gorgogliante), passeggiata Zom Zom, trekking del "Perdu Temps", passeggiate in piena natura, mercatino di Roseau, le cascate Trafalgar, picnic sulla spiaggia.
Sport nautici
Kayak, immersione subacquea & immersione con maschera e tubo.
Cottage
I 35 spaziosi cottage sono appollaiati come nidi d'uccelli, nascosti tra i Cedri, gli alberi della Gomma e gli alberi di Galba e sono accessibili tramite una serie di sentieri e di una scalinata in pietra.
L'effetto della luce soffusa della notte e il suono delle onde dell'Atlantico creano un'atmosfera romantica, surreale, particolarmente nelle serate di luna piena.
Sono dotati di: letto king size o 2 letti doppi, mobili rustici e eleganti forniti e prodotti localmente, caffè e tè gastronomici con caffettiera e teiera, confortevole zona salotto, mini-frigo, telefono, doccia privata all'esterno adiacente al bagno (pomo della doccia di stile europeo), prodotti naturali di lusso per il corpo.
Spaziosa terrazza con amaca con vista sulla giungla (alcuni anche con vista sul mare), ventilatore e brezza costiera (senza aria condizionata). Piccole casseforti sono a vostra disposizione negli uffici dell'edificio principale.
Langley Resort Fort Royal
Il Langley Resort Fort Royal è situato sul bordo del Mare dei Caraibi con vista sugli isolotti Kawan e Tête à l'Anglais ed è circondato da un massiccio montagnoso. È situato nel nord-ovest dell'Isola di Basse-Terre, a 30 minuti dall'aeroporto e all'entrata del villaggio di Deshaies.
Situato nel cuore della regione più naturale e selvaggia dell'isola, è un punto di partenza ideale per tutte le escursioni nella foresta tropicale, per le visite di siti, cascate e trekking.
Soltanto a qualche chilometro da Deshaies, un piccolo villaggio di pescatori, l'hôtel vi permette di praticare anche l'immersione subacquea e la pesca.
Alloggio
Il Langley Resort Fort Royal vi propone due tipi de sistemazione: camere o bungalow.
133 Camere nell'edificio principale che dispone di 3 ascensori, sono ripartite in diverse categorie:
Camera doppia con balcone, camera doppia vista sul mare, camera doppia vista sul mare con balcone, grande camera vista sul mare, grande camera doppia vista sul mare con balcone, mini-suite.
Il Villaggio di Bungalow accoglie 82 Bungalow sul bordo della spiaggia oppure a fianco di collina con vista sul mare o sul giardino.
L'hotel dispone di 8 camere attrezzate per persone a mobilità ridotta che sono situate a prossimità degli ascensori. camere doppie con balcone e vista sul mare.
Numero di occupanti:
Solo le Grandi camere e le Suite possono accogliere più di 2 occupanti.
Tutti i bungalow hanno una capacità massima di 2 occupanti
Attrezzatura standard
Tutte le camere dell'hotel e i bungalow offrono le stesse attrezzature standard: climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto, canale satellitare 8 canali, cassaforte, accesso Internet gratuito, asciugacapelli.
Un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente nelle Camere o nei Bungalow.
Ristorante "LE ROYAL"
Le Royal» ha una capacità di 500 persone e offre una cucina mista, internazionale a base di prodotti locali.
Colazione tipo buffet (continentale e europea), buffet gastronomico con pane fresco, viennoiserie, frutta fresca, spremute, caffè.
Pranzo alla carta o a buffet, che propone specialità locali, insalate, pizza ed altro.
Cena sotto forma di buffet oppure con 2 menu a scelta (secondo stagione).
Antipasto, piatto principale e dessert proposti ogni sera.
Il Bar del Ristorante è aperto durante il pranzo e la cena.
Ristorante e Bar.
Una colazione buffet è servita ogni mattina al ristorante Le Royal, situato sul lungomare e propone una cucina creola e internazionale. L'hôtel dispone pure di diversi bar, potete degustarvi cocktail e altri spuntini.
Il Bar Kawan "bar della spiaggia"
Il bar della spiaggia, vicino alla piscina, offre un'atmosfera rilassata e propone bevande quali Rhum, punch, succhi di frutta fresca frullata. Propone anche una selezione di insalate, pizze e panini.
Wicfi accessibile nella zona del bar.
I Clienti che hanno scelto la formula «All Inclusive» potranno ottenere le bevande esclusivamente in questo bar durante tutta la giornata.
Attività e Svaghi.
Il Langley Resort Fort Royal vi propone le seguenti attrezzature:
Piscina con vasca per i bambini, 4 campi da tennis, 1 club nautico con le seguenti attrezzature: laser, hobie cat, windsurf, kayak, optimist, stand-up paddle, 1 centro di immersione (a pagamento), 1 campo di Beach volley, 1 campo di bocce, 1 sala di rilassamento con televisore e biblioteca, biliardo (a pagamento), calcetto (a pagamento), 2 spiagge sul sito dell'hôtel di cui una con sdraio, diverse spiagge a prossimità, in particolare la spiaggia della Grande Anse e quella della Perle e di Cuny, animazioni musicali in serata (Steel band ou Gwo Ka…) da 3 a 4 volte alla settimana, giardino botanico a prossimità, Junior club, Capanno di massaggio in riva al mare, escursioni (in partenza dall'hotel).
Langley Resort Fort Royal propone un'ampia gamma di escursioni con partenza dall'hôtel, sia a Grande-Terre che a Basse-Terre e sulle isole minori, in partenariato con i professionisti del turismo operanti sull'isola. Consultazione e prenotazione direttamente all'ufficio escursioni alla reception.
Bar della reception
Il Bar della reception è ideale per un caffè o una bibita fresca prima di partire in escursione.
Congressi & Seminari
Sala conferenze
La sala conferenze è situata proprio vicino al ristorante. È ideale per i congressi, le riunioni di gruppi o per sessioni di formazione.
La sala riunioni, di una superficie di 150m2, è stata creata per permettere ai partecipanti di concentrarsi sul lavoro in un'area calma e confortevole, che può accogliere un'ampia gamma di eventi corporativi e sociali.
La sala riunioni (climatizzata) dispone di: Internet gratuito Wifi, tabellone e pennarelli, videoproiettore, sistema HIF, 2 microfoni wireless, penne a sfera e risma di carta.
La sala può accogliere comodamente le seguenti capacità secondo la disposizione:
160 persone in stile "teatro", 96 persone in stile "classe", 24 persone in stile ad "U", 22 persone in stile "direzione".
Camera doppia con balcone
Le Camere doppie con balcone di una superficie di 30 m2 sono dotate di: un letto da 180, climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto canale satellitare 8 canali, cassaforte, internet gratuito, asciugacapelli, un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente. Sono previste per 2 persone.
Camera doppia vista del mare
Le Camere doppie con balcone di una superficie di 20 m2 sono dotate di: un letto da 180, climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto canale satellitare 8 canali, cassaforte, internet gratuito, asciugacapelli, un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente. Sono previste per 2 persone.
Camera doppia con vista del mare con balcone
Le Camere doppie con vista del mare con balcone di una superficie di 30m² m2 sono dotate di: un letto da 180, climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto canale satellitare 8 canali, cassaforte, internet gratuito, asciugacapelli, un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente. Sono previste per 2 persone.
Grande camera con vista del Mare
Le Grandi camere con vista del Mare di una superficie di 35 a 37 m2 sono dotate di:
Un letto da 180, climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto canale satellitare 8 canali, cassaforte, internet gratuito, asciugacapelli, un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente. Sono previste per 2 a 4 persone.
Grande camera doppia vista del mare con balcone
Le Grandi camere doppie con vista del mare con balcone di una superficie di 37 m2, sono dotate di:
Un letto da 180, climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto canale satellitare 8 canali, cassaforte, internet gratuito, asciugacapelli, un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente. Sono previste per 2 persone.
Mini-suite
Le Mini suite di una superficie di 45 m2, sono dotate di: piccolo soggiorno con balcone, 1 letto da 180, 2 letti da 90,climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto canale satellitare 8 canali, cassaforte, internet gratuito, asciugacapelli, un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente. Sono previste per 2 a 4 persone.
Suite
Le Suite di una superficie da 70 a 78 m2 sono dotate di: grande soggiorno, 1 letto da 180, 2 letti da 90,climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto canale satellitare 8 canali, cassaforte, internet gratuito, asciugacapelli, un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente. Sono previste per 2 a 6 persone.
Bungalow
I Bungalow di una superficie di 20 m2 sono situati sulla spiaggia o a fianco di collina con vista sul mare o sul giardino.
Sono dotati di: un letto da 180, climatizzazione regolabile, doccia e WC, telefono, scrivania, TV schermo piatto canale satellitare 8 canali, cassaforte, internet gratuito, asciugacapelli, un lettino può essere messo a disposizione gratuitamente. Sono previsti per 2 persone.
Il Créole Beach Hotel & Spa
Il Créole Beach Hotel & Spa è senza dubbio uno dei più piacevoli hôtel dell'Arcipelago delle isole della Guadalupa.
Situato nel cuore di un giardino tropicale, tra palme, ibischi, e buganvillea, sul bordo di una spiaggia di sabbia bianca, la sua architettura in legno e la sua rigogliosa vegetazione vi sedurranno.
Tra la Basse-Terre e la Grande-Terre, di fronte all'isolotto Gosier e a due passi da Pointe-à-Pitre, il Créole Beach Hôtel & Spa è un punto di partenza ideale per scoprire una varietà di paesaggi indimenticabili, trascorrere un soggiorno di relax, praticare gli sport più diversi, gustare la raffinata cucina creola.
Il Creole Beach Hotel & Spa è situato a Gosier in Guadalupa: à 12 km dall'aeroporto Internazionale POLE CARAIBES, 7 km da Pointe-à-Pitre, 1 km dal comune di Gosier.
L'arredo e l'attrezzatura delle camere del Créole Beach Hôtel & Spa, il più spazioso della Guadalupa, ne fanno un luogo di vacanza apprezzato per i soggiorni in famiglia.
Classic
Le camere Classic sono dotate di: climatizzazione individuale, 2 letti grandi da 140, televisione via cavo, frigorifero, WIFI (a pagamento), telefono internazionale diretto, cassaforte, bagno con prodotti di accoglienza, asciugacapelli, sveglia, teli da spiaggia (deposito richiesto), Balcone alla francese. Possibilità di camere comunicanti e per persone a mobilità ridotta.
La Route des Épices
La Route des Epices, in riva al mare e sul bordo della piscina, vi accoglie per una colazione americana dalle 6:30 alle 10:00.
Per la cena dalle 19:00 alle 22:00 una vasta scelta di 4 cucine del mondo, italiana, cinese, grill-rosticceria e creola preparate per deliziare le vostre papille gustative.Senza trascurare i buffet di crudità, di insalate e di dessert.
Piscina
L'hotel dispone di una piscina di acqua dolce di 500 m2, con 3 bacini, di cui 1 per bambini, sdraio, e ombrelloni per approfittare a pieno del sole e della spiaggia o della piscina, teli da spiaggia su richiesta (deposito richiesto).
Sala Fort Royal
La sala plenaria Fort Royal di 200 m2 è modulabile in 4 sale di sottocommissione ed è attrezzata con pannelli acustici, illuminazione, climatizzazione. Ha una capacità da 20 a 220 persone.
Alloggio
Le 211 camere del Créole Beach Hôtel & Spa sono distribuite in un giardino tropicale lungo la riva del mare con accesso diretto alla spiaggia. Ideale per una vacanza in famiglia nelle isole della Guadalupa.
Le camere del Créole Beach Hotel & Spa sono distribuite in diverse categorie: Classic, Confort, Supérieure, Corail con vista del mare, Junior Suite Classic.
Possibilità di camere comunicanti, su richiesta e secondo le disponibilità in tutte le categorie. Alcune camere sono accessibili alle persone a mobilità ridotta.
Confort
L'arredo e l'attrezzatura delle camere, le più spaziose dell'isola, ne fanno un luogo di residenza apprezzato e di qualità, particolarmente per l'accoglienza delle famiglie.
Le camere Confort sono dotate di: climatizzazione individuale, 2 letti grandi da 140, televisione via cavo, frigorifero, WIFI (a pagamento), telefono internazionale diretto, cassaforte, bagno con prodotti di accoglienza, asciugacapelli, sveglia, teli da spiaggia (deposito richiesto), Balcone alla francese. Possibilità di camere comunicanti e per persone a mobilità ridotta.
Lo Zawag
Lo Zawag, dall'architettura in legno, sul bordo della baia, vi farà scoprire numerosi piatti creoli, la cui specialità è l'aragosta del suo vivaio. Aperto tutti i giorni, per il pranzo dalle 12:30 alle 14:30 e la sera per la cena dalle 19:30 alle 22:00.
Le distrazioni
Le seguenti attività sono disponibili in seno all'hotel: beach-volley, sala di fitness, gioco delle bocce, tennis da tavola, aquagym e iniziazione all'immersione sottomarina possono essere praticate liberamente.
Sala Route du Rhum
La sala di riunione Route du Thum, di 210 m2, beneficia della luce del giorno (tende oscuranti). Ha una capacità da 30 a 200 persone.
Supérieure
Decorate con raffinatezza coniugando il legno, le mattonelle e l'impiego del cotonato bianco.
Le camere Supérieure sono dotate di: climatizzazione individuale, 1 letto king size, televisione via cavo, frigorifero, WIFI (a pagamento), telefono internazionale diretto, cassaforte, bagno con prodotti di accoglienza, asciugacapelli, sveglia, teli da spiaggia (deposito richiesto), Balcone alla francese. Possibilità di camere comunicanti.
Ristorazione
Qui troverete la cucina tradizionale e internazionale. Servizio in camera: solo durante le ore dei pasti.
La Case Beach Pizza
La Case Beach Pizza, snack della spiaggia aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:00, ideale per uno spuntino.
La Case Nautique
La "Case Nautique", situata sulla spiaggia, propone un'ampia scelta di sport nautici (a pagamento) la cui pratica è regolamentata: sci nautico, wakeboard, boa trainata, canoa, windsurf, immersione libera (maschera e tubo). di prendere lezioni, informazioni sul posto.
Una base Avventura acquascooter per scoprire le isole, la mangrovia … iniziazione o escursioni a giornata o a ½ giornata.
Escursione in acquascooter alla Guadalupa con Atmosphère: Noleggio barche.
E anche un centro rinomato d'immersione subacquea!
Qualsiasi livello, esami di diploma, iniziazione, uscite in mare ecc.
Immersioni subacquee con Bleu Outre Mer
Sala Cannelle
La sala le riunioni Cannelle di 71 m2, beneficia della luce del giorno con vista sul giardino e sul mare Ha una capacità da 20 a 50 persone.
La Rhumerie
Al bar La Rhumerie, potrete gustare gli acra fatti in casa e i cocktail preparati dal nostro barman.
Aperto tutti i giorni dalle 10:00 a mezzanotte (secondo la frequentazione)
Il Créole SPA
Offritevi un momento raro e indimenticabile in uno spazio interamente dedicato al benessere, alla bellezza e alla completezza.
Vi proponiamo una gamma di cure che coniugano i piaceri del corpo e dello spirito, laddove bellezza e benessere si coniugano in armonia.
Il Créole SPA è composto da: 2 cabine di cure e massaggi, 1 cabina di balneoterapia e 1 cabina di massaggio.
Per completare le cure sono a vostra disposizione, hammam, sauna e uno spazio di riposo. Senza trascurare un capanno di massaggio all'esterno in riva al mare.
Aperto tutti i giorni, salvo il lunedì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:30, la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00. Chiusura eccezionale , venerdì 12 ottobre 2012.
Sono disponibili Buoni Omaggio SPA: per la Festa della Mamma, anniversari; ecc.
A prossimità a piedi: campi da tennis (10 minuti)
A prossimità in macchina o escursione organizzata in gruppo;
In Grande-Terre: Golf International R. Trent Jones 18 buche (45 km in auto, noleggio auto presso la Conciergerie e prenotazione de Green fee)
In Basse-Terre: la canopea situata nel Parc Zoologique des Deux Mamelles, parc accrobranche; Le Tapeur, parc accrobranche; Mangofil, giardino zoologico, Jardin botanique, Aquarium de Guadeloupe, Alla scoperta dei cetacei.
L'arredo e l'attrezzatura delle camere, le più spaziose dell'isola, ne fanno un luogo di residenza apprezzato e di qualità, particolarmente per l'accoglienza delle famiglie.
Le camere Corail beneficiano della vista del mare e sono dotate di: climatizzazione individuale, 2 grandi letti da 140, televisione via cavo, frigorifero, WIFI (a pagamento), telefono internazionale diretto, cassaforte, bagno con prodotti di accoglienza, asciugacapelli, accappatoi, sveglia, teli da spiaggia (deposito richiesto), balcone alla francese.
Possibilità di camere comunicanti e per persone a mobilità ridotta.
Il Club Ti'Moun
Il Club Ti'Moun è aperto durante le vacanze scolastiche francesi dalle 9:00 alle 17:00, per la durata di tutte le zone. Un'équipe di animatori farà scoprire ai bambini le numerose attività di svaghi all'aria aperta.
Numerose attività sono offerte per i bambini dai 4 ai 12 anni sotto forma di workshop al mattino e al pomeriggioÈ possibile lasciare i bambini per il pranzo con un supplemento da pagarsi sul posto.
Alcune attività: disegno, iniziazione Hobie cat et scooter, caccia al tesoro…e giornate di scoperta (visita dell'Acquario, escursione equestre…con supplemento)
Junior Suite Classic
Decorate con raffinatezza coniugando il legno, le mattonelle e l'impiego del cotonato bianco.
Le Juniors Suites Classic sono dotate di: climatizzazione individuale, 1 letto king size, televisione via cavo, frigorifero, WIFI (a pagamento), telefono internazionale diretto, cassaforte, bagno con prodotti di accoglienza, accappatoi, asciugacapelli, sveglia, teli da spiaggia (deposito richiesto), balcone alla francese.
French to Italian: Voilier Modèle 335' General field: Other Detailed field: Ships, Sailing, Maritime
Source text - French >>> CARACTÉRISTIQUES TECHNIQUES Modèle 335>>>
Architecte : XXXXXXX YYYYY
Longueur hors tout : 10,28 m
Longueur de coque : 9,98 m
Longueur à la flottaison : 9,00 m
Largeur de coque : 3,49 m
Poids lège (env.) : 5 450 Kg
Tirant d’eau standard : 1,90 m
Tirant d’eau optionnel : 1,55 m
Poids du lest (env.) 1 550 Kg
Tirant d’air : 14,46 m
Capacité carburant : 160 L
Capacité eau douce : 220 L
Puissance moteur : 19 CV (13,2 kW)
>>> SURFACE DE VOILURE >>>
Surface de voilure au près : 54,10 m²
Grand-voile : 30,70 m²
Génois (130%) : 25,70 m²
>>> PLAN DE VOILURE >>>
I : 12,50 m
J : 3,47 m
P : 11,50 m
E : 4,50 m
LP (recouvrement : 128 %) 4,48 m
>>> CONSTRUCTION >>>
Coque stratifiée à la main en polyester/fibre de verre.
Gelcoat NPG avec premier tissu imprégné de résine NPG formant une barrière optimale contre l’osmose.
Fond de coque contre-moulé, varangues stratifiées à la coque. Hublots de coque dans le carré.
Pont en sandwich PVC, réalisé en Injection, permettant un gain de poids important et une excellente finition intérieure.
Tirant d’eau 1,90m, lest en fonte, boulons de quille repris sur contreplaques Inox.
Safran de forme semi-elliptique, garni de mousse à cellules fermées. Mèche pleine en Inox.
>>> PONT & ACCASTILLAGE >>>
Mains-courantes en Teck sur le rouf. Rail de fargue plein, en bois.
Baille à mouillage auto videuse avec piton d’étalingure et support de guindeau intégré, capot avec verrouillage.
Ferrure d’étrave avec davier simple à rouleau. Balcon avant ouvert.
Balcons arrières avec support bouée couronne et filières ouvrantes avec crochet.
Chandeliers avec 2 étages de filières.
6 taquets d’amarrage en aluminium.
Cadène de haubans sur extérieur de la coque et cadène de bas-haubans sur bord du rouf. 1 nable eau et 1 fuel.
Palan d’écoute de Grand-Voile sur Pod de cockpit. Halebas avec palan 4 brins et cascade.
Rails de génois avec chariot. 2 poulies simples de renvoi d’écoutes de génois sur hiloires.
1 organiseur 5 réas à plat pont pour renvoi des drisses, écoute et bosses de ris.
Passe fils en col de cygne inox pour électricité et électronique. Bloqueurs bâbord au niveau de la descente et bloqueur de bosse d’enrouleur sur l’arrière du passavant.
1 winch de drisse sur rouf.
2 winches d’écoutes de Génois sur les hiloires.
>>> COCKPIT >>>
Bancs de cockpit et siège barreur recouverts de teck. Fond de cockpit en polyester avec antidérapant.
1 grand coffre latéral à tribord muni de capot de fermeture avec porte-cadenas avec un accès à la soute à voiles.
Tête de mèche de safran sous le plancher du barreur pour installation de la barre franche de secours. Commande et tableau moteur sur le flanc du cockpit, à portée du barreur.
Porte arrière amovible en option. Emplacement pour bouteille de gaz dans le coffre étanche arrière bâbord.
Rangement du radeau de survie dans le coffre au fond du cockpit.
Douchette de cockpit sur flanc arrière-bâbord du cockpit. Échelle de bain repliable.
>>> GRÉEMENT ET VOILES >>>
Mât aluminium anodisé à 2 étages de barres de flèches poussantes, gréées en 9/10e, posé sur le pont. Feux de mouillage, feu de hune bicolore.
Taquets pour balancine de bôme. Bôme aluminium anodisé équipée de 2 prises de ris en continu. Enrouleur de génois.
Mise à la masse du gréement. Gréement dormant continu en câble monotoron inox et ridoirs bronze chromé comprenant : étai, inters et bas-haubans.
Gréement courant en textile pré-étiré comprenant : drisses de Grand-Voile et de Génois, balancine de bôme, écoutes de Grand-Voile et de Génois, 2 bosses de ris en continu, réglage de bordure, bosse d’enrouleur, palan de halebas.
Grand-voile équipée de 2 bandes de ris larges, avec lattes et sac. Génois sur enrouleur avec protection anti-UV.
>>> VENTILATION & ÉCLAIRAGE >>>
La ventilation est assurée par 2 panneaux de pont avec aérateurs intégrés, 2 hublots ouvrant sur rouf munis de rideaux, 2 aérateurs type «champignon»
2 hublots de coque et 4 hublots fixes de rouf octroient une lumière naturelle au carré.
Éclairage électrique fourni par de nombreux spots et liseuses.
>>> INTÉRIEUR >>>
Toutes les menuiseries sont réalisées en acajou Moabi de premier choix, avec fargues, moulures et entourages en bois massif.
Toutes les portes des cabines sont munies d’un système de blocage en position ouverte. Planchers stratifiés Moabi. Vaigrage laqué blanc.
>>> DESCENTE >>>
Capot coulissant et porte en Plexiglass avec butées et serrure. Marches larges. 2 mains courantes.
Capot d’accès moteur en bois sur charnières avec 2 vérins.
Rangement de la porte dans la soute à voiles sous couchette arrière bâbord.
>>> CABINE AVANT >>>
Grande couchette de 200 cm environ.
Matelas en mousse de 10 cm avec housse lavable.
Accès au coffre de rangement sous la couchette. Étagère sur flanc de coque. 2 penderies et meuble avec étagère. Accès aux capteurs des instruments de navigation.
>>> TOILETTE ARRIÈRE >>>
WC marin manuel. Meuble-lavabo avec vasque contre moulée.
Grand Miroir, eau chaude et froide avec mitigeur en laiton chromé et pomme de douche.
Douche avec évacuation directe par pompe électrique.
>>> CARRE >>>
Grandes banquettes. Dossiers et assises en mousse et housses lavables.
Table de carré avec 2 abattants.
Rangements sous les assises et derrière les dossiers.
Placards et étagères bibliothèque au-dessus de chaque banquette. Épontille de mât en Inox.
>>> CUISINE >>>
Cuisine en L à bâbord avec un grand plan de travail en Corian®.
Double évier en inox avec couvercles en Corian®.
Eau chaude et froide sous pression avec mitigeur en laiton chromé.
Gazinière 2 feux/four sur cardan.
Réfrigérateur 12V avec 3 bacs de rangement coulissants.
Ramasse-miettes sous le plancher.
>>> NAVIGATION >>>
Table à cartes en L grand format avec pupitre relevant et aménagement pour ordinateur portable.
Assise en bois sur charnières orientables à la gîte avec rangement.
Coussin en skaï blanc.
Tableau électrique 12V le long de la table à carte.
Colonne de rangement sous la table à cartes et vide-poche à côté de l’assise.
>>> CABINE ARRIÈRE >>>
Couchette double de 200 cm environ. Matelas en mousse de 80 mm avec housse lavable.
Penderie + poches de rangement.
Réservoir de gazole dans soute à voiles tribord. Réservoir d’eau sous couchette bâbord.
Coupe-batteries sur le flanc de la couchette.
>>> MOTEUR >>>
VOLVO 19 cv (13,8 kW).
Transmission Sail drive. Échangeur de température, clapet anti-siphon.
Tableau de bord moteur à portée du barreur avec horamètre et compte-tours.
Alternateur avec répartiteur de charge.
Réservoir d’environ 160L, jauge au tableau électrique. Filtre à gazole avec séparateur d’eau. Vanne de coupure d’urgence d’alimentation gazole.
Ventilation par deux entrées naturelles, et sortie forcée par extracteur électrique.
Hélice bipale fixe.
Accès au moteur par l’avant et les 2 côtés. Gatte moteur indépendante. Mousse d’insonorisation phonique soignée.
>>> PLOMBERIE >>>
Réservoir d’eau polyéthylène d’environ 200L (+ réservoir d’eau de 160L en option à l’avant) avec trappes d’inspection et jauges sur réservoirs.
Groupe d’eau sous-pression.
Chauffe-eau 20L.
Pompe de cale électrique avec crépine et commande au tableau électrique. Pompe de cale manuelle manœuvrée du cockpit.
Puisard intégré dans la quille, accès à la crépine par trappe sous plancher.
Évacuation des eaux de douches par pompe directement à la mer.
>>> ÉLECTRICITÉ >>>
Circuit 12 V.
Tableau avec disjoncteurs, voltmètre, prise 12 volts.
Batterie de 74 Ah pour le moteur.
Batterie de 74 Ah pour le service.
Coupe-batterie pour chaque circuit.
>>> DIVERS >>>
2 manivelles de winch avec boîte.
Sacoche propriétaire avec manuel d’utilisation
Translation - Italian >>> CARATTERISTICHE TECNICHE Modello 335>>>
Architetto: XXXXXXX YYYYY
Lunghezza fuoritutto 10,28 m
Lunghezza dello scafo 9,98 m
Lunghezza al galleggiamento 9,00 m
Larghezza dello scafo 3,49 m
Peso a vuoto (circa): 5 450 Kg
Pescaggio standard: 1,90 m
Pescaggio opzionale: 1,55 m
Peso della zavorra (circa) 1 550 Kg
Altezza massima: 14,46 m
Capacità carburante: 160 l
Capacità acqua dolce: 220 l
Potenza motore: 19 CV (13,2 kW)
>>> SUPERFICIE VELICA >>>
Superficie velica di bolina; 54,10 m
Randa: 30,70 m
Genoa (130%): 25,70 m
>>> SCHEMA VELICO >>>
I: 12,50 m
J: 3,47 m
P: 11,50 m
E: 4,50 m
LP (sovrapposizione: 128 %) 4,48 m
>>> COSTRUZIONE >>>
Scafo stratificato a mano in poliestere/fibra di vetro.
Gelcoat NPG con il primo tessuto impregnato di resina NPG che crea una barriera ottimale contro l'osmosi.
Fondo scafo controstampato, madieri stratificati sullo scafo. Oblò a scafo nel quadrato.
Ponte in sandwich PVC, realizzato per iniezione, che permette un importante risparmio di peso e un'eccellente finitura interna.
Pescaggio di 1,90 m, zavorra di ghisa, bulloni della chiglia ripresi su contro placche in acciaio Inox.
Pala del timone di forma semi-ellittica, guarnita di schiuma a cellule chiuse. Asse in acciaio Inox pieno.
>>> PONTE E ATTREZZATURE DI COPERTA >>>
Corrimano in Teak sulla tuga. Falchetta di giuntura tra scafo e ponte in legno massiccio.
Gavone dell'ancora auto svuotante con golfare di gomena e supporto del salpa-ancora integrato, cofano con chiusura.
Musone di prora con puleggia. Pulpito di prora aperto.
Pulpiti di poppa con supporto per salvagente anulare e battagliole apribili con gancio.
Candelieri con due piani di battagliole.
Sei bitte di ormeggio in alluminio.
Landa per sartie di poppa all'esterno dello scafo e landa per sartie basse sul bordo della tuga. 1 bocchettone acqua e 1 bocchettone carburante.
Binario di scotta della Randa sul fondo del pozzetto. Alabasso con paranco a quattro cavi e cascata.
Binari del genoa con carrello. 2 pulegge singole di rinvio delle scotte del genoa sulle mastre.
1 organizer 5 rulli a incasso per il rinvio delle drizze, scotte e borose.
Passafili a collo di cigno in acciaio Inox per impianto elettrico ed elettronico. Stopper a babordo all'altezza della discesa e stopper di borosa di avvolgimento a poppa del passavanti.
1 winch per le drizze sulla tuga.
2 winch per le scotte di genoa sulle mastre.
>>> POZZETTO >>>
Panca del pozzetto e sedile timoniere ricoperti in teak. Fondo del pozzetto in poliestere trattato antiscivolo.
1 grande gavone laterale a babordo dotato di cofano di chiusura con porta-lande con accesso alla stiva delle vele.
Testa dell'asse del timone sotto il pagliolato del timoniere per installazione della barra di emergenza manuale. Comandi e plancia motore sulla fiancata del pozzetto, alla portata del timoniere.
Portello amovibile in opzione a poppa. Spazio per bombola di gas nel gavone stagno babordo a poppa.
Spazio per la zattera di salvataggio nel gavone in fondo al pozzetto.
Doccia nel pozzetto sulla fiancata babordo a poppa. Scaletta da bagno pieghevole.
>>> MANOVRE E VELE >>>
Albero in alluminio anodizzato a 2 stadi di crocette acquartierate, attrezzato in 9/10, fissato sul ponte. Luci di ormeggio, luce di gabbia bicolore.
Gallocce per amantiglio del boma. Boma in alluminio anodizzato dotato di due prese di terzarolo in continuo. Avvolgi fiocco.
Messa alla massa delle manovre. Manovre dormienti continue in cavo a trefolo unico in acciaio Inox e tendisartie in bronzo cromato comprendente: straglio, inter e sartie basse.
Manovre correnti in tessuto prestirato comprendenti: drizze di randa e genoa, amantiglio del boma, scotte di randa e genoa, 2 borose continue, regolazione della base, barbetta di avvolgimento, paranco alabasso.
Randa dotata di due strisce di terzarolo larghe con stecche e sacco. Genoa su avvolgitore con protezione anti UV.
>>> VENTILAZIONE E ILLUMINAZIONE >>>
La ventilazione è assicurata da 2 boccaporti di coperta con aeratori integrati, 2 oblò apribili sulla tuga, muniti di tendine, 2 aeratori del tipo "a fungo".
2 oblò nel pozzetto e 4 oblò fissi nella tuga conferiscono una luminosità naturale al quadrato.
Illuminazione elettrica fornita da numerose plafoniere e lampade di lettura.
>>> INTERNI >>>
Tutte le finiture sono realizzate in mogano Moabi di prima scelta, con parapetti, modanature e cornici in legno massiccio.
Tutte le porte delle cabine sono munite di un sistema di fermo in posizione aperta. Tavolati tipo Moabi. Pareti interne in lacca bianca.
>>> DISCESA >>>
Cofano scorrevole e porta in plexiglas con arresti e serratura. Gradini larghi, 2 corrimano.
Cofano di accesso al motore in legno incernierato con due martinetti.
Spazio per la porta nella stiva delle vele sotto la cuccetta di poppa a babordo.
>>> CABINA DI PRUA >>>
Grande cuccetta da 200 cm circa.
Materasso in gommapiuma da 10 cm con rivestimento lavabile.
Accesso al gavone di stivaggio sotto la cuccetta. Scaffalatura sul fianco dello scafo. Due guardaroba e mobile con ripiani. Accesso ai sensori degli strumenti di navigazione.
>>> TOILETTE DI POPPA >>>
WC marino manuale. Mobile con lavandino controstampato.
Grande specchio, acqua calda e fredda con mitigatore in ottone cromato e bulbo per la doccia.
Doccia con evacuazione diretta mediante pompa elettrica.
>>> QUADRATO >>>
Grandi sedili. Schienali e sedili in gommapiuma con rivestimenti lavabili.
Tavolo del quadrato con due piani ribaltabili.
Scomparti sotto i sedili e dietro gli schienali.
Armadietti e scaffale libreria sopra i sedili. Puntello dell'albero in acciaio Inox.
>>> CUCINA >>>
Cucina a forma di L a babordo con grande piano di lavoro in Corian®.
Doppio acquaio Inox con coperchio in Corian®.
Acqua calda e fredda a pressione con mitigatore in ottone cromato.
Stufa a gas a due fuochi/forno su giunto cardanico.
Frigorifero 12 V con 3 vaschette scorrevoli.
Paletta per briciole sotto il pagliolato.
>>> NAVIGAZIONE >>>
Tavolo da carteggio di grandi dimensioni a forma di L con scrittoio regolabile e spazio per computer portatile.
Sedile incernierato in legno orientabile antisbandamento con scomparti.
Cuscino in skai bianco.
Quadro elettrico 12 V lungo il tavolo da carteggio.
Mobile portaoggetti sotto il tavolo da carteggio e svuota tasche al lato del sedile.
>>> CABINA DI POPPA >>>
Cuccetta doppia di 200 cm circa. Materasso in gommapiuma da 80 mm con rivestimento lavabile.
Guardaroba + scomparti
Serbatoio del gasolio nella stiva delle vele a tribordo. Serbatoio dell'acqua sotto la cuccetta a babordo.
Interruttore delle batterie sulla paratia della cuccetta.
>>> MOTORE >>>
VOLVO 19 cv (13,8 kW).
Trasmissione Sail drive. Scambiatore di calore, valvola anti-sifone.
Quadro dei comandi motore alla portata del timoniere con contaore e contagiri.
Alternatore con ripartitore di carico.
Serbatoio di circa 160 l con indicatore sul quadro elettrico. Filtro gasolio con separatore d'acqua.
Valvola di arresto di emergenza per l'alimentazione del gasolio.
Ventilazione da due entrate naturali e uscita forzata mediante estrattore elettrico.
Elica bipala fissa.
Accesso al motore dalla parte anteriore e dai 2 lati. Gocciolatoio indipendente sotto il motore. Accurata insonorizzazione con schiuma.
>>> IDRAULICA >>>
Serbatoio acqua in polietilene da 200 l circa (+ serbatoio acqua da 160 l in opzione a prua) con botole di ispezione e indicatori sui serbatoi.
Impianto a pressione per l'acqua.
Boiler da 20 l.
Pompa elettrica di sentina con filtro e comando sul quadro elettrico. Pompa di sentina manuale comandata dal pozzetto.
Pozzetto integrato nella chiglia, accesso al filtro tramite portello sotto il pagliolato.
Evacuazione dell'acqua delle docce mediante pompa direttamente in mare.
>>> ELETTRICITÀ >>>
Circuito 12 V.
Quadro con interruttori, voltmetro, presa elettrica 12 V.
Batteria da 74 Ah per il motore.
Batteria da 74 Ah per i servizi.
Interruttore batteria per ciascun circuito.
>>> VARIE >>>
Due manovelle per winch con custodia.
Borsa del proprietario con manuale d'uso.
French to Italian: Avec Donald, la scène américaine a changé pour toujours General field: Other Detailed field: Journalism
Source text - French La transformation des républicains en partie populiste. Les démocrates se sont déplacés vers le centre. Et cela arrivera à tous ceux qui iront à la Maison-Blanche.
Cette semaine, Donald Trump est couronné candidat du Parti républicain à la présidence de la République des États-Unis. Quel que soit le résultat final des élections, cet événement change à jamais le paysage politique américain. Depuis l'époque de Ronald Reagan, les républicains ont été le parti de la réduction d'impôts, du moindre État, du libre-échange et de la protection des valeurs religieuses. Cette plateforme électorale avait permis au parti de remporter 5 des 9 dernières élections présidentielles et de remporter une solide majorité à la Chambre et une (moins solide) au Sénat. Cette plateforme, cependant, avait également remis le parti entre les mains de quelques donateurs influents, plus intéressés par le premier point de la plateforme que par tous les autres. Avant les primaires officielles, les primaires réservées aux donneurs étaient devenues une règle. Le magnat Sheldon Adelson - par exemple - réunissait tous les prétendants républicains à Las Vegas, pour décider qui serait son favori et le financer royalement. Le résultat était une compétition pour protéger les intérêts des milliardaires.
Pour le meilleur comme pour le pire, Trump a révolutionné ce processus. Il a pu gagner sans le soutien des super-riches et il a été en mesure de recueillir les votes des mécontents au moins parmi les blancs. Un mécontentement qui a considérablement augmenté depuis l'époque de Reagan, car une grande partie de l'électorat n'a pas vu de réelle augmentation du revenu au cours des 40 dernières années. Paradoxalement, les plus touchés étaient précisément les partisans les plus fervents de Reagan : les travailleurs blancs.
En faisant ce réalignement, Trump a abandonné le soutien au libre-échange, au moindre État voire, aux valeurs religieuses, même si le choix du très religieux Mike Pence en tant que vice-président était une concession claire à cette tranche de l'électorat. Le Parti républicain de Donald Trump est beaucoup plus proche du UKIP britannique et du Front national de Marine Le Pen que des conservateurs ou des gaullistes.
Ce virage à droite ouvre de nouvelles opportunités, mais aussi de nouveaux défis pour le Parti démocrate. Pour obtenir le soutien explicite de Bernie Sanders, Hillary Clinton a fait des concessions à la plateforme électorale du sénateur du Vermont. Mais selon une enquête YouGov, 46% des partisans de Sanders auraient encore des doutes sur l'opportunité de voter et de voter pour Clinton en novembre (14% ont même déclaré qu'ils voteraient pour Trump). Cela suggère que Clinton se déplace vers le centre, où de nombreux républicains sont dégoûtés par Trump. Il n'est pas clair si cela lui convenait avant les élections, mais cela lui conviendra sûrement plus tard si elle gagne, car elle devra gouverner avec une Chambre qui restera très probablement républicaine (il y a plus d'incertitude sur le Sénat). D'un autre côté, c'est ce que son mari a fait dans les années 1990, avec beaucoup de succès.
Mais ce changement favoriserait encore plus une radicalisation du Parti républicain qui - avec ou sans Trump - tenterait de capturer les mécontents du Parti démocrate, devenant de plus en plus populiste. Le seul obstacle à cette stratégie est le problème racial. Le populisme de droite - non seulement en Europe, mais aussi en Amérique - a toujours été raciste et Trump ne fait pas exception à cela. Mais rappelez-vous que la plupart des supporters de Bernie Sanders étaient blancs. Et s'il n'y avait pas la violente controverse que Trump a suscitée sur les immigrants du Mexique, il ne serait pas difficile pour un parti populiste d'attirer le consensus des Hispaniques. En d'autres termes, il y aurait un risque sérieux que le Parti républicain devienne un parti péroniste.
De toute évidence, il y a ceux qui travaillent pour s'assurer que cela ne se produise pas. Reihan Salam et Ross Douhat, deux commentateurs républicains faisant autorité, viennent d'écrire un livre qui illustre ce que devrait être la nouvelle plateforme du Parti républicain, une alternative au parti de Trump. Ils rêvent d'un parti interracial, modéré et libéral. Nous aimerions penser que la nouvelle âme du Parti républicain post-Trump pourrait être eux.
Translation - Italian La trasformazione dei repubblicani in un partito populista. I democratici spostati al centro. E questo accadrà chiunque vada alla Casa Bianca
Questa settimana Donald Trump viene incoronato candidato del Partito repubblicano alla presidenza della Repubblica americana. Qualunque sia l’esito finale delle elezioni, questo evento cambia per sempre il panorama politico americano. Dai tempi di Ronald Reagan i repubblicani erano il partito della riduzione delle imposte, dello Stato minimo, del libero scambio, e della protezione dei valori religiosi. Questa piattaforma elettorale aveva permesso al partito di vincere 5 delle ultime 9 elezioni presidenziali e di conquistare una solida maggioranza alla Camera e una (meno solida) al Senato. Questa piattaforma, però, aveva anche consegnato il partito nelle mani di pochi influenti donatori, più interessati al primo punto della piattaforma che a tutti gli altri. Prima delle primarie ufficiali, erano diventate di pragmatica le primarie dei donatori. Il magnate Sheldon Adelson - per esempio - riuniva a Las Vegas tutti i contendenti repubblicani, per decidere chi sarebbe stato il suo favorito e finanziarlo profumatamente. Ne risultava una competizione a chi proteggeva meglio l’interesse dei miliardari.
Nel bene e nel male Trump ha rivoluzionato questo processo. È stato in grado di vincere senza l’appoggio dei ricchi magnati ed è stato in grado di raccogliere i voti dello scontento almeno tra i bianchi. Uno scontento che dai tempi di Reagan è aumentato a dismisura perché una grossa fetta dell’elettorato non ha visto alcun aumento del reddito reale negli ultimi 40 anni. Paradossalmente i più colpiti sono stati proprio i più ferventi sostenitori di Reagan: gli operai bianchi.
Nel fare questo riallineamento Trump ha abbandonato il sostegno al libero scambio, allo Stato minimo, perfino ai valori religiosi, anche se la scelta del religiosissimo Mike Pence come vicepresidente è stata una chiara concessione a questa fetta dell’elettorato. Il Partito repubblicano di Donald Trump è molto più vicino all’Ukip inglese e al Fronte nazionale di Marine Le Pen che ai conservatori o ai gollisti.
Questo spostamento a destra apre nuove opportunità ma anche nuove sfide per il Partito democratico. Per ottenere il sostegno esplicito di Bernie Sanders, Hillary Clinton ha fatto delle concessioni alla piattaforma elettorale del senatore del Vermont. Ma secondo un sondaggio di YouGov il 46% dei sostenitori di Sanders sarebbe ancora in dubbio se votare e se votare per la Clinton in novembre (il 14% ha addirittura detto che voterà Trump). Questo suggerisce alla Clinton di spostarsi verso il centro, dove ci sono molti repubblicani disgustati da Trump. Non è chiaro se questo le convenga prima delle elezioni, ma sicuramente le converrà dopo se vince, perché dovrà governare con una Camera che molto probabilmente rimarrà repubblicana (c’è più incertezza sul Senato). D’altra parte, è quello che fece suo marito negli anni Novanta, con grande successo.
Ma questo spostamento favorirebbe ancora di più una radicalizzazione del Partito repubblicano che - con o senza Trump - cercherebbe di catturare gli scontenti del Partito democratico, diventando sempre più populista. L’unico ostacolo a questa strategia è il problema razziale. Il populismo di destra - non solo in Europa, ma anche in America - è sempre stato razzista e in questo Trump non è un'eccezione. Ma ricordiamoci che la maggior parte dei sostenitori di Bernie Sanders erano bianchi. E se non fosse per la violenta polemica che Trump ha scatenato sugli immigrati dal Messico, non sarebbe difficile a un partito populista attirare il consenso degli ispanici. In altre parole, ci sarebbe un serio rischio che il Partito repubblicano diventi un partito peronista.
Ovviamente c’è chi si sta adoperando perché questo non succeda. Reihan Salam e Ross Douhat, due autorevoli opinionisti repubblicani, hanno appena scritto un libro che illustra quella che dovrebbe essere la nuova piattaforma per il Partito repubblicano, alternativa al partito di Trump. Sognano un partito interrazziale, moderato, liberale. Ci piacerebbe pensare che la nuova anima del Partito repubblicano post Trump possano essere loro.
Italian to French: Il 25 aprile e la Resistenza, spiegati in poche parole General field: Other Detailed field: Journalism
Source text - Italian Fu una vicenda durissima, come ogni guerra civile. Tutti i caduti vanno pianti e rispettati. Ma c’era una parte che aveva ragione, nel combattere i nazisti, e una che aveva torto. Punto
Di Aldo Cazzullo
L’Italia è stata liberata dagli angloamericani, con cui combattevano soldati di molte nazionalità, tra cui vanno ricordati almeno i polacchi del generale Anders, che presero Montecassino dando «l’anima a Dio, i corpi alla terra d’Italia, i cuori alla Polonia». Il punto è che molti ripetono questa ovvietà — l’Italia fu liberata dagli angloamericani non dai partigiani — come se fosse la coraggiosa demolizione di un mito.
In poche righe, la Resistenza andò così. Dopo l’8 settembre i tedeschi fecero prigioniero quasi tutto l’esercito italiano. Quelli che non vollero arrendersi o combatterono, andando spesso incontro a una fine atroce come nel mattatoio di Cefalonia, o si unirono ai partigiani greci e jugoslavi, oppure — nel territorio nazionale — salirono in montagna. Le prime bande partigiane furono formate da ufficiali degli alpini, spesso reduci dalla Russia. Ignazio Vian, l’eroe di Boves, era un sottotenente iscritto alla Fuci, Federazione universitari cattolici, come Moro e Andreotti.
L’idea che la Resistenza sia solo una cosa da comunisti è un falso storico clamoroso, alimentato ieri dai marxisti, oggi paradossalmente da fascisti e anti-antifascisti. A gonfiare le bande provvidero i bandi Graziani, che obbligavano i giovani ad arruolarsi con la Repubblica Sociale, quindi con i tedeschi. Molti obbedirono per convinzione, molti per paura (e qualcuno di loro disertò), molti si nascosero, molti si unirono ai partigiani.
Come in ogni guerra civile, furono commesse atrocità da ambo le parti: fino al 25 aprile erano i fascisti ad avere il coltello dalla parte del manico, dopo lo ebbero gli antifascisti, non necessariamente comunisti. L’epurazione a Torino, che non fu una passeggiata, venne comandata da due borghesi — Giorgio Agosti, magistrato, e Dante Livio Bianco, avvocato — del partito d’Azione, lo stesso di Ferruccio Parri, ex redattore del Corriere della Sera e comandante partigiano decorato dagli americani, che il 21 giugno divenne presidente del Consiglio.
Fu una vicenda durissima, come ogni guerra civile.
Tutti i caduti vanno pianti e rispettati.
Ma c’era una parte che aveva ragione, nel combattere i nazisti, e una che aveva torto. Punto.
Translation - French Ce fut un événement très dur, comme toute guerre civile. Tous les morts doivent être pleurés et respectés . Mais, dans la lutte contre les nazis, il y avait une partie qui avait raison, et une autre qui avait tort. Point.
Par Aldo Cazzullo
L'Italie a été libérée par les Anglo-Américains, aidés par des soldats de nombreuses nationalités, parmi lesquels il faut mentionner au moins les Polonais du général Anders, qui ont pris Montecassino en donnant "leur âme à Dieu, leurs corps à la terre d'Italie, leurs cœurs à la Pologne." Le fait est que beaucoup de gens répètent cette évidence - l'Italie a été libérée par les Anglo-Américains et non par les partisans - comme s'il s'agissait de la démolition courageuse d'un mythe.
En quelques mots, la Résistance s'est passée comme ceci. Après le 8 septembre, les Allemands ont fait prisonnière presque toute l'armée italienne. Ceux qui n'ont pas voulu se rendre se sont battus, trouvant souvent à une fin atroce comme dans l'abattoir de Céphalonie, ou ils ont rejoint les partisans grecs et yougoslaves ou - sur le territoire national - se sont embusqués dans les montagnes. Les premières bandes de partisans ont été formées par des officiers alpins, souvent des vétérans de Russie. Ignazio Vian, le héros de Boves, était un sous-lieutenant inscrit à la FUCI, Fédération Universitaires Catholiques, comme Moro et Andreotti.
L'idée que la Résistance n'est qu'une chose pour les communistes est un faux historique retentissant, alimenté hier par les marxistes, aujourd'hui paradoxalement par les fascistes et les antifascistes. Les ordonnances Graziani, qui forçaient les jeunes à s'enrôler dans la République sociale, donc avec les Allemands, ont permis de gonfler les rangs. Beaucoup obéirent par conviction, d'autres par peur (et certains désertèrent), beaucoup se cachèrent et d'autres rejoignirent les partisans.
Comme dans toute guerre civile, des atrocités ont été commises de part et d'autre: jusqu'au 25 avril, c'étaient les fascistes qui avaient l'avantage, après c'était les antifascistes, pas forcément communistes. L'épuration à Turin, qui ne fut pas chose facile, fut ordonnée par deux citoyens - Giorgio Agosti, magistrat, et Dante Livio Bianco, avocat - du Parti d'Action, comme Ferruccio Parri, ancien rédacteur en chef du Corriere della Sera et commandant partisan, décoré par les Américains qui le 21 juin, fut nommé Premier ministre.
Ce fut un événement très dur, comme toute guerre civile.
Tous les morts doivent être pleurés et respectés . Mais, dans la lutte contre les nazis, il y avait une partie qui avait raison, et une autre qui avait tort. Point.
French to Italian: Daphne Caruana Galicia, un mur de silence cache la vérité General field: Other Detailed field: Journalism
Source text - French Trois tueurs présumés en prison. Un possible commanditaire. Mais deux ans après le meurtre de la journaliste, le gouvernement de Malte couvre encore les complicités politiques
par LEO SISTI
Un homme d'affaires soupçonné d'être l'instigateur de l'assassinat de la journaliste Daphne Caruana Galizia, déchiquetée par une bombe dans sa Peugeot 108 il y a deux ans près de son domicile, à Bidnija, Malte. Une enquête publique indépendante sur l'implication d'hommes politiques excellents dans le pire fait de sang qui a secoué l'île au centre de la Méditerranée, un paradis fiscal sur le sol européen. Un des trois hommes, tous accusés d'être les exécutants du crime, actuellement en prison, prêts à collaborer. Le scénario est en train de changer, à la veille du 16 octobre, deuxième anniversaire d'un meurtre commis pour arrêter ceux qui dénonçaient la corruption et les trames incestueuses entre la politique et les affaires.
C'est l'opinion publique en Europe, mais pas seulement, qui fera entendre sa voix pendant au moins une semaine, de La Valette à Londres, de Bruxelles à Berlin, parmi les marches de protestation, les veillées, les expositions de photos et les présentations de livres. En présence, parmi les Italiens, de Don Luigi Ciotti et du maire de Palerme Leoluca Orlando. En particulier, pour honorer la mémoire d'une grande professionnelle assassinée pour qu'elle se taise, vont se rencontrer dans la capitale belge les représentants de Transparency International, du Comité pour la protection des journalistes, de la Fédération européenne des journalistes, de la Fédération internationale des journalistes, de l'Observatoire pour la protection des droits de l'homme et de Reporters sans frontières.
Le dimanche 6 octobre, c'est une journée spéciale, la journée d'un scoop qui ouvrira la voie à de nouvelles révélations. Il "Times of Malta", le plus ancien journal du pays, lance l'information concernant le premier des trois instigateurs, dans le collimateur des enquêteurs: un riche entrepreneur qui, de connivence avec deux autres, tous liés au sous-bois du jeu et de la contrebande, la marque de fabrique du crime organisé, agissent de concert à deux pas de la Sicile. Pas d'accusations officielles, pas d'interrogatoires, seulement des indices, qui renvoient cependant à l'activité de Daphné, décédée à 53 ans, habituée à "creuser" pendant des décennies.
Le soir même, Corinne Vella, la sœur de Daphné, regarde la télévision, curieuse de savoir si l'article du "Times of Malta" va être repris de quelque façon, car il y a beaucoup de nouveaux détails : le piège devait se déclencher au début de 2017, puis le projet avait été arrêté jusqu'à la décision finale prise en août. Mais rien à la télé. Silence absolu. Alors, elle se défoule sur Facebook : «Voici ce que la télévision d'État a montré hier soir : le chien de Michelle Muscat ; Michelle Muscat qui se fait des selfies à La Valette ; Michelle Muscat qui fait un tour à moto. Mais voici les informations qui manquaient à la télévision : «Identifié, mais pas arrêté, un personnage-clé du complot pour tuer ma sœur». Michelle Muscat est l'épouse de Joseph Muscat, Premier ministre travailliste depuis 2013, elle aussi, comme certains ministres du gouvernement de son mari, touchée par la plume de Daphne.
Michelle aurait été la bénéficiaire finale d'une société offshore, Egrant, gardée dans l'immense archive secrète des Panama Papers, créée par le cabinet d'avocats Mossack Fonseca. Les documents qui le prouvent, affirmait Caruana Galizia, sont cachés à la Pilatus Bank, une institution créée à Malte en 2013. Furieux, le Premier ministre ordonne à un magistrat d'aller au fond des choses, jurant de démissionner si un lien était trouvé entre lui, Michelle et Egrant.
Plusieurs saisies de documents ont suivi dans divers États, les Maltais avaient également réussi à obtenir de l'Allemagne une copie des Panama Papers. Finalement il ne s'est rien passé : il a été question de fausses signatures et l'affaire a été classée faute de preuves, avec un jugement sévère sur le manque de crédibilité de Daphne Caruana Galizia et de sa source, une employée russe de la Pilatus, qui s'est enfuie en Grèce après le scandale. Neuf mois plus tard, ce magistrat, qui devait enquêter sur son Premier ministre, a été promu par ce dernier à un nouveau poste.
Que la Pilatus était un trou noir, Il a été confirmé par une initiative de la Commission européenne en date du 23 octobre 2017, sept jours après l'attentat à la voiture piégée de Bidnija. Depuis Bruxelles, Paris est invité à enquêter sur certaines violations du droit européen au siège de l'ABE (Autorité bancaire européenne).
Pourquoi l'organisme de contrôle des services financiers maltais, le Financial intelligence analysis unit (Fiau), n'a-t-il pas surveillé les failles de la Pilatus Bank, soumise aux règles de lutte contre le blanchiment d'argent et le terrorisme ? Il a été très critiqué pour ses manquements.
Pour faire la lumière sur tous ces faits graves le Conseil d'Europe, une organisation internationale composée de 47 États membres, basée à Strasbourg qui agit en faveur de la démocratie et le respect des droits de l'homme, s'est mis en branle à partir de 2017. Après un long travail, mené principalement par le Néerlandais Pieter Omtzigt, chef de la commission des affaires juridiques et des droits de l'homme, il en est résulté un rapport choquant, rendu public le 26 juin. Un lourd "j'accuse" contre Malte, pour les retards à "traduire en justice les tueurs ou à identifier qui a ordonné la mort (de Daphne Caruana Galizia)", pour l'inefficacité des "poids et contrepoids qui n'ont pas empêché l'éclosion de gros scandales ... mettant en danger l'état de droit. " C'est une très longue anthologie. "Passeports en or" et "visas en or", accordés à des citoyens russes, chinois ou du Moyen-Orient pour leur donner accès à l'Union européenne et à Schengen, un mécanisme capable de générer 200 millions d'euros par an.
Mais c'est «l'affaire Electrogas» l'exemple le plus important de la promiscuité de la politique et des affaires. Comme indiqué dans le rapport d'Omtzigt, "un mois après avoir remporté les élections de 2013, le nouveau gouvernement travailliste recherche sur le marché une entreprise privée pour fournir le gaz naturel et l'électricité à la Enemata contrôlée par l'État". La construction d'une centrale au gaz est également envisagée. Le choix tombe sur Electrogas Malta, un consortium qui comprend également Socar, la société énergétique publique d'Azerbaïdjan. En arrière-plan, un financement à Electrogas avec des garanties du gouvernement maltais pour 450 millions d'euros. Mais il s'avère que le coût de l'énergie produite par l'usine est largement hors du marché, d'au moins 80%. Une fraude après l'autre.
Superviseur de l'opération, le ministre de l'Énergie de l'époque, Konrad Mizzi, qui est actuellement au tourisme. Ensuite on découvre le rôle de deux sociétés offshore pêchées dans le bassin des Panama Papers, ce qui avait retenu l'attention de Daphne Caruana Galizia. Deux sociétés derrière lesquelles se dessinent les mêmes Mizzi et Keith Schembri, chef de cabinet du précédent. Bref, ils auraient reçu «150 mille euros par mois, pour un total de 2 millions de dollars, également d'une société de Dubaï, la «17 Black», détenue par le financier Yorgen Fenech, directeur d'Electrogas et propriétaire d'une des sociétés du consortium ». Tout le monde nie, aucune contestation criminelle n'est dressée. Mais c'est le rapport du Conseil de l'Europe qui frappe fort : Schembri et Mizzi sont compromis dans de nombreux épisodes d'abus de pouvoir, corruption et blanchiment d'argent. Ils ont refusé d'assumer la responsabilité politique (de leurs actes, NDLR) en démissionnant. Ils continuent de bénéficier de la protection du Premier ministre Muscat." Et ils jouissent donc de l'impunité.
Un tableau terrifiant. Une série de problèmes, également induits par les retards dans la célébration du procès contre les trois auteurs présumés du meurtre, qui n'ont été renvoyés en jugement qu'en août dernier. "C'est pour cette raison", explique Pieter Omtzigt à l'Espresso, "que nous avons demandé à Malte d'ouvrir une enquête publique indépendante dans les trois mois". Et ce n'est qu'à la date limite, le 20 septembre, que Joseph Muscat en a nommé le conseil d'administration, composé de trois membres : le président Michael Mallia, ancien juge, et deux commissaires, Ian Refalo, ancien recteur de la faculté de droit, et Anthony Abela Medici , expert judiciaire.
La polémique a immédiatement éclaté. Pieter Omtzigt a avancé des réserves: "Cela ne répond pas à nos attentes." Mais aussi celles de la famille Caruana Galizia. Matthew, l'un des trois enfants, journaliste, qui avait également pris part à l'affaire des Panama Papers, en est convaincu. Il dit à l'Espresso : "Refalo a un conflit d'intérêts et Abela Medici est chimiste, il est "unfit", mal adapté, il n'a pas les références qui le qualifient pour ce type de travail".
Refalo a représenté la Fiau en tant qu'avocat. De plus, il était également l'avocat d'un manager attaqué par Daphné dans ses articles. Abela Medici a des relations avec le gouvernement. Par conséquent, pas d'accord ! Matthew sait que sans sa «bénédiction» et celle des autres membres de sa famille, il est difficile que le conseil puisse fonctionner. Il estime que d'autres sujets peuvent être trouvés parmi des magistrats âgés ou à la retraite, peut-être même provenant de tribunaux européens. Cela ne craint aucun chevauchement avec le procès proprement dit qui, soit dit en passant, on ne sait même pas quand il va commencer. Pour lui, l'objectif d'une enquête publique indépendante, qui durera neuf mois, n'est pas de savoir qui a organisé l'assassinat de sa mère, mais d'établir si l'État n'a pas réussi, intentionnellement ou par négligence, à l'empêcher.
Translation - Italian Tre presunti killer in carcere. Un possibile mandante. Ma, due anni dopo l’omicidio della giornalista, il governo di Malta copre ancora le complicità politiche
di LEO SISTI
Un businessman sospettato di essere il mandante dell’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia, straziata da una bomba nella sua Peugeot 108 due anni fa vicino casa, a Bidnija, Malta. Un’inchiesta pubblica indipendente sul coinvolgimento di politici eccellenti nel più grave fatto di sangue che ha scosso l’isola al centro del Mediterraneo, paradiso fiscale in terra europea. Uno dei tre uomini, tutti accusati di essere gli esecutori materiali del delitto, ora in carcere, pronto a collaborare. Alla vigilia del 16 ottobre, secondo anniversario di un omicidio commesso per fermare chi denunciava la corruzione e gli intrecci incestuosi tra politica e affari, lo scenario sta cambiando.
Merito di un’opinione pubblica in Europa, ma non soltanto, che farà sentire la sua voce per almeno una settimana, dalla Valletta a Londra, da Bruxelles a Berlino, tra marce di protesta, veglie, mostre di fotografia e presentazione di libri. Alla presenza, tra gli italiani, di don Luigi Ciotti e del sindaco di Palermo Leoluca Orlando. In particolare, nella capitale belga, a onorare la memoria di una grande professionista ammazzata per tapparle la bocca, si incontreranno rappresentanti di Transparency International, il Comitato per la protezione dei giornalisti, la Federazione europea dei giornalisti, la Federazione internazionale dei giornalisti, l’Osservatorio per la protezione dei diritti umani e Reporter senza frontiere.
Domenica 6 ottobre è un giorno speciale, il giorno di uno scoop che apre la strada a nuove rivelazioni. “Times of Malta”, il giornale più antico del paese, lancia la notizia sul primo, di tre mandanti, nel mirino degli investigatori: un imprenditore facoltoso, insieme ad altri due, legati al sottobosco del gioco e del contrabbando, il marchio di fabbrica della criminalità organizzata che là agisce a due passi dalla Sicilia. Nessuna accusa ufficiale, nessun interrogatorio, solo indizi, che comunque rimandano all’attività di Daphne, morta a 53 anni, abituata a “scavare” da decenni.
Quella sera stessa Corinne Vella, sorella di Daphne, guarda la tv, curiosa di sapere se il servizio di “Times of Malta” verrà ripreso in qualche modo, perché ricco di altri dettagli: la trappola doveva scattare ai primi del 2017, poi il progetto era stato fermato, fino alla decisione finale presa in agosto. Ma in tv niente. Silenzio assoluto. Così lei si sfoga su Facebook: «Ecco che cosa ha fatto vedere ieri notte la televisione di Stato: il cane di Michelle Muscat; Michelle Muscat che si fa dei selfie alla Valletta; Michelle Muscat che fa un giro in motocicletta. Ecco invece l’informazione che mancava in tv: “Identificata, ma non arrestata, una persona chiave nella cospirazione per far fuori mia sorella”». Michelle Muscat è la moglie di Joseph Muscat, premier laburista dal 2013, anche lei, come alcuni ministri del governo del marito, toccata dalla penna di Dafne.
Michelle sarebbe stata la beneficiaria finale di una società offshore, Egrant, custodita nell’immenso archivio segreto dei Panama Papers, creato dallo studio legale Mossack Fonseca. I documenti che lo provano, sosteneva Caruana Galizia, sono nascosti nella Pilatus Bank, un istituto sorto proprio nel 2013 a Malta. Furibondo, il primo ministro incarica un magistrato di andare a fondo, giurando di dimettersi se si fosse trovato un collegamento tra lui stesso, Michelle e la Egrant.
Sono seguiti vari sequestri di carte in molti Stati, i maltesi erano anche riusciti a farsi dare dalla Germania una copia dei Panama Papers. Alla fine, non è successo niente: si è parlato di firme false e il caso è stato chiuso per mancanza di prove, con un giudizio severo sulla scarsa credibilità di Daphne Caruana Galizia e della sua fonte, un’impiegata russa della Pilatus, fuggita in Grecia dopo lo scandalo. Nove mesi dopo, questo magistrato, che doveva indagare sul suo presidente del consiglio, è stato promosso da quest’ultimo in una nuova posizione.
Che la Pilatus fosse un buco nero, lo conferma un’iniziativa della Commissione europea datata 23 ottobre 2017, sette giorni dopo l’autobomba di Bidnija. Da Bruxelles si chiede a Parigi, presso la sede della Eba (European banking authority) di indagare su alcune violazioni della legge europea.
Come mai l’organo di controllo maltese sui servizi finanziari, la Financial intelligence analysis unit (Fiau), non ha vigilato sulle falle della Pilatus Bank, soggetta alle norme antiriciclaggio e anti-terrorismo? Prendendosi una bacchettata per le sue mancanze.
Per far luce su tutti questi gravi fatti, dal 2017, si è mosso il Consiglio d’Europa, una organizzazione internazionale che, composta da 47 Stati membri, con sede a Strasburgo, promuove la democrazia e il rispetto dei diritti umani. Dopo un lungo lavoro, condotto soprattutto dall’olandese Pieter Omtzigt, responsabile del comitato affari legali e diritti umani, ne è scaturito un rapporto scioccante, reso pubblico il 26 giugno. Un pesante “j’accuse” contro Malta, per i ritardi nel «portare a processo i killer o a individuare chi ha ordinato la morte (di Daphne Caruana Galizia)», per l’inefficienza di «pesi e contrappesi che non hanno impedito lo scoppio di grossi scandali… mettendo in pericolo lo stato di diritto». È un’antologia lunghissima. “Passaporti d’oro” e “visti d’oro”, ceduti a cittadini russi, cinesi o del Medio Oriente per dare loro l’accesso all’Unione europea e a Schengen, un meccanismo in grado di generare 200 milioni di euro all’anno.
Ma è “l’affare Electrogas” l’esempio più importante della commistione tra politica e business. Come si legge nella relazione di Omtzigt, «un mese dopo aver vinto le elezioni del 2013, il nuovo governo laburista cerca sul mercato una società privata per la fornitura di gas naturale ed elettricità alla Enemata, controllata dallo Stato». Prevista anche la costruzione di una centrale elettrica alimentata a gas. Viene selezionata la Electrogas Malta, un consorzio del quale fa parte anche la Socar, società energetica statale dell’Azerbaijan. Sullo sfondo, un finanziamento alla stessa Electrogas con garanzie del governo maltese per 450 milioni di euro. Ma si scopre che il costo dell’energia prodotta dalla centrale è largamente fuori mercato, di almeno l’80 per cento. Un pasticcio dietro l’altro.
Supervisore dell’operazione, l’allora ministro dell’energia Konrad Mizzi, attualmente al Turismo. Poi si chiarisce il ruolo di due società offshore pescate dal bacino dei Panama Papers, su cui aveva fissato la sua attenzione Daphne Caruana Galizia. Due società dietro le quali si stagliano lo stesso Mizzi e Keith Schembri, capo dello staff del premier. E che avrebbero ricevuto «150 mila euro al mese, per un totale di 2 milioni di dollari, anche da una società di Dubai, la “17 Black”, posseduta dal finanziere Yorgen Fenech, director di Electrogas e titolare di una delle società del consorzio». Tutti negano, nessuna contestazione criminale viene elevata. Ci pensa il rapporto del Consiglio d’Europa a colpire duro: «Schembri e Mizzi sono compromessi in numerosi episodi di abuso d’ufficio, corruzione e riciclaggio di denaro. Si sono rifiutati di assumersi la responsabilità politica (dei loro atti, ndr) rassegnando le dimissioni. Essi continuano a godere della protezione del primo ministro Muscat». E quindi godono di impunità.
Un quadro raggelante. Una serie di preoccupazioni, indotte anche dai ritardi nella celebrazione del processo contro i tre, presunti, esecutori del killing, formalmente rinviati a giudizio soltanto lo scorso agosto. «Per questo», spiega all’Espresso Pieter Omtzigt, «abbiamo sollecitato Malta a istituire un’inchiesta pubblica indipendente, entro tre mesi». E proprio allo scadere del termine, il 20 settembre, Joseph Muscat ne ha nominato il board, formato da tre membri: il presidente Michael Mallia, ex giudice, e due commissari, Ian Refalo, già rettore della facoltà di Legge, e Anthony Abela Medici, perito giudiziario.
Subito irrompono le polemiche. Riserve vengono avanzate da Pieter Omtzigt: «Non soddisfa le nostre aspettative». Ma anche dalla famiglia Caruana Galizia. Ne è convinto Matthew, uno dei tre figli, giornalista, che aveva anche preso parte alla serie Panama Papers. Dice all’Espresso: «Refalo ha un conflitto di interessi e Abela Medici è un chimico, è “unfit”, inadatto, non ha le credenziali che lo qualificano per questo tipo di lavoro».
Refalo ha rappresentato come avvocato la Fiau. Inoltre, è stato anche il legale di un manager attaccato da Daphne nei suoi articoli. Abela Medici ha rapporti con il governo. Pertanto, pollice verso. Matthew sa che senza la sua “benedizione”, e quella degli altri suoi parenti, è difficile che il board possa funzionare. Ritiene che altri elementi possono essere rintracciati tra magistrati anziani o in pensione, magari provenienti da corti europee. Non teme sovrapposizioni con il processo vero e proprio che, tra l’altro, non si sa nemmeno quando comincerà. Per lui l’obiettivo di un’indagine pubblica indipendente, che durerà nove mesi, non è scovare chi ha organizzato l’assassinio della madre, ma accertare se lo Stato non è riuscito, intenzionalmente, o con negligenza, a prevenirlo.
French to Italian: Trump-Obama: une rivalité de trois mille tweets (et une moquerie) General field: Other Detailed field: Journalism
Source text - French La confrontation des derniers jours s'est greffée sur une rancune ancienne. Lorsque The Donald soutenait que Barack était né en Afrique. Et il a été récompensé par une énorme humiliation publique
par Michele Farina
Donald Trump a tweeté près de trois mille fois sur Barack Obama au cours des dix dernières années. Et maintenant, il veut une enquête sur son prédécesseur. Barack Obama a ouvertement donné de l'incompétent au The Donald: encore hier quand il l'a dépeint comme quelqu'un qui "ne fait même pas semblant d'être aux commandes". Derrière la rancune entre les deux leader, il y a un monde de choses qui les séparent. Voici un bref (et non exhaustif) compte rendu de leurs affrontements (à commencer par le plus récent). À coups de fleuret ou de massue.
"Ils ne font même pas semblant"
«La pandémie a montré, plus que toute autre chose, que certains de ceux qui sont aux commandes ne savent pas ce qu'ils font. Et beaucoup ne font même pas semblant d'être aux commandes. " Ce sont les mots prononcés hier par Barack Obama, lors d'un discours en l'honneur des lycéens et des étudiants qui, à cause du coronavirus, ne peuvent pas célébrer les promotions et les remises de diplômes comme le veut la tradition. Même sans citer Trump, l'objectif était clair.
Obamagate
La semaine dernière, Obama a déclaré (dans un commentaire officieux en marge d'une conférence sur le Web) que la gestion de la pandémie par la Maison-Blanche était "un désastre totalement chaotique". À quoi Donald Trump a répondu, via Twitter, accusant son prédécesseur "du crime politique le plus grave de l'histoire américaine". Quel crime, lui ont demandé les journalistes dimanche dernier. "Vous le savez", a répondu le président.
L'équipe Trump accuse Obama de vouloir saper sa présidence. Depuis quelques jours, The Donald soutient une nouvelle théorie du complot sur le "Deep State" qu'il a appelé Obamagate : il a dit qu'il voudrait faire témoigner son prédécesseur devant le Sénat, l'accusant, de connivence avec les "Pouvoirs Forts", pour avoir jeté les bases du Russiagate pour lequel lui-même a été mis en accusation (et acquitté par le Sénat).
Atteindre Biden
De nombreux analystes affirment que l'idée de Trump est d'attaquer Obama pour discréditer Joe Biden, son adversaire aux élections de novembre. Biden a été le second d'Obama pendant les huit ans à la Maison-Blanche, et il peine à faire entendre sa voix dans l'espace politique au temps du coronavirus, où les échanges sur le Net ont remplacé les poignées de main.
Alors que l'Amérique approche les cent mille morts de coronavirus, les démocrates disent que "ramener tout à la politique" semble être un bon moyen de détourner l'attention sur les responsabilités et les retards dans la gestion de la pandémie.
«Ils sont tous corrompus», «Allons voter»
Interviewé jeudi par la Fox, Trump a déclaré à propos d'Obama et Biden : "Ils sont corrompus, ils sont tous corrompus, et nous les avons démasqués." Des preuves ? En se référant expressément aux enquêtes des agences de renseignement sur son compte, Trump a déclaré que "Obama les avait probablement dirigées. Et même s'il ne l'avait pas fait, il était au courant de tout." L'accusé a répondu sur Twitter quelques heures plus tard, avec un mot adressé au peuple américain : «Allons voter». Allons voter en novembre.
Aucun président, à part Richard Nixon à l'ère du Watergate, n'a jamais critiqué un prédécesseur comme le fait Trump, a déclaré l'historien Matthew Dallek de l'Université George Washington au New York Times, «en inventant des théories du complot qui n'ont aucun rapport avec les faits».
L'étincelle ?
L'Obamagate invoqué par Trump a des racines remontant au mois de mars 2017, lorsque Jeff Sessions, alors ministre de la Justice, s'est refusé à enquêter sur l'ingérence russe dans les élections américaines, ouvrant ainsi la voie au chien de garde Robert Mueller. Ce jour-là, selon la reconstruction du New York Times, Trump était chez lui à Mar-a-Lago, en Floride, quand un collaborateur lui a montré une histoire dans laquelle le journaliste conservateur Mark Levin accusait Obama de tactiques «d'État de Police». Trump a vite mitraillé sur Twitter : "Obama a fait espionner mes conversations", accusation reconnue ensuite sans aucun fondement par le Ministère de la Justice.
Le certificat de naissance.
L'animosité entre les deux personnages est bien connue. Pendant la présidence d'Obama, The Donald avait adopté la fausse théorie selon laquelle Obama était né en Afrique (et donc en vertu de la loi, il n'avait pas le droit d'être élu président). En 2011, son rival s'est moqué de lui lors du dîner annuel avec les journalistes à la Maison-Blanche, où l'ambiance bon enfant n'a pas aidé à digérer la bouchée empoisonnée du tycoon alors en lice pour la nomination.
La moquerie
"Après avoir rendu public mon certificat de naissance - a déclaré Obama - Trump peut reprendre son travail sur des questions très importantes, telles que: avons-nous falsifié le débarquement sur la lune ?". Le président s'est amusé à montrer une photo de ce qui aurait été la Maison-Blanche sous Trump: un casino, avec des filles en bikini sirotant des cocktails dans un jacuzzi. C'était ce jour-là, a déclaré au Guardian Tara Setmayer, ancienne responsable de la communication des Républicains au Congrès, que Trump a vraiment commencé à détester Obama. "L'actuel président n'a aucun sens de l'ironie", explique Setmayer, et cette humiliation-là en public l'a marqué. " Sans oublier que "Trump est très jaloux du fait qu'Obama soit toujours aussi admiré".
L'affaire Flynn
Dans les premières années de «retraite», le mari de Michelle avait en général fait profil bas à l'égard de son successeur. Plus maintenant. La semaine dernière, dans un discours à la Fondation Obama, il a vivement critiqué la décision du ministère de la Justice qui avait décidé le 9 mai d'abandonner les charges contre l'ancien conseiller à la sécurité nationale Michael Flynn, qui a reconnu avoir menti au FBI en janvier 2017 concernant ses contacts avec l'ambassadeur de Russie à Washington pendant la période de passation des pouvoirs à la Maison-Blanche.
Trois mille attaques, une lettre
L'obsession de Trump pour Obama se retrouve dans ses messages sur Twitter: selon les Archives Twitter de Trump, du 22 novembre 210 au 14 mai 2020, Donald a twitté 2933 fois sur Obama. La teneur est imaginable. En quittant la Maison-Blanche, suivant la tradition, Obama a laissé une lettre pour le nouveau locataire sur le secrétaire du bureau ovale. Trump en a parlé comme d'une "belle lettre". À l'intérieur, il y avait des conseils pour le successeur. La lettre était deux fois plus longue que celles écrites en moyenne par d'autres présidents.
Translation - Italian Lo scontro degli ultimi giorni s’innesta su una ruggine antica. Quando The Donald sosteneva che Barack fosse nato in Africa. E fu ripagato con un’umiliazione «lunare»
di Michele Farina
Donald Trump ha twittato quasi tremila volte su Barack Obama nel corso degli ultimi dieci anni. E adesso vuole un’inchiesta sul predecessore. Barack Obama ha dato apertamente dell’incompetente a The Donald: l’ultima, ieri, quando l’ha dipinto come uno che «non finge neppure di essere al comando». Dietro la ruggine tra i due leader c’è un mondo di cose che li separano. Ecco un breve (e non esaustivo) racconto dei loro scontri (a cominciare dal più recente). A colpi di fioretto o di clava.
«Non fingono neppure»
«La pandemia ha dimostrato più di ogni altra cosa che alcuni di quelli che sono al comando non sanno cosa stanno facendo. E molti non fingono neppure di essere al comando». Queste le parole pronunciate ieri da Barack Obama, durante un discorso in onore degli studenti delle superiori e delle università che a causa del coronavirus non possono celebrare promozioni e lauree com’è tradizione. Pur senza citare Trump, il bersaglio era chiaro.
Obamagate
La settimana scorsa Obama aveva detto (in un commento off the records in margine a una conferenza sul Web) che la gestione della pandemia da parte della Casa Bianca è stata «un assoluto caotico disastro». Al che Donald Trump ha risposto, via Twitter, accusando il predecessore «del più grave crimine politico della storia americana». Quale crimine, gli hanno chiesto i cronisti domenica scorsa. «Lo sapete voi», ha risposto il presidente .
La squadra Trump accusa Obama di voler minare la sua presidenza. Da qualche giorno The Donald promuove una nuova teoria del complotto sul «Deep State» che ha chiamato Obamagate: ha detto che vorrebbe far deporre al Senato il predecessore accusandolo, in combutta con settori profondi dello Stato, di aver gettato lui le basi del Russiagate per il quale lo stesso Trump è stato sottoposto a impeachment (e assolto dal Senato).
Colpire Biden
Molti analisti sostengono che l’idea di Trump è attaccare Obama per screditare Joe Biden, suo avversario alle elezioni di novembre. Biden è stato il vice di Obama negli otto anni alla Casa Bianca, e fatica a trovare una voce nello spazio politico al tempo del coronavirus, dove gli scambi sulla Rete hanno sostituito le strette di mano.
Mentre l’America viaggia verso quota centomila morti da coronavirus, dicono i Democratici, «buttarla in politica» sembra un buon modo per distogliere l’attenzione sulle responsabilità e i ritardi nella gestione della pandemia.
«Sono tutti corrotti», «Tutti al voto»
Intervistato giovedì dalla Fox, Trump ha detto riferendosi a Obama e Biden: «Sono corrotti, sono tutti corrotti, e li abbiamo smascherati». Le prove? Riferendosi più esplicitamente alle indagini delle agenzie di intelligence sul suo conto, Trump ha detto che «Obama probabilmente le ha dirette. E se anche non l’avesse fatto, sapeva tutto». L’accusato ha risposto su Twitter poche ore dopo, con una parola sola rivolta al popolo americano: «Vote». Andate a votare a novembre.
Nessun presidente, lasciando da parte Richard Nixon in epoca Watergate, si è mai scagliato su un predecessore come fa Trump, ha detto lo storico Matthew Dallek della George Washington University al New York Times, «inventandosi teorie cospirative che non hanno nessuna relazione con i fatti».
La scintilla
L’Obamagate invocato da Trump ha radici che risalgono al marzo 2017, quando Jeff Sessions, allora ministro della Giustizia, ricusò se stesso dall’indagine sulle interferenze russe nelle elezioni americane, aprendo così la strada al mastino Robert Mueller. Quel giorno, secondo la ricostruzione del New York Times, Trump era nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, quando un collaboratore gli mostrò una storia in cui l’anchor conservatore Mark Levin accusava Obama di tattiche da «Stato di Polizia». Trump sparò su Twitter: «Obama ha fatto spiare le mie conversazioni», accusa poi destituita da ogni fondamento dal Dipartimento di Giustizia.
Il certificato di nascita
L’animosità tra i due è cosa nota. Durante la presidenza Obama, The Donald fece sua la falsa teoria secondo cui Obama fosse nato in Africa (e dunque in base alla legge non avesse titolo per essere eletto presidente). Nel 2011 il rivale lo prese in giro durante l’annuale cena con i giornalisti alla Casa Bianca, dove l’atmosfera goliardica non servì a far digerire il boccone avvelenato al tycoon allora in corsa per la nomination.
La presa in giro
«Dopo che ho reso pubblico il mio certificato di nascita - disse Obama - Trump può tornare a lavorare su temi realmente importanti, come per esempio: abbiamo taroccato lo sbarco sulla luna?». Il presidente si divertì a mostrare una foto di quella che sarebbe stata la Casa Bianca sotto Trump: un casinò, con ragazze in bikini che sorseggiavano cocktail in vasca da bagno. Fu quel giorno, ha raccontato al Guardian Tara Setmayer, ex responsabile comunicazioni dei Repubblicani al Congresso, che Trump cominciò davvero a detestare Obama. «L’attuale presidente non ha il senso dell’ironia», dice Setmayer, e quella umiliazione in pubblico l’ha segnato». Senza contare che «Trump è molto geloso del fatto che Obama sia ancora così ammirato».
Il caso Flynn
Nei primi anni da «pensionato», il marito di Michelle aveva tenuto un profilo generalmente basso nei confronti del suo successore. Non più. La settimana scorsa, in un discorso alla Obama Foundation, ha criticato aspramente la decisione del Dipartimento di Giustizia che il 9 maggio ha deciso di far cadere le accuse nei confronti dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, che ha ammesso di aver mentito all’Fbi nel gennaio 2017 a proposito dei suoi contatti con l’ambasciatore russo a Washington durante il periodo del passaggio delle consegne alla Casa Bianca.
Tremila attacchi, una lettera
L’ossessione di Trump per Obama è riscontrabile nei suoi messaggi su Twitter: secondo il Trump Twitter Archive, dal 22 novembre 210 al 14 maggio 2020 The Donald ha scritto su Obama ben 2.933 volte. Il tenore è immaginabile. Quando partì dalla Casa Bianca, come tradizione Obama lasciò sulla scrivania dello Studio Ovale una lettera per il nuovo inquilino. Trump ne parlò come di una «beautiful letter». Dentro c’erano consigli per il successore. La lettera era lunga il doppio rispetto a quelle scritte mediamente dagli altri presidenti.
Italian to French: Gino Bartali: il Tour del ’48, la guerra civile evitata General field: Other Detailed field: Journalism
Source text - Italian Una corsa epica, una vittoria impronosticabile sul beniamino di casa Bobet, il valore sociale di un trionfo sugli sconquassi della società e della politica: la Grande Boucle vinta nel Secondo dopoguerra resta una perla assoluta nella storia del ciclismo mondiale e in quella del nostro Paese, come ha anche ricordato il presidente della Repubblica Mattarella nel ventesimo anniversario della morte del campione
Di Giacomo Corsetti 5 MAGGIO 2020
Il 5 maggio 2000 a Firenze è morto Gino Bartali. A 20 anni esatti da quel giorno, ‘Ginettaccio’ rivive nella sua impresa più bella: il Tour de France del 1948, un racconto tra storia e pedali. Il presidente della Repubblica ha ricordato così il ciclista toscano: “Il nome di Gino Bartali, campione e leggenda del ciclismo italiano, è iscritto a grandi caratteri -sottolinea il Capo dello Stato- nella storia dello sport nazionale e rappresenta uno dei simboli dell’Italia del dopoguerra. La Repubblica lo ricorda, a vent’anni dalla scomparsa, come un atleta di straordinario valore, ma anche come un testimone di quello spirito di solidarietà, di sacrificio, di dedizione che ha rilanciato il Paese agli occhi del mondo. Le imprese di Bartali al Giro d’Italia, al Tour de France, nelle grandi classiche internazionali, hanno suscitato entusiasmo tra gli italiani e rafforzato le loro speranze anche in momenti molto difficili”.
Sono passati tre anni dalla fine della Seconda guerra mondiale. La Costituzione italiana è entrata in vigore dal 1° gennaio. Eppure l’Italia è ancora un paese spaccato, sia sul piano politico che sociale. Partigiani contro repubblichini, ma anche Democrazia Cristiana contro il Fronte Democratico Popolare, l’organo politico costituito da socialisti e comunisti. Il 18 marzo si sono tenute le prime elezioni della storia repubblicana. La DC ottiene il 48,5% dei voti. Il Fronte Democratico Popolare arriva solo al 31%. Alcide De Gasperi viene nominato primo ministro.
È in questo contesto che parte il Tour de France 1948. Diretta da Alfredo Binda, la delegazione italiana si presenta senza Fiorenzo Magni e Fausto Coppi. C’è solo Gino Bartali, che però ha trentaquattro anni e l’ultimo trionfo in Francia l’ha ottenuto dieci anni prima. In pochi lo considerano in grado di competere per la vittoria. Nessuno alla sua età a mai vinto la Grande Boucle. Inoltre, per gli italiani non è semplice presentarsi in Francia. La guerra ha lasciato un solco profondo nell’animo dei francesi. I corridori italiani sono spesso oggetto di insulti, compreso Bartali.
La corsa scatta il 30 giugno con una sorpresa. A Trouville Bartali si impone allo sprint sul belga Schotte e sul francese Teisseire. La prima maglia gialla è sua. La gioia però dura poco. Il giorno successivo la leadership passa al belga Jan Engels. Nelle tappe che seguono emerge il beniamino di casa Louison Bobet, da molti indicato come il favorito numero uno di quella edizione. Al termine della sesta tappa, conclusa a Biarritz, il bretone conquista la maglia gialla. Bartali, dal canto suo, trionfa sia a Lourdes che a Tolosa, ma Bobet si difende nettamente meglio sui Pirenei e accumula minuti. Al giro di boa del Tour, il suo vantaggio su Bartali è di ventuno minuti. Ormai sembra tutto finito. Alcuni giornalisti italiani al seguito della corsa rientrano in Italia. Poi arriva il 14 luglio.
La corsa sta rispettando il terzo giorno di riposo in calendario. A Roma Antonio Pallante, un giovane siciliano di estrema destra spara a Palmiro Togliatti in Piazza Montecitorio. Sono le 11.30. In diverse zone d’Italia scoppiano tumulti e rivolte, saltano le comunicazioni radio, la CGIL proclama lo sciopero generale. L’Italia è sull’orlo della guerra civile. Il ministro dell’Interno Scelba ordina di reprimere le manifestazioni non autorizzate. Dal suo letto d’ospedale il capo del PCI – appena ripresosi dall’intervento chirurgico che gli ha salvato la vita – invita a mantenere la calma, rifiutandosi di cavalcare l’onda della protesta. La sera del 14 luglio De Gasperi telefona a Bartali: “È importante che tu vinca”. Il giorno dopo in Francia iniziano le Alpi.
La carovana si muove da Cannes verso Briançon, ad un passo dal confine con l’Italia. Duecentosettantaquattro chilometri e un percorso quasi tutto in salita. Il Col d’Izoard è un’ascesa di 16 km al 6,9%, che scollina a 2361 metri. Arriva dopo le salite dell’Allos e del Vars, quando le gambe cominciano a farsi pesanti. Sui duri tornanti del Col d’Izoard Bartali stacca tutti e se ne va in solitaria. Nessuno riesce a tenere il suo ritmo. Alberic Schotte, secondo di giornata, arriva oltre sei minuti dopo. Fermo Camellini addirittura dopo nove. Bobet è invece andato in crisi. Arriva con diciannove minuti di ritardo. Il suo vantaggio su Bartali adesso è poco più di un minuto. È solo l’inizio. Il 16 luglio è in programma un’altra tappa di montagna: 263 km da Briançon ad Aix-les-Bains. In mezzo ci sono il Galibier, la Croix de Fer, il Grand Coucheron ed il Granier. È il giorno della conquista della maglia gialla. Bartali arriva al traguardo con sei minuti di vantaggio su Stan Ocker. Ma la voglia di vincere e di smentire chi lo aveva dato per finito non si esaurisce. A Losanna infila la terza tappa consecutiva. Prima della fine c’è spazio per un’ultima vittoria a Liegi, la settima.
Il 25 luglio Bartali sfila sui Campi Elisi di Parigi. Ha ventisei minuti su Alberic Schotte e ventotto sul francese Guy Laperbie. Bobet, il beniamino dei francesi, è solo quarto. Il suo ritardo supera la mezz’ora. Per Bartali c’è anche la vittoria nella classifica speciale dei gran premi della montagna. È la sua impresa più grande. Nello stesso momento, In Italia, la situazione sta tornando lentamente alla normalità. E qui la storia si intreccia con la leggenda. Oltre che dalla presa di posizione di Togliatti, la guerra civile in Italia è stata scongiurata dalla vittoria di Bartali? Probabilmente no. Di certezze storiche non ce ne sono. Anche se viene voglia di chiedersi perché rovinare una bella storia con la verità. “Tra i francesi che si incazzano”, canta nel 1979 Paolo Conte ispirandosi a quell’impresa al Tour de France. Questa sì invece che è una certezza.
Translation - French Gino Bartali, 20 ans après sa mort, le souvenir du plus bel exploit : le Tour 48, "les Français qui se mettent en rogne" et la guerre civile évitée
Une course épique, une victoire imprévisible sur Bobet, le chérie des Français, la valeur sociale d'un triomphe sur les bouleversements de la société et de la politique : la Grande Boucle gagnée dans l'après-guerre reste une perle absolue dans l'histoire du cyclisme mondial et dans celle de notre pays, comme le rappelait également le président de la République Mattarella à l'occasion du vingtième anniversaire de la mort du champion
Par Giacomo Corsetti 5 MAI 2020
Gino Bartali est mort à Florence le 5 mai 2000. Exactement 20 ans après ce jour, «Ginettaccio» revit dans son plus bel exploit : le Tour de France 1948, un récit entre histoire et pédales. Le président de la République a ainsi rappelé le cycliste toscan : «Le nom de Gino Bartali, champion et légende du cyclisme italien, est inscrit en gros caractères - souligne le chef de l'État - dans l'histoire du sport national et représente l'un des symboles de l'Italie de l'après-guerre. La République se souvient de lui, vingt ans après sa mort, comme un athlète d'une valeur extraordinaire, mais également comme un témoin de cet esprit de solidarité, de sacrifice, de dévouement qui a relancé notre pays aux yeux du monde. Les exploits de Bartali au Giro d'Italia, au Tour de France, dans les grands classiques internationaux, ont suscité l'enthousiasme des Italiens et renforcé leurs espoirs particulièrement dans les moments les plus difficiles".
Trois années se sont écoulées depuis la fin de la Seconde Guerre mondiale. La Constitution italienne est entrée en vigueur le 1er janvier de cette année-là. Pourtant Italie est encore un pays divisé, à la fois politiquement et socialement. Résistants contre partisans de la République sociale, mais aussi la Démocratie chrétienne contre le Front populaire, l'alliance politique composée des socialistes et des communistes. Le 18 mars ont eu lieu les premières élections de notre histoire républicaine. La DC obtient 48,5% des voix. Le Front populaire n'atteint que 31%. Alcide De Gasperi est nommé Premier ministre.
C'est dans ce contexte que démarre le Tour de France 1948. Dirigée par Alfredo Binda, la délégation italienne se présente sans Fiorenzo Magni et Fausto Coppi. Il n'y a que Gino Bartali, qui a trente-quatre ans et il a obtenu son dernier triomphe en France dix ans auparavant. Rares sont ceux qui le considèrent capable de concourir pour la victoire. Personne à son âge n'a jamais remporté la Grande Boucle. De plus, il n'est pas facile pour les Italiens de se présenter en France. La guerre a laissé une cassure profonde dans l'âme des Français. Les coureurs italiens font souvent l'objet d'insultes, y compris Bartali.
La course démarre le 30 juin avec une surprise. À Trouville Bartali s'est imposé au sprint sur le Belge Schotte et sur le français Teisseire. Le premier maillot jaune est le sien. Mais la joie ne dure pas longtemps. Le lendemain, le leadership passe au Belge Jan Engels. Dans les étapes suivantes émerge la coqueluche de la maison Louison Bobet largement indiqué comme le favori numéro un de cette édition. Au terme de la sixième étape, qui s'est terminée à Biarritz, le Breton conquiert le maillot jaune. Bartali, pour sa part, triomphe à Lourdes et à Toulouse, mais Bobet se défend nettement mieux dans les Pyrénées et où il cumule quelques minutes d'avance. À mi-parcours du Tour, son avance sur Bartali est de vingt-et-une minutes. Désormais, tout semble fini. Quelques journalistes italiens qui suivaient la course rentrent en Italie. Puis..., voici le 14 juillet.
La course respecte le troisième jour de repos du calendrier. À Rome Antonio Pallante, un jeune sicilien d'extrême droite, tire un coup de feu sur la Piazza Montecitorio. Il est 11 h 30. Dans différentes régions d'Italie éclatent émeutes et insurrections, les communications radio sautent, la CGIL proclame la grève générale. L’Italie est au bord de la guerre civile. Le ministre de l'Intérieur Scelba ordonne la suppression des manifestations non autorisées. Depuis son lit d'hôpital, le chef du PCI – dès qu'il s'est remis de l'opération qui lui a sauvé la vie – invite à maintenir le calme, refusant de surfer sur la vague de protestation. Le soir du 14 juillet, De Gasperi appelle Bartali : "Il est important que tu gagnes". Le lendemain en France c'est le début des Alpes.
La caravane se déplace de Cannes à Briançon, à deux pas de la frontière italienne. Deux cent soixante-quatorze kilomètres et un parcours presque tout en montée. Le Col de l'Izoard est une ascension de 16 km à 6,9%, qui atteint 2361 mètres. Il survient après les montées de l'Allos et du Vars, lorsque les jambes commencent à devenir lourdes. Sur les durs virages du Col de l'Izoard, Bartali distance tout le monde et s'en va en solitaire. Personne ne peut suivre son rythme. Alberic Schotte, deuxième de la journée, arrive avec plus de six minutes plus tard. À la traîne Camellini à plus de 9 minutes. Alors que Bobet a complètement craqué. Il arrive avec dix-neuf minutes de retard. Son avance sur Bartali est maintenant d'un peu plus d'une minute. Mais ce n'est que le début. Le 16 juillet, une autre étape de montagne est prévue: 263 km de Briançon à Aix-les-Bains. Entre les deux se trouvent le Galibier, la Croix de Fer, le Grand Coucheron et le Granier. C'est le jour de la conquête du maillot jaune. Bartali coupe la ligne d'arrivée avec six minutes d'avance sur Stan Ocker. Mais le désir de gagner et de démentir qui l'avait donné pour fini ne s'arrête pas. À Lausanne il gagne la troisième étape consécutive. Avant la fin, il y a de la place pour une dernière victoire à Liège, la septième.
Le 25 juillet, Bartali défile sur les Champs-Elysées à Paris. Il a vingt-six minutes sur Alberic Schotte et vingt-huit sur le français Guy Laperbie. Bobet, le chouchou des Français n'est que quatrième. Son retard est supérieur à une demi-heure. Pour Bartali, il y a aussi la victoire au classement spécial du grand prix de la montagne. C'est son exploit le plus grand. En même temps, en Italie, la situation revient lentement à la normalité. Et c'est là que l'histoire s'entremêle avec la légende. Outre la prise de position de Togliatti, la guerre civile en Italie a-t-elle été évitée par la victoire de Bartali ? Probablement pas. Il n'y a aucune certitude historique. Même si on a envie de se demander pourquoi gâcher une bonne histoire avec la vérité. «Parmi les Français qui se foutent en rogne», chante en 1979 Paolo Conte inspiré par cet exploit au Tour de France. Ceci, en revanche, est une certitude.
Italian to French: REGOLAMENTO DI GESTIONE DELL’APPRODO TURISTICO General field: Other Detailed field: Law (general)
Source text - Italian
“PORTO ARSENALE LA MADDALENA”
TITOLO I – CAMPO DI APPLICAZIONE
ARTICOLO 1 – INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Il presente Regolamento si applica all’ambito territoriale del Porto Arsenale di La Maddalena come definito nella planimetria allegata all’Atto Aggiuntivo n. 917 del 31 dicembre 2009 alla Convenzione n. 756 del 9 giugno 2009 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, in nome e per conto della Regione Autonoma della Sardegna ex O.P.C.M. 5 febbraio 2009, n. 3738, e M.I.T.A. Resort S.r.l., parimenti allegata al presente Regolamento.
Il presente Regolamento è applicato anche ad eventuali variazioni all’ambito territoriale del quale trattasi e/o agli effetti correlati e/o conseguenti alla già menzionata Convenzione.
ARTICOLO 2 – OGGETTO
Il presente Regolamento disciplina l’uso delle infrastrutture e la somministrazione di servizi nel complesso denominato “Porto Arsenale La Maddalena”, in La Maddalena (OT), Piazza Faravelli s.n.c., Località Moneta, d’ora in avanti indicato anche come "Marina Resort" o semplicemente "Marina" o “Resort” o “Porto”.
Esso si applica a tutti i Clienti, ai frequentatori ed a coloro che, a qualunque titolo accedono all’area.
ARTICOLO 3 – ATTIVITÀ
Il presente regolamento contempla le seguenti attività che si svolgono e/o possono svolgersi all’interno del Marina Resort, senza che ciò precluda lo svolgimento di altre non indicate:
· accosto ed ormeggio di natanti, imbarcazioni e navi da diporto, di naviglio maggiore, minore e da pesca, di unità da diporto di Corpi e Forze Armate dello Stato;
· assistenza all’ormeggio ed erogazioni di servizi correlati all’ormeggio;
· accoglienza alberghiera;
· servizi di affitto di posti barca e residenze;
· attività curative e di benessere;
· ristorazione;
· attività commerciali ed artigianali in genere, servizi al turismo ed alla nautica;
· locazione e Nolo di autoveicoli ed unità da diporto;
· traffico veicolare;
· gestione del ciclo dei rifiuti;
· cantieristica e manutenzione nautica e/o navale;
· manutenzione della struttura;
· distribuzione carburanti e prodotti correlati;
· attività sportive, formative e ricettive in genere;
· distribuzione di acque ed energia;
· ogni altra attività correlata, connessa e/o derivante da quelle sopra elencate indicata negli artt. 59 e ss. reg. cod. nav. mar.
ARTICOLO 4 – DEFINIZIONI
· Per “Porto” si intende il compendio costituito da aree del demanio marittimo e del mare territoriale,
ricompreso nell’ambito di cui ai precedenti artt. 1 e 2, cui si fa esplicito riferimento anche in ordine ad
eventuali interpretazioni del presente Regolamento.
· Per “Complesso Immobiliare” si intende il compendio costituito da tutte le aree di cui ai precedenti artt. 1 e 2 non incluse nel “Porto Turistico”.
· La Società “M.I.T.A. Resort S.r.l.”, con sede in Pula (CA) – Strada Statale 195 Km. 39,600, Località Santa Margherita di Pula, nel presente Regolamento indicata semplicemente come “Società”, è il concessionario dell’area di cui ai precedenti artt. 1 e 2 ed è la sola titolare delle attività in esso svolte; tali attività possono essere gestite anche da terzi ai sensi delle vigenti normative al riguardo, salvo consenso espresso ed insindacabile della Società e nel rispetto della Convenzione indicata nell’art. 1.
· Con la denominazione di “Cliente” sarà indicata la persona fisica o giuridica, cui risulta comunque
assegnato, mediante qualsivoglia titolo, il godimento o l’uso dei beni ubicati nel Marina (posto barca,
garage, box, posto auto, fondo commerciale, alloggio, attività, ecc.) o che comunque intenda usufruire o erogare prestazioni nell'ambito del Resort.
TITOLO II – NORME GENERALI
ARTICOLO 5 – AGGIORNAMENTO, INTEGRAZIONI E MODIFICHE
La Società si riserva il diritto di aggiornare, integrare e/o modificare il presente Regolamento – previa approvazione dell'Autorità – al fine di meglio assicurare la sicurezza, la funzionalità e l'efficienza del Resort.
La Società, in linea e coerenza con il presente Regolamento potrà integrarlo con informazioni, raccomandazioni e/o disposizioni specifiche, le quali avranno il suo stesso valore di cogenza.
ARTICOLO 6 – OSSERVANZA E CONTROLLO
Ferme restando le competenze esclusive delle Autorità Pubbliche, la vigilanza in materia di applicazione ed osservanza del presente Regolamento, sono prerogativa, nell'ambito del Resort, del personale dipendente della Società, il quale è munito di una specifica divisa, o di altro idoneo mezzo di riconoscimento.
La Società provvederà altresì al controllo ed al coordinamento dei servizi effettuati da terzi per suo conto.
ARTICOLO 7 – INOSSERVANZA
Senza pregiudizio delle prerogative delle competenti Autorità l’inosservanza del presente Regolamento, costituisce grave inadempienza e può dar luogo alla risoluzione dei rapporti contrattuali in essere con il Cliente e/o i fornitori, salvo il risarcimento dei danni da ciò derivanti alla Società.
Fatte salve le prerogative dell’Autorità Pubblica, l’inosservanza del Regolamento, delle norme di sicurezza o del comune concetto di decoro e civile condotta possono dar luogo, ad insindacabile giudizio della Società, all’allontanamento del Cliente e/o del frequentatore, ovvero alla sua interdizione ad accedere alle strutture del Porto Turistico e del Complesso Immobiliare.
ARTICOLO 8 – PUBBLICITÀ
Oltre alla pubblicità prescritta nell’art. 59 reg. cod. nav. mar., la Società darà pubblicità al presente Regolamento mediante affissione in apposite bacheche e in ogni altra forma ritenuta opportuna.
Chiunque, indipendentemente dalla sua qualifica, acceda o si trovi nelle aree del Resort è tenuto all'osservanza del presente Regolamento.
ARTICOLO 9 – ATTIVITÀ DI TERZI
Nel Resort è vietato lo svolgimento di qualsivoglia attività commerciale, professionale od artigianale, anche a bordo od a mezzo di imbarcazioni, non effettuata direttamente o indirettamente dalla Società o comunque da questa espressamente autorizzata.
TITOLO III – ORMEGGIO E TRAFFICO MARITTIMO
ARTICOLO 10 – CUSTODIA ED ASSICURAZIONE
La Società non assume in nessun caso la custodia delle unità da diporto a qualunque titolo ormeggiate con esclusione di quella disposta dall’Autorità Giudiziaria e non risponde di eventuali danni e/o ammanchi.
Il Cliente, cui, a qualunque titolo ed in qualunque forma, sia stato assegnato il diritto di utilizzare/godere un posto barca o i suoi aventi causa, deve provvedere ad assicurare l’unità da diporto ormeggiata contro i rischi connessi alla responsabilità civile verso terzi, nonché per quelli causati da furto, incendio e scoppio, compreso il ricorso dei vicini, mediante polizze assicurative ”a corpo”.
ARTICOLO 11 – IDONEITÀ ALL’ORMEGGIO
Le unità da diporto all’ormeggio nel Porto devono essere sempre in perfetta efficienza sotto il profilo della sicurezza e della prevenzione incendi ed essere provviste, in rapporto alle dimensioni e caratteristiche dell’imbarcazione, di un sufficiente numero di parabordi di adeguata dimensione.
Dette unità da diporto devono altresì essere mantenute in perfetta conformità sostanziale e documentale con le prescrizioni della normativa di sicurezza.
L’osservanza di tali obblighi è a cura esclusiva dei rispettivi proprietari/armatori o dei loro aventi causa. Il Marina si riserva la facoltà insindacabile di provvedere o far provvedere all’alaggio, senza preavviso e con addebito delle spese a carico del proprietario e/o dell’armatore, delle unità da diporto che risultino non idonee all’ormeggio ai sensi del presente articolo.
ARTICOLO 12 – MOVIMENTAZIONE FORZATA
Le unità da diporto presenti all’interno del Marina, che per qualsiasi ragione costituiscano impedimento o limitazione al normale traffico, all’ormeggio di altre unità da diporto, alla manovra, all’accosto o che eccedano anche una sola delle dimensioni del posto loro assegnato potranno essere, ad insindacabile giudizio della Società, spostate e/o alate senza preavviso con addebito delle spese a carico del proprietario e/o dell’armatore.
ARTICOLO 13 – MANLEVA
Nelle fattispecie di cui al comma 3 del precedente art. 11 e all’art. 12 il Marina resta manlevato da ogni
responsabilità per eventuali danni subiti dalle unità da diporto.
ARTICOLO 14 – ORMEGGI
La Società si riserva la facoltà di contrassegnare i posti barca mediante numeri, lettere o altra idonea segnaletica. I contrassegni potranno essere riportati sul ciglio dei moli e delle banchine.
La Società provvederà a formare il “Piano degli Ormeggi, che costituirà parte integrante ed essenziale del presente Regolamento, con quantitativa e dimensionale evidenza della porzione di specchio acqueo occupata da ciascun posto.
Ciascun Cliente è tenuto a fruire del posto a lui riservato, con espresso divieto di ormeggiare altrove la propria unità da diporto.
Al riguardo, è prescritta la permanente corrispondenza tra posto e Cliente e tra quest'ultimo e l’ imbarcazione ormeggiata, la quale deve corrispondere ai dati comunicati dal Cliente alla Società.
La Società si riserva la facoltà di variare anche solo temporaneamente il Piano degli Ormeggi per condizioni meteo, motivi di sicurezza, manutenzioni, esigenze operative, svolgimento di manifestazioni, eventi sportivi o altre simili fattispecie, provvedendo, se necessario, alla rimozione forzata delle unità da diporto che ostino all’efficacia della predetta variazione senza addebito al Cliente.
Eventuali situazioni di non conformità delle dimensioni delle unità da diporto ormeggiate alle dimensioni massime della tabella, costituiranno in ogni caso grave inadempienza da parte del Cliente e potranno dar luogo, ad insindacabile giudizio della Società anche alla risoluzione dei rapporti contrattuali.
ARTICOLO 15 – NAVIGAZIONE E MANOVRA
La navigazione nello specchio acqueo portuale è disciplinata dal Codice della Navigazione, dal Regolamento della Navigazione Marittima, dal presente Regolamento, dal Regolamento di Sicurezza dell’Approdo all’uopo emanato dall’Autorità Marittima, dalle generali norme di sicurezza e da quelle, eventualmente più restrittive, emanate dall’Autorità Marittima.
La massima velocità consentita nello specchio acqueo portuale è 3 nodi.
La responsabilità della manovra, ivi comprese le istruzioni ai mezzi impiegati dalla Società per l’assistenza e/o l’ausilio alle manovre di ormeggio ed agli ormeggiatori è esclusivamente del Comandante.
In nessun caso il personale del Marina, a qualunque titolo coinvolto nell’assistenza e nell’ausilio alle manovre potrà essere ritenuto responsabile di danni e/o qualsivoglia conseguenza (infortuni, trappe nelle eliche, urti, incagli, ecc.) derivanti da errate e/o omesse istruzioni da parte del Comandante dell’unità di diporto.
ARTICOLO 16 – RISERVE DI ORMEGGIO
Le unità da diporto navali del Corpo Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e quelle di altri Corpi e Forze di Polizia operanti sul mare, dei Vigili del Fuoco e delle unità da diporto necessarie ad eventuali operazioni di ricerca, soccorso, salvataggio ed antinquinamento, saranno ormeggiate nei posti barca ad esse eventualmente riservati ed adeguatamente indicati con apposita segnaletica orizzontale e verticale.
Le unità da diporto in transito inferiore ad un giorno potranno ormeggiare nei posti ad esse assegnati solo per un tempo non eccedente 6 ore ricompreso nella fascia oraria dalle ore 11:00 alle ore 17:00 e per un massimo di tre volte non consecutive nell’arco di ciascun mese dell’anno, con l’addebito esclusivo della frazione oraria della tariffa di ormeggio tempo per tempo vigente.
Le unità da diporto in transito, in ogni caso, potranno accedere al Porto solo dopo espressa autorizzazione della Società.
Il Comandante dell’unità da diporto in transito, qualora non vi abbia provveduto preventivamente, dovrà, nel più breve tempo possibile, registrarsi comunque presso gli uffici della Società secondo le prassi d’uso.
ARTICOLO 17 – UNITÀ PROVENIENTI DA PORTI EXTRA-UE
Le unità da diporto battenti bandiera extra UE e/o provenienti da un porto situato fuori dai confini e/o dall’area doganale dell’UE, dovranno esibire, se richiesto dalla Società, la documentazione attestante l’espletamento di tutti gli adempimenti previsti dalle vigenti disposizioni di legge per tali fattispecie.
L’adempimento corretto dei predetti adempimenti è condizione necessaria per l’approdo, fermo restando che il Marina non è responsabile della regolarità di dette pratiche.
ARTICOLO 18 – ISPS CODE
Le unità da diporto soggette alle restrizioni prescritte dalla vigente normativa in rapporto all’attuazione dell’ISPS Code, dovranno adeguarvisi dando il necessario preavviso alla Società.
ARTICOLO 19 – ASSENZA DAL PORTO
In caso di assenza dal Porto dell'unità da diporto del Cliente cui è assegnato un posto, la Società si impegna a mantenere libero il rispettivo ormeggio.
Qualora il Cliente intendesse accordare l'uso del proprio posto a terzi, dovrà chiedere alla Società, nelle forme da questa insindacabilmente predisposte, di gestire il posto lasciato libero.
ARTICOLO 20 – ORMEGGIO ED ANCORAGGIO
I Clienti possono utilizzare esclusivamente le attrezzature e le linee di ormeggio installate dalla Società e sono tenuti al risarcimento di ogni danno eventualmente ad esse arrecato.
È fatto divieto ai Clienti di mettere in atto qualunque manomissione delle linee di ormeggio e/o delle attrezzature del Porto.
Ogni Cliente è responsabile della sicurezza della propria imbarcazione rispetto al modo in cui è stata ormeggiata, alla scelta del tipo e della dimensione dei cavi di ormeggio, così come del loro stato di usura, delle sistemazioni e delle attrezzature di bordo (bocche di rancio, verricelli, bitte, ecc.).
È vietato dar fondo alle ancore nello specchio acqueo del Porto. L’uso delle ancore è consentito solo in casi eccezionali, fermo restando che la decisione di dar fondo o meno alle ancore spetta al Comandante, il quale se ne assume la responsabilità.
TITOLO IV – RICETTIVITÀ ALBERGHIERA E RESIDENZIALE
ARTICOLO 21 – ACCESSO E COMPORTAMENTO
L’accesso alle aree pubbliche è libero; tutti coloro che accedono sono tenuti ad un comportamento conforme al comune senso delle buone maniere ed al decoro nell’abbigliamento; in particolare, nelle aree destinate alle ristorazione non è ammesso l’uso di calzoncini corti e/o bermuda.
L’accesso alle camere, alle residenze ed alle aree riservate alla clientela è prerogativa esclusiva della stessa; eventuali ospiti dei Clienti dovranno essere debitamente e preventivamente registrati presso il Ricevimento.
È vietato fumare nelle camere e nelle aree comuni e pubbliche non all’aria aperta.
ARTICOLO 22 – RESPONSABILITÀ DELLA SOCIETÀ
La responsabilità della Società nei confronti del Cliente, anche per danni a cose e/o persone e/o furti è regolata dalla legge italiana.
L’utilizzo dei servizi ricettivi e ricreativi da parte dei Clienti avviene sotto la loro diretta responsabilità, anche per quanto concerne la rispettiva idoneità fisica.
La Società può rifiutare insindacabilmente di custodire oggetti di valore, denaro, titoli o altri valori.
ARTICOLO 23 – ANIMALI
Sono consentiti, su richiesta, solo animali di piccola taglia (max 15 kg.).
Non è consentito l’ingresso degli animali nei ristoranti, nei bar, nelle aree destinate al benessere (piscine, SPA, palestra, ecc).
Gli animali non sono ammessi nei saloni, nei locali comuni e nelle sale da pranzo.
ARTICOLO 24 – MANUTENZIONE DELLE RTA
Il Cliente, cui è stata assegnata una unità immobiliare dovrà conservarla in ottimo stato, provvedendo a tutte le manutenzioni e/o riparazioni necessarie.
Nel caso il Cliente non vi provveda con adeguata tempestività, la Società provvederà a farle eseguire da personale specializzato a tale scopo incaricato, con addebito al Cliente inadempiente delle relative spese.
ARTICOLO 25 – RESPONSABILITÀ DEL CLIENTE
Il Cliente è l’unico ed esclusivo responsabile per i danni diretti od indiretti che possano derivare nell’uso delle camere e/o delle unità immobiliari con ciò esonerando la Società da ogni responsabilità. Tale responsabilità è estesa ai danni provocati dai suoi ospiti.
ARTICOLO 26 – USO
Il Cliente deve usare l'unità immobiliare esclusivamente per i fini cui essa è destinata. Non può in ogni caso svolgervi attività non consentite dalla legge, dal presente Regolamento né produrre rumori o arrecare in qualsiasi modo disturbo agli altri Clienti.
In particolare, dovrà essere limitato nel tempo l’uso di apparecchi riproduttori di suoni il cui volume dovrà essere tenuto comunque ad un livello massimamente ridotto.
TITOLO V – ATTIVITÀ COMMERCIALI
ARTICOLO 27 – REGOLAMENTO
Le attività commerciali saranno disciplinate da apposito regolamento che verrà definito sulla base del piano ci commercializzazione realizzato.
TITOLO VI – ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE
ARTICOLO 28 – DISPOSIZIONE GENERALE
Tutti i lavori di riparazione o manutenzione alle unità da diporto dovranno essere effettuati nell'area del Cantiere, salvo quanto previsto nel successivo articolo.
ARTICOLO 29 – MANUTENZIONI IN BANCHINA
Ogni attività di manutenzione in banchina potrà svolgersi solo se preventivamente autorizzata dalla Società, a suo insindacabile giudizio e con le modalità volta per volta stabilite.
TITOLO VII – ATTIVITÀ CANTIERISTICA
ARTICOLO 30 – ACCESSO
L’accesso all’area del cantiere è consentito esclusivamente nei limiti e secondo le modalità stabilite tempo per tempo dalla Società.
I Clienti che desiderano visitare la loro unità da diporto durante le attività di manutenzione e/o altri lavori potranno farlo solo indossando i prescritti Dispositivi di Protezione Individuale, uniformandosi alle direttive del personale, negli orari di apertura del cantiere, accompagnati da personale della Società e previo appuntamento.
E’ vietato trattenersi nel cantiere oltre l’orario di apertura dello stesso.
Il Cliente ha facoltà di richiedere alla Società che ditte di sua fiducia entrino nell’area di cantiere durante l’orario di apertura dello stesso; la Società ha la facoltà insindacabile di rifiutare. La Società non è responsabile delle attività
e/o delle negligenze di dette ditte fiduciarie del Cliente. Le ditte in parola saranno tenute a sottoscrivere il DUVRI e ad osservare la restante normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori.
ARTICOLO 31 – ALAGGIO E/O VARO
L’alaggio ed il varo sono prerogativa esclusiva della Società che la esercita anche attraverso soggetti all’uopo incaricati.
Le attività di carico e scarico delle unità da diporto da veicoli terrestri può avvenire solo in presenza e sotto la responsabilità del Cliente o di persona da questa autorizzata per iscritto; in ogni caso è esclusa la responsabilità della Società.
L’uso dello scivolo è consentito secondo le modalità stabilite tempo per tempo dalla Società.
ARTICOLO 32 – PARCHEGGIO
Non è consentito parcheggiare autoveicoli nell’area del cantiere.
ARTICOLO 33 – EFFETTUAZIONE DELLE MANUTENZIONI
Le manutenzioni e/o i lavori a bordo delle unità in secca e/o ormeggiate alla banchina del cantiere possono essere svolti solo da personale dipendente della Società.
Nella fattispecie di cui al comma 4 dell’art. 31, la ditta fiduciaria del Cliente dovrà produrre documentazione attestante la regolarità della posizione del personale impiegato, con particolare riferimento all’assunzione, all’inquadramento ed all’uso dei DPI, manlevando la Società da ogni responsabilità.
È fatto divieto ai Clienti di effettuare lavori e/o manutenzioni a bordo delle barche in secca nel cantiere.
TITOLO VIII – TRAFFICO VEICOLARE E PARCHEGGI
ARTICOLO 34 – ACCESSO E VELOCITÀ
L'accesso veicolare nel Resort è consentito a coloro che vi sono autorizzati, con il rilascio di apposito contrassegno o tessera o altro simile strumento, che va esibito a richiesta del personale della Società.
L'accesso è inoltre consentito a tutti coloro ai quali, per esigenze di carico o scarico di mezzi o merci, sia stato
concesso specifico temporaneo permesso dalla Società.
Il traffico veicolare all'interno del Resort deve svolgersi esclusivamente per gli itinerari e nelle sedi indicate da apposita segnaletica, sia orizzontale che verticale ed alla velocità massima di 20 Km./h.
ARTICOLO 35 – SOSTA D’INTRALCIO
Il parcheggio di veicoli e rimorchi di qualsiasi tipo deve avvenire soltanto nelle zone all'uopo destinate.
Conseguentemente, lo stazionamento in posizione non consentita o d’intralcio darà luogo all'immediata rimozione forzata a spese del proprietario.
La rimozione forzata dei veicoli e dei rimorchi in divieto di sosta sarà effettuata, senza preavviso, a cura della Società ed a mezzo del proprio personale o di Ditte a tale scopo incaricate.
Gli automezzi, gli altri veicoli ed i rimorchi rimossi potranno essere depositati presso terzi, con spese a carico del proprietario sia per quanto attiene al trasporto che al deposito.
La Società, quale forma attenuata di applicazione del disposto dei precedenti commi 1 e 2 del presente articolo finalizzata a contenere il disagio derivante al Cliente, potrà disporre anche il blocco temporaneo del veicolo mediante appositi dispositivi bloccaruote e/o il suo spostamento in altra area del Marina, prossima a quella della sosta d’intralcio, con addebito delle spese di applicazione e rimozione del dispositivo stesso.
In nessun caso la rimozione forzata e/o l’applicazione del dispositivo bloccaruote costituisce applicazione di sanzione accessoria, in quanto la Società non ha facoltà di applicare sanzioni derivanti dalla sosta in area non consentita o d’intralcio.
ARTICOLO 36 – PIANO DEI PARCHEGGI
La Società si riserva la facoltà di contrassegnare i parcheggi e di assegnarli anche in esclusiva ai Clienti.
I posti auto non assegnati restano a disposizione per la sosta indistinta.
La Società formerà il “Piano dei Parcheggi”, in analogia a quello degli ormeggi.
Il Cliente cui è stato assegnato un parcheggio è tenuto a fruire del posto auto riservatogli, con espresso divieto di parcheggiare altrove.
Al riguardo, è prescritta la permanente corrispondenza tra posto auto e Cliente e tra quest'ultimo e l’autovettura parcheggiata, che deve corrispondere ai dati dichiarati dal Cliente alla Società.
La Società si riserva la facoltà di variare anche solo temporaneamente il Piano dei Parcheggi per motivi di sicurezza, manutenzioni, esigenze operative, svolgimento di manifestazioni, eventi sportivi o altre simili fattispecie, provvedendo, se necessario, alla rimozione forzata delle auto che ostino all’efficacia della predetta variazione senza addebito al Cliente.
Come per i posti-barca, anche i posti-auto possono essere dati in uso a terzi, previa dichiarazione scritta del Titolare del posto auto, da consegnare alla Società prima dell’uso dei terzi.
TITOLO IX – SERVIZI
ARTICOLO 37 – EROGAZIONE DEI SERVIZI
La Società cura l'espletamento di tutti i servizi nel Resort.
Per motivi di economia gestionale i servizi portuali potranno essere erogati con modalità differenziate,
coerentemente con le maggiori o minori effettive necessità correlate alla stagionalità del complesso.
Analogo principio troverà applicazione anche con riferimento alle orario di erogazione di tali servizi.
Per i servizi di cui sopra, che saranno predisposti anche nella zona riservata alle imbarcazioni in transito, si applica a favore della Società la clausola di esclusiva di cui all’art. 1567 del Codice Civile, nonché le norme di cui all’art. 1565 del Codice Civile.
TITOLO X – NORME DI COMPORTAMENTO, SICUREZZA, AMBIENTALI
ARTICOLO 38 – RADAR
Al fine di limitare l’emissione di onde elettromagnetiche, nello specchio acqueo portuale è vietato l’uso del radar.
ARTICOLO 39 – RIFIUTI
E’ vietato lo svuotamento di acque di sentina, il getto di rifiuti di qualsiasi genere, di oggetti, di liquidi, di detriti o altro, sia in mare che sulle banchine e sui moli
È altresì vietato l’uso del WC di bordo con scarico diretto a mare ovvero lo svuotamento nelle acque portuali delle vasche di accumulo delle acque nere di bordo.
Per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti i Clienti possono usare esclusivamente gli appositi contenitori, dei quali il Marina è corredato, mentre per i rifiuti liquidi, deve farsi uso delle apposite installazioni.
Per i rifiuti speciali è fatto obbligo ai Clienti di usare le apposite isole ecologiche.
ARTICOLO 40 – LUCE E RUMORE. IMMISSIONI
È vietato l'uso di proiettori luminosi e di segnali acustici nel Porto.
È altresì avviare i motori principali ed i generatori, salvo che per comprovate e particolari esigenze, per prove e per la ricarica delle batterie, prima delle ore 8:00 e dopo le ore 21:00, nonché tra le ore 13:00 e le ore 16:00. È vietato, in ogni caso, lasciare le unità da diporto all’ormeggio con il/i motore/i principale/i in moto senza che a bordo vi sia una persona responsabile, in grado di intervenire in caso di necessità o pericolo.
Negli orari di cui al comma precedente è anche vietata l'effettuazione di lavori rumorosi, l’emissione sonora (musica, TV, ecc.) ad un volume eccessivo e lo svolgimento di qualunque attività che possa disturbare la quiete altrui.
ARTICOLO 41 – BALNEAZIONE ED IMMERSIONE
Nello specchio acqueo portuale sono vietati la balneazione, la raccolta di frutti di mare ed altri molluschi, nonché la pesca con qualsiasi attrezzo, compresa la pesca subacquea.
È vietato altresì immergersi in prossimità delle imbarcazioni per effettuare visite, interventi, o riparazioni. Tali attività possono essere svolte esclusivamente da personale abilitato, riconosciuto ed autorizzato dalla Società ed iscritto negli appositi registri tenuti dall’Autorità Marittima.
ARTICOLO 42 – INGOMBRO DELLE BANCHINE E DEI MOLI
È vietato ingombrare con attrezzature di bordo (cappe, passerelle, salvagenti, tender, vele, cime, ecc.), comunque con oggetti o materiali di qualsiasi specie, le banchine, i moli ed i pontili e tutte le aree non destinate espressamente a depositi o ripostigli.
Il personale della Società è espressamente autorizzato a rimuovere tali oggetti ed a depositarli in appositi locali senza responsabilità.
ARTICOLO 43 – ANIMALI
Fermo restando quanto previsto nell’art. 23, all'interno del Resort gli animali domestici sono ammessi per il tempo necessario al loro imbarco o sbarco. I cani vanno tenuti al guinzaglio.
In ogni caso dovranno essere prese tutte le precauzioni al fine di evitare che la presenza degli animali possa arrecare molestia o disagio.
Eventuali residui fisiologici lasciati dagli animali domestici dovranno essere raccolti dal proprietario dell’animale.
ARTICOLO 44 – ENERGIA ELETTRICA
Il collegamento alle prese per l'energia elettrica dei posti barca dovrà essere effettuato, a cura del Cliente, esclusivamente con spine e cavi corrispondenti agli standard di sicurezza vigenti. Sono tassativamente vietati collegamenti volanti o multipli ovvero effettuati con cavi o spine non idonei.
E’ altresì tassativamente vietato ai Clienti ed ai loro aventi causa ogni intervento o manomissione delle colonnine di erogazione dell’energia elettrica.
ARTICOLO 45 – ACQUA
Il collegamento agli erogatori dell'acqua potabile dovrà essere effettuato, a cura del Cliente, esclusivamente con proprie manichette o tubi flessibili a perfetta tenuta, dotati di idoneo raccordo nonché di apposito terminale a chiusura automatica.
ARTICOLO 46 – LIQUAMI
Il collegamento all’impianto di drenaggio dei liquami dalle casse di bordo dovrà essere effettuato a cura del Cliente, con l’osservanza delle indicazioni della Società.
ARTICOLO 47 – SICUREZZA
I proprietari delle unità da diporto ormeggiate – o i loro aventi causa - devono osservare le seguenti disposizioni: effettuare il rifornimento di carburante esclusivamente a mezzo delle pompe della stazione di distribuzione di carburanti esistenti nel Porto, essendo assolutamente vietata qualsiasi altra modalità di rifornimento anche parziale, sia a mezzo di serbatoi mobili, anche se autotrasportati e forniti di pompe (salvo il caso del
bunkeraggio effettuato in conformità alle vigenti disposizioni dell’Autorità Marittima), sia a mezzo di
recipienti di qualsiasi tipo trasportabili, sia con qualsiasi altro sistema. Nei casi di assoluta necessità
(mancanza completa di carburante, impianti in riparazione, ecc.) occorre ottenere la preventiva ed espressa autorizzazione dalla Società, per qualsiasi quantità o modalità del rifornimento;
· in caso di incendio a bordo di una unità da diporto, la Società, che avrà cura di segnalare l'emergenza per i provvedimenti del caso alle competenti Autorità ed agli organi dei quali sia previsto l'intervento, secondo il suo prudente apprezzamento, ha la facoltà di disormeggiare immediatamente l'imbarcazione con incendio a bordo e di allontanarla dal porto. Le spese relative agli interventi operati in conseguenza degli incendi, di cui al presente articolo, sono a carico del Cliente, il quale sarà anche tenuto all'eventuale risarcimento dei danni arrecati a terzi o agli arredi ed opere portuali.
ARTICOLO 48 – FURTI
La Società non risponde di eventuali furti che dovessero verificarsi nell'ambito del Resort, anche a bordo delle unità da diporto e/o nelle unità immobiliari. Analogamente non risponde di furti di unità da diporto, o parti di esse, nonché di qualsiasi danno arrecato a persone o cose che si trovino nell'ambito del Resort.
TITOLO XI – NORME FINALI
ARTICOLO 49 – FORO
Per ogni controversia relativa all’interpretazione e/o esecuzione del presente Regolamento di Gestione il giudice sarà quello correlato alla natura della controversia insorta competente per territorio.
ARTICOLO 50 – TARIFFE
Fanno parte integrante del presente Regolamento tutte le tariffe, tempo per tempo vigenti, adottate dalla Società.
ARTICOLO 51 – POLIZIA MARITTIMA
Il presente Regolamento, associato al Regolamento di Sicurezza dell’Approdo assume anche carattere e forza di “Disciplinare di Polizia Marittima” e si applica in tutte le aree indicate nell’art 1.
Translation - French RÈGLEMENT DE GESTION DU PORT DE PLAISANCE
"PORTO ARSENALE LA MADDALENA"
TITRE I –- CHAMP D'APPLICATION
ARTICLE 1 – ENCADREMENT TERRITORIAL
Le présent Règlement s'applique dans les limites territoriales du Porto Arsenale di La Maddalena comme établi dans la planimétrie jointe à l'Additif n° 917 du 31 décembre 2009 à la Convention n° 756 du 9 juin 2009 entre la Présidence du Conseil des ministres – Département de la Protection civile, en nom et pour le compte de la Région Autonome de Sardaigne, ancien O.P.C.M. du 5 février 2009, n° 3738, et M.I.T.A. Resorts s.r. l. également jointe au présent Règlement.
Le présent Règlement s'applique également aux éventuelles modifications aux limites territoriales dont il s'agit et/ou découlant de ladite Convention.
ARTICLE 2 – OBJET
Le présent Règlement régit l'utilisation des infrastructures et la fourniture de services dans le complexe dénommé Porto Arsenale La Maddalena à La Maddalena (OT), Piazza Faravelli s. n. c., Localité Moneta, désormais nommé également "Marina Resort" ou simplement "Marina" ou "Resort" ou "Port". Il s'applique à tous les Clients, aux visiteurs et à tous ceux qui accèdent à l'aire, à quelque titre que ce soit.
ARTICLE 3 – ACTIVITÉS
Le présent règlement comprend les activités suivantes qui se déroulent et/ou peuvent se dérouler à l'intérieur du "Marina Resort", sans que cela exclue le déroulement d'autres activités non indiquées.
• accostage et mouillage d'embarcations et bateaux de plaisance, de navires plus importants, plus petits et de pêche, d'unités de plaisance et des Corps et Forces armées de l'État ;
• assistance au mouillage et fourniture de services relatifs au mouillage ;
• accueil hôtelier ;
• service de location de place de port et location en résidence ;
• activités curatives et de bien-être ;
• restauration ;
• activités commerciales et artisanales en général, services aux touristes et au nautisme ;
• location de véhicules automobiles et d'unités de plaisance ;
• circulation des véhicules ;
• gestion du traitement des déchets ;
• construction et maintenance nautique et/ou navale ;
• entretien de l'ensemble ;
• distribution des carburants et produits annexes ;
• activités sportives, éducatives et d'accueil en général ;
• distribution d'eau et d'énergie ;
• toute autre activité en rapport, annexe ou dérivante de celles énumérées ci-dessus et énoncées aux arts. 59 et suivants du Règlement du code de la navigation maritime.
ARTICLE 4 – DÉFINITIONS
• On entend par "Port" l'ensemble constitué par l'aire du domaine public et de la mer territoriale comprise dans les limites prévues par les précédents articles 1 et 2, auxquels il est fait référence explicite, même en ce qui concerne d'éventuelles interprétations du présent Règlement.
• On entend par "Complexe Immobilier" l'ensemble constitué par toutes les aires prévues dans les précédents arts. 1 et 2 non inclus dans le "Port touristique".
• La société M.I.T.A. Resort s r. l., avec siège à Pula (CA) – Strada Statale 195 Km. 39,600, Località Santa Margherita di Pula, dans le présent Règlement nommée simplement "Société", est le concessionnaire de l'aire décrite dans les précédents art. 1 et 2 et elle est l'unique titulaire des activités s'y déroulant ; de telles activités peuvent être gérées par des tiers aux termes de la réglementation en vigueur à cet égard, sauf consentement formel et irrévocable de la Société et dans le respect de la Convention indiquée à l'art. 1.
• Avec la dénomination de "Client" sera indiqué la personne physique ou morale à laquelle résulte attribué de quelque façon que ce soit, par n'importe quel titre, la jouissance ou l'utilisation des bien situés dans la Marina (mouillage, garage, box, emplacement de parking, fond commercial, logement, activité, etc.) ou bien que, de n'importe quelle façon, il veuille bénéficier ou fournir de prestations dans le cadre du Resort.
TITRE II – NORMES GÉNÉRALES
ARTICLE 5 – ACTUALISATION, INTÉGRATION ET MODIFICATIONS
La Société se réserve le droit de mettre à jour, compléter et/ou modifier le présent Règlement – après approbation des Autorités – afin de mieux garantir la sécurité, la fonctionnalité et l'efficacité du Resort.
La Société, en accord et en cohérence avec le présent Règlement, pourra l'intégrer avec des informations, recommandations et/ou dispositions spécifiques qui auront la même valeur de coercition.
ARTICLE 6 – RESPECT ET CONTRÔLE
Sans préjudice des compétences exclusives de l'Autorité publique, la surveillance en matière d'application et respect du présent Règlement est une prérogative, dans le cadre du Resort, du personnel salarié de la Société, lequel est équipé d'un uniforme spécifique ou autre moyen d'identification approprié.
La Société pourvoira aussi au contrôle et à la coordination des services exécutés per des tiers pour son compte.
ARTICLE 7 – NON RESTECT
Sans préjudice des prérogatives de l'Autorité publique, le non-respect du présent Règlement, constitue une infraction et peut donner lieu à la résolution des rapports contractuels en vigueur avec le Client et/ou les fournisseurs, sauf dédommagement du préjudice subi par la Société.
Sans préjudice des prérogatives de l'Autorité publique, le non-respect du Règlement, des normes de sécurité ou de la commune conception de la bienséance et d'une conduite convenable peut donner lieu, à l'incontestable appréciation de la Société, à l'éloignement du Client et/ou visiteur, c'est-à-dire à son interdiction d'accéder à l'ensemble du Port touristique et du Complexe Immobilier.
ARTICLE 8 - PUBLICITÉ
Outre la publicité prévue à l'art 59 du règlement du code de la navigation maritime, la Société fera connaitre le présent Règlement à l'aide de tableaux d'affichage prévus à cet effet et en toute autre forme appropriée.
Quiconque, indépendamment de sa qualité, accède ou se trouve dans le domaine du Resort est tenu au respect du présent Règlement.
ARTICLE 9 – ACTIVITÉ DES TIERS
Il est interdit, dans le domaine du Resort, l'exercice de toute activité commerciale, professionnelle ou artisanale, même à bord ou par le moyen d'embarcations, qui ne soit réalisée directement ou indirectement par la Société ou en tout cas expressément autorisée par elle.
TITRE III – MOUILLAGE ET CIRCULATION MARITIME
ARTICLE 10 – GARDE ET ASSURANCE
La Société n'assure en aucun cas la garde des unités de plaisance mouillées à quelque titre que ce soit, à l'exception de la garde ordonnée par l'Autorité judiciaire et elle ne répond pas d'éventuels dommages ou vols.
Le Client auquel, à n'importe quel titre et dans n'importe quelle forme, aie été attribué le droit d'utiliser/jouir d'un mouillage, ou ses ayants cause, doit pourvoir à assurer l'unité de plaisance mouillée contre le risque lié à sa responsabilité civile envers les tiers, ainsi que ceux contre le vol, l'incendie et l'explosion, y compris le recours des voisins au moyen d'une police d'assurance "corps".
ARTICLE 11 – APTITUDE AU MOUILLAGE
Les unités de plaisance au mouillage dans le Port doivent être toujours en parfait état au point de vue de la sécurité et de la prévention des incendies et être pourvues, par rapport aux dimensions et aux caractéristiques de l'embarcation, d'un nombre suffisant de défenses d'une dimension appropriée.
Lesdites unités de plaisance devront pareillement être tenues en parfaite conformité substantielle et documentaire avec les prescriptions de la réglementation de sécurité. L'observance de telles obligations est à la charge exclusive des propriétaires/armateurs respectifs ou de leurs ayants cause. La Marina se réserve le droit incontestable d’haler ou de faire haler sans préavis et avec frais à la charge du propriétaire et/ou de l'armateur, les unités de plaisance qui résultent inaptes au mouillage aux termes du présent article.
ARTICLE 12 – DÉPLACEMENT FORCÉ
Les unités de plaisance présentes à l'intérieur de la Marina, qui pour n'importe quelle raison constituent un obstacle ou une limitation à la normale circulation, au mouillage des autres unités de plaisance, aux manœuvres, à l'accostage ou qui excèdent même une seule des dimensions du mouillage lui ayant été affecté pourront être, de l'avis incontestable de la Société, déplacées et/ou halées sans préavis avec débit des frais à la charge du propriétaire et/ou de l'armateur
ARTICLE 13 – DÉCHARGE DE RESPONSABILITÉ
En l'occurrence, la Marina décline toute responsabilité pour d'éventuels dommages subis par les unités de plaisance comme prévu à l'alinéa 3 du précédent art. 11 et à l'art. 12.
ARTICLE 14 – MOUILLAGES
La société se réserve la faculté de marquer les postes d'amarrage par des numéros, des lettres ou autres marquages adaptés. Les marques pourront être reproduites sur le bord des jetés et des quais.
La Société pourvoira à former un "Plan des Mouillages" qui constituera partie intégrante et essentielle du présent Règlement, avec évidence quantitative et dimensionnelle de la portion de surface d'eau occupée par chaque emplacement.
Chaque Client est tenu à occuper la place qui lui est réservée, avec interdiction formelle d'amarrer ailleurs son unité de plaisance.
À ce sujet il est demandé une correspondance permanente entre l'emplacement et le Client et entre ce dernier et l'embarcation amarrée, laquelle, doit correspondre aux données communiquées par le Client à la Société.
La société se réserve la faculté de modifier, même temporairement, le Plan des Mouillages à cause des conditions météo, pour des raisons de sécurité, de maintenances, de nécessités opérationnelles, pour le déroulement de manifestations et d'événements sportifs ou autres événements similaires en pourvoyant, si nécessaire, à l'enlèvement forcé des unités de plaisance qui entraveraient ladite modification et cela sans débit pour le Client.
D'éventuelles situations de non-conformité concernant les dimensions des unités de plaisance amarrées aux dimensions maxima du tableau constitueraient dans tous les cas une grave infraction de la part du Client et pourraient conduire, selon l'appréciation incontestable de la Société, à la résolution des rapports contractuels.
ARTICLE 15 – NAVIGATION ET MANŒUVRES
La navigation dans les eaux du port est disciplinée par le Code de la Navigation, le Règlement de la Navigation maritime, le présent Règlement, le Règlement de Sécurité de l'Accostage édité à cet effet par les Autorités Maritimes, par les règles générales de sécurité et par celles, éventuellement plus restrictives, émises par les Autorités maritimes.
La vitesse maximum autorisée dans les eaux du port est de 3 nœuds.
La responsabilité de la manœuvre, y compris les instructions données aux moyens utilisés par la Société pour l'assistance et/ou l'aide aux manœuvres d'amarrage et les hommes chargés de l'amarrage, est exclusivement du Capitaine.
En aucun cas le personnel de la Marina, impliqué à n'importe quel titre dans l'assistance ou l'aide dans les manœuvres pourra être tenu responsable des dommages et/ou de toutes conséquences (accident, cordages dans les hélices, collisions, échouages, etc.) découlant d'instructions erronées et/ou omises de la part di Capitaine de l'unité de plaisance.
ATICLE 16 – RÉSERVE DE MOUILLAGE
Les unités navales du "Corpo Capitanerie di Porto – Guardia Costiera" et celles des autres Corps et Forces de Police œuvrant sur la mer, les "Vigili del Fuoco" les unités de plaisance nécessaires à d'éventuelles opérations de recherche, secours, sauvetage et antipollution, seront amarrées dans les emplacements leur étant éventuellement réservés et convenablement indiqués avec une adéquate signalisation horizontale et verticale.
Les unités de plaisance de passage pour une période inférieure à un jour pourront s'amarrer aux emplacements qui leur seront attribués uniquement pour une période n'excédant pas 6 heures, comprises dans la tranche horaire de 11.00 h à 17.00 h, pour un maximum de trois fois non consécutives au cours de chaque mois de l'année avec débit uniquement de la fraction horaire d'occupation au tarif de mouillage en vigueur au moment.
Les unités de plaisance de passage, dans tous les cas, pourront accéder au Port uniquement après autorisation expresse de la Société.
Le Capitaine de l'unité de plaisance de passage, au cas où il ne l'aurait fait préalablement, devra se faire enregistrer dans les plus brefs délais auprès des bureaux de la Société, selon l'usage.
ARTICLE 17 - UNITÉS PROVENANT DE PORTS EN DEHORS DE L'UE
Les unités de plaisance battant pavillon d'un pays non UE et/ou provenant d'un port situé hors des frontières et/ou hors de l'aire douanière de l'UE, devront exhiber, si la Société le requiert, la documentation certifiant l'accomplissement de toutes les formalités prévues par les dispositions de lois en vigueur dans ce domaine.
L'accomplissement correct de ces obligations est une condition nécessaire pour l'accostage, étant bien entendu que la Marina n'est par responsable de la régularité desdites procédures.
ARTICLE 18 – CODE ISPS
Les unités de plaisance assujetties aux restrictions prescrites par la réglementation en vigueur concernant la mise en œuvre du Code ISPS, devront s'y conformer en donnant le nécessaire préavis à la Société.
ARTICLE 19 – ABSENCE DU PORT
En cas d'absence du Port de l'unité de plaisance du Client auquel l'emplacement a été attribué, la Société s'engage à maintenir libre l'emplacement concerné.
Au cas où le Client voulait consentir l'utilisation de son emplacement à des tiers, il devra demander à la Société, dans la forme par elle incontestablement établie, de gérer l'emplacement inoccupé.
ARTICLE 20 – MOUILLAGE ET ANCRAGE
Les Clients peuvent utiliser exclusivement les équipements et les lignes d'amarrage installées par la Société et sont tenus de dédommager tous les dégâts qu'ils pourraient causer.
Il est interdit au Client de mettre en œuvre toute modification des lignes d'amarrage et/ou des équipements du Port.
Chaque Client est responsable de la sécurité de son embarcation par rapport au mode d'amarrage, au choix du type et aux dimensions des amarres, ainsi que de leur état d'usure, des dispositions et des équipements de bord (chaumards, winch, bittes d'amarrage, etc.).
Il est interdit de mouiller l'ancre dans les eaux du Port. L'utilisation de l'ancre est autorisée uniquement dans des cas exceptionnels, étant bien entendu que la décision de mouiller ou ne pas mouiller l'ancre revient au Capitaine, qui en assume la responsabilité.
TITRE IV – CAPACITÉ HÔTELIÈRE ET RÉSIDENTIELLE
ARTICLE 21- ACCÈS ET TENUE
L'accès aux lieux publics est libre; tous ceux qu'y accèdent sont tenus à un comportement conforme au sens commun des bonnes manières et à la décence dans l'habillement, en particulier dans les lieux destinés à la restauration n'est pas admis de porter des shorts et/ou des bermudas.
L'accès aux chambres, aux résidences et aux lieux réservés à la clientèle est sa prérogative exclusive ; d'éventuels invités des Clients devront être dûment et préalablement enregistrés auprès de la Réception.
Il est interdit de fumer dans les chambres et dans les lieux communs et publics qui ne soient pas en plein air.
ARTICLE 22 – RESPONSABILITÉ DE LA SOCIÉTÉ
La responsabilité de la Société vis-à-vis du Client, y compris pour les dommages aux choses et/ou aux personnes et/ou aux vols, est régie par les lois italiennes.
L'utilisation de services réceptifs et récréatifs de la part des Clients s'effectue sous leur directe responsabilité, même en ce qui concerne les aptitudes physiques de chacun.
La Société peut refuser incontestablement de garder des objets de valeur, argent, titres ou d'autres valeurs.
ARTICLE 23 – ANIMAUX
Les animaux, uniquement de petites tailles (15 kg maximum) sont autorisés, sur demande.
Il n'est pas autorisé l'entrée des animaux dans les restaurants, les bars, les lieux destinés au bien-être (piscines, SPA, salles de gymnastique, etc.).
Les animaux ne sont pas admis dans les salons, les lieux communs et les salles à manger.
ARTICLE 24 – ENTRETIEN DES RÉSIDENCES DE TOURISME
Le Client à qui a été attribuée une unité immobilière devra la conserver en parfait état, en prenant soin d'effectuer tous les entretiens et/ou réparations nécessaires.
Au cas où le Client ne s'exécute pas avec la sollicitude adéquate, la Société s'occupera de les faire exécuter par le personnel spécialisé prévu à cet effet et en débitera les frais au Client défaillant.
ARTICLE 25 – RESPONSABILITÉ DU CLIENT
Le Client est le seul et unique responsable des dommages directs ou indirects qui peuvent dériver de l'utilisation des chambres et/ou des unités immobilières et de ce fait décharge la Société de toute responsabilité. Sa responsabilité est étendue aux dommages provoqués par ses invités.
ARTICLE 26 - UTILISATION
Le Client doit utiliser l'unité immobilière exclusivement aux fins auxquels elle est destinée. Il ne peut, dans tous les cas, y exercer aucune activité non autorisée pas la loi, ni par le présent Règlement, ni produire des bruits ou causer une gêne aux autres Clients de quelque façon que ce soit.
En particulier l'utilisation d'appareils de reproduction de sons dont le volume devra être maintenu de toute façon à un niveau extrêmement bas devra être limitée dans le temps.
TITRE V – ACTIVITÉS COMMERCIALES
ARTICLE 27 – RÈGLEMENT
Les activités commerciales seront disciplinées par un règlement prévu à cet effet qui sera défini sur la base du plan de commercialisation réalisé.
TITRE VI – ACTIVITÉS DE MAINTENANCE
ARTICLE 28 –DISPOSITIONS GÉNÉRALES
Tous les travaux de réparation ou de maintenance des unités de plaisance devront être réalisés dans l'aire du Chantier, sauf pour ce qui est prévu dans l'article suivant.
ARTILE 29 – MAINTENANCE SUR LES QUAIS
Toute activité de maintenance sur les quais pourra avoir lieu uniquement si elle a été préalablement autorisée par la Société, selon son avis incontestable et dans les modalités fixées à chaque fois.
TITRE VII – ACTIVITÉ DE CONSTRUCTION NAVALE
ARTICLE 30 – ACCÈS
L'accès à l'aire du chantier est autorisé exclusivement dans les limites et selon les modalités du moment établies par la Société.
Les Clients qui désirent visiter leur unité de plaisance pendant les activités de maintenance et/ou autres travaux pourront le faire uniquement en utilisant les "Dispositivi di Protezione Individuale" prévus à cet effet, se conformant aux directives du personnel, pendant les horaires d'ouverture du chantier, accompagnés par le personnel de la Société après avoir pris rendez-vous.
Il est interdit de rester dans le chantier au-delà des horaires d'ouverture.
Le Client a la faculté de demander à la Société que des entreprises de sa confiance accèdent à l'aire du chantier pendant les horaires d'ouverture ; la Société a la faculté incontestable de refuser. La Société n'est pas responsable des activités et/ou des négligences desdites entreprises de confiance du Client. Les entreprises en question seront tenues de souscrire la DUVRI et d'observer les autres règles en matière de sécurité et de santé des travailleurs.
ARTICLE 31 – HALAGE ET/OU MISE À L'EAU
Le halage et la mise à l'eau sont une prérogative exclusive de la Société qui l'exerce également par l'intermédiaire de personnes préposées à cet effet.
Les activités de chargement et déchargement des unités de plaisance de véhicules terrestres peuvent s'exercer uniquement en présence et sous la responsabilité du Client ou d'une personne autorisée par écrit par celui-ci; dans tous les cas la responsabilité de la Société est exclue.
L'utilisation du slip est autorisée selon les modalités du moment établies par la Société.
ARTICLE 32 - STATIONNEMENT
Il n'est pas permis de garer des véhicules automobiles dans l'aire du chantier.
ARTICLE 33 – EXÉCUTION DES MAINTENANCES
Les maintenances et/ou les travaux à bord des unités à terre et/ou amarrées au quai du chantier peuvent être exécutés uniquement par le personnel salarié de la Société.
En l'occurrence selon l'alinéa 4 de l'art. 31, l'entreprise de confiance du Client devra produire une documentation qui certifie la régularité de la position du personnel employé, en particulier en ce qui concerne l'embauche, l'encadrement et l'utilisation des DPI dégageant la Société de toute responsabilité.
Il est interdit aux Clients d'effectuer travaux et/ou maintenance à bord d'embarcation à terre dans le chantier.
TITRE VIII – CIRCULATION DES VÉHICULES ET PARKINGS
ARTICLE 34 – ACCÈS ET VITESSE
L'accès des véhicules au Resort est permis à ceux qui y sont autorisés, moyennant la délivrance d'une contremarque ou carte ou autre dispositif similaire, qui doit être présenté à la demande du personnel de la Société.
L'accès est également autorisé à tous ceux auxquels, pour les besoins de chargement ou déchargement d'engins ou marchandises une permission temporaire spécifique ait été octroyée par la Société.
La circulation des véhicules à l'intérieur du Resort doit se dérouler exclusivement sur les itinéraires et sur les chaussées indiquées par la signalétique horizontale et verticale prévue à cet effet et à la vitesse maximum de 20 km/h.
ARTICLE 35 – STATIONNEMENT GÊNANT
Le stationnement de véhicules et remorques de n'importe quel type doit avoir lieu uniquement dans les aires destinées à cet effet. Par conséquent, le stationnement aux endroits non autorisés ou gênants donnera lieu immédiatement à un l'enlèvement forcé aux frais du propriétaire.
L'enlèvement forcé des véhicules et des remorques en stationnement interdit sera effectué, sans préavis, par la Société au moyen de son personnel ou d'entreprises prévues à cet effet.
Les véhicules automobiles, les autres véhicules et les remorques enlevées pourront être entreposés chez des tiers, les frais seront à la charge du propriétaire, soit en ce qui concerne le transport que l'entreposage.
La Société, comme forme atténuée d'application des dispositions des précédents alinéas 1 et 2 du présent article visant à minimiser la gêne causée au Client, pourra également disposer le blocage temporaire du véhicule au moyen d'un dispositif de blocage des roues approprié et/ou le déplacement en d'autres aires de la Marina, proche de celle du stationnement gênant, avec débit des frais d'application et d'enlèvement du dispositif.
En aucun cas le déplacement forcé et/ou l'application du dispositif de blocage des roues ne constituent une application de sanction accessoire, parce que la Société n'a pas le droit d'appliquer des sanctions découlant du stationnement aux endroits non autorisés ou gênants.
ARTICLE 36 – PLAN DES PARKINGS
La Société se réserve la faculté de marquer les parkings et de les attribuer même en exclusivité aux Clients.
Les places non attribuées restent à la disposition pour le stationnement générique.
La Société établira le "Plan de Parkings" par analogie avec celui des mouillages.
Le Client auquel a été attribué une place de parking est tenu de se servis de la place qui lui a été réservée, avec interdiction expresse de se garer ailleurs.
À ce sujet, il est préconisé une correspondance permanente entre l'emplacement de stationnement et le Client et entre ce dernier et la voiture stationnée, qui doit correspondre aux données communiquées par le Client à la Société.
La Société se réserve la faculté de modifier même temporairement le Plan des Parkings pour des raisons de sécurité, maintenance, nécessités opérationnelles, déroulement de manifestations ou d'événements sportifs ou autres événements similaires, en pourvoyant, si nécessaire, à l'enlèvement forcé des voitures qui entraveraient ladite modification et cela sans débit pour le Client.
Comme pour les emplacements de mouillage, les places de parking peuvent également être données en utilisation à des tiers avec déclaration écrite préalable à remettre à la Société avant l'utilisation par les tiers.
TITRE IX – SERVICES
ARTICLE 37 – EXÉCUTION DES SERVICES
La société organise l'exécution de tous les services du Resort.
Pour des raisons d'économie de gestion, les services portuaires pourront être exécutés d'une manière différenciée, de façon cohérente avec une majeure ou mineure réelle nécessitée liée à la saisonnalité du complexe.
Un principe analogue sera également appliqué en ce qui concerne les horaires d'exécution de ces services.
Pour les services mentionnés ci-dessus, qui seront prévus également dans l'aire réservée aux embarcations de passage, il est appliqué en faveur de la Société la cause exclusive prévue par l'art. 1567 du Code Civil, ainsi que les normes prévues par l'art.1565 du Code civil
TITRE X – NORMES DE CONDUITE, DE SÉCURITÉ ET ENVIRONNEMENTALES
ARTICLE 38 – RADAR
Afin de limiter l'émission d'ondes électromagnétiques, il est interdit d'utiliser le radar dans les eaux du port.
ARTICLE 39 – DÉCHETS
La vidange des eaux de cale est interdite ainsi que le rejet de déchets de n'importe quel genre, objets, liquides, détritus ou autre soit en mer que sur les quais et les jetées
Il est également interdit d'utiliser les w.c. de bord avec évacuation directe à la mer ainsi que la vidange dans les eaux du port des cuves à eaux noires du bord.
En ce qui concerne l'élimination des déchets, les Clients peuvent se servir exclusivement des poubelles prévues à cet effet, dont la Marina est équipée, tandis que pour les rejets liquides doivent être utilisés les installations prévues à cet effet.
Pour les déchets spéciaux, les Clients ont l'obligation d'utiliser l'ilot écologique.
ARTICLE 40 – LUMIÈRES ET BRUITS. ÉMISSIONS
Il est interdit d'utiliser des projecteurs lumineux et des signaux sonores dans le Port.
Il est pareillement interdit de mettre en marche les moteurs principaux et les générateurs, sauf pour des exigences tout à fait justifiées, pour des essais et recharges des batteries, avant 8 h et après 21 h, ainsi qu'entre 13 h et 16 h. Il est interdit, de toute façon, de laisser les unités de plaisance au mouillage avec le/les moteur/s principal/aux en marche sans qu'il y ait à bord une personne responsable, en mesure d'intervenir en cas de nécessité ou danger.
Pendant les heures prévues par l'alinéa précédent est également interdite l'exécution de travaux bruyants, les émissions sonores (musique, TV, etc.) à un volume excessif ainsi que le déroulement d'une quelconque activité qui puisse déranger la tranquillité d'autrui.
ARTICLE 41 – BAIGNADES ET PLONGÉES
Dans les eaux du port, il est interdit de se baigner, de ramasser les fruits de mer et autres mollusques, ainsi que pêcher de n'importe quelle façon, y compris la pêche sous-marine.
Il est pareillement interdit de s'immerger à proximité des embarcations pour effectuer visites, interventions et réparations. De telles activités peuvent être exercées exclusivement par le personnel qualifié, reconnu et autorisé par la Société et inscrit dans des registres tenus à cet effet par les Autorités maritimes.
ARTICLE 42 – ENCOMBREMENT DES QUAIS ET DES JETÉES
Il est interdit d'encombrer avec des équipements de bord (bâches, passerelles, ceintures de sauvetage, tender, voiles, bouts, etc.) en tout cas avec objets et matériaux de n'importe quelle espèce, les quais, les jetées et les pontons et tout endroit qui ne soit pas expressément destinés à servi d'entrepôt ou de débarras.
Le personnel de la Société est expressément autorisé à déplacer de tels objets et à les entreposer dans des endroits prévus à cet effet, sans en assumer la responsabilité.
ARTICLE 43 – ANIMAUX
Étant bien entendu ce qui est prévu par l'art. 23 du Resort, les animaux domestiques sont admis pour le temps nécessaire à l'embarquement ou débarquement. Les chiens doivent être tenus en laisse.
Dans tous les cas il faudra prendre toutes les précautions afin d'éviter que la présence des animaux puisse causer dérangement ou gêne.
D'éventuelles déjections physiologiques laissées par les animaux domestiques devront être ramassées par le propriétaire de l'animal.
ARTICLE 44 – ÉNERGIE ÉLECTRIQUE
La connexion aux prises de l'énergie électrique des emplacements devra être réalisée par le Client, exclusivement avec fiches et câbles correspondants aux standards de sécurité en vigueur. Les connexions volantes ou multiples ou exécutées avec câbles ou fiches non appropriées sont catégoriquement interdites.
Il est pareillement interdit aux Clients et à leur ayant cause toute tentative d'intervention ou altération des bornes de distribution de l'énergie électrique.
ARTICLE 45 – EAU
La connexion aux distributeurs d'eau potable devra être effectuée par le Client, exclusivement avec sa propre manche ou tuyau flexible parfaitement étanche, équipé de raccords adaptés et d'un dispositif terminal de fermeture automatique.
ARTICLE 46 – EAUX D'ÉGOUT
La connexion à l'installation de drainage des eaux usées des cuves à eaux noires devra être effectuée par le Client dans le respect des indications de la Société.
ARTICLE 47 – SÉCURITÉ
Les propriétaires des unités de plaisance – ou leurs ayants cause – devront respecter les dispositions suivantes :
• effectuer le ravitaillement de carburant exclusivement au moyen des pompes de la station de distribution de carburants existante dans le Port, étant absolument interdit n'importe quelle autre modalité de ravitaillement, même partiel, soit au moyen de réservoirs mobiles, même s'ils sont montés sur véhicule et équipés de pompe (sauf en cas de bunkerage effectué en conformité avec les dispositions des Autorités maritimes en vigueur).soit au moyen de récipients transportables de n'importe quel type ou avec n'importe quel autre système. En cas d'absolue nécessité (manque total de carburant, installation en réparation, etc.) il est nécessaire d'obtenir l'autorisation préalable et expresse de la Société pour n'importe quelle quantité ou modalité de ravitaillement.
• en cas d'incendie à bord d'une unité de plaisance, la Société, qui prendra soin de signaler l'urgence pour les mesures nécessaires aux Autorités compétentes ainsi qu'aux organismes qui doivent effectuer l'intervention, selon sa prudente appréciation, a la faculté de désamarrer immédiatement l'embarcation avec l'incendie à bord et de l'éloigner du port. Les frais relatifs aux interventions exécutées suite aux incendies, prévus par le présent article, sont à la charge du Client, qui sera également tenu de rembourser les éventuels dommages causés à des tiers ou aux équipements et ouvrages du port.
ARTICLE 48 – VOLS
La Société ne répond pas des vols éventuels qui pourraient se produire dans l'enceinte du Resort, y compris à bord des unités de plaisance et/ou dans les unités immobilières. D'une manière analogue, elle ne répond pas du vol d'unités de plaisance ou de parties d'elles, ainsi que de tout dommage causé aux personnes ou aux choses qui se trouvent dans l'enceinte du Resort.
TITRE XI – NORMES FINALES
ARTICLE 49 – BARREAU
Pour tout différend relatif à l'interprétation et/ou l'exécution du présent Règlement de Gestion, le juge compétent sera celui dans le ressort duquel le différend se sera produit.
ARTICLE 50 – BARÈME
Tous les tarifs en vigueur adoptés au fur et à mesure par la Société sont partie intégrante du présent Règlement
ARTICLE 51 – POLICE MATITIME
Le présent Règlement ensemble avec le "Regolamento di Sicurezza dell'Approdo" prend également caractère et force de Disciplinare di Polizia Marittima et s'applique dans toutes les aires indiquées dans l'art. 1.
French to Italian: Procuration Spéciale General field: Other Detailed field: Law: Contract(s)
Source text - French PROCURATION SPÉCIALE IRREVOCABLE
La partie commettante soussignée
- UNTEL Roberto, né à Paris (France) le 23 août 1939, Numéro D'identité fiscale : UNTEL39M232110C ;
résident à ………………………(93) - France
confère par le présent mandat spécial à Monsieur
- UNTEL FRANTZ LAURENT GERMAIN, né à Les Lilas (France) le 29/4/1975 Numéro d'identité fiscale UNTEL75D29X110L, résident ……………. (France),
- afin qu'en son nom et place, en un seul et unique acte, procède à la stipulation de la division des biens dépendants de la succession de sa mère UNTEL Albina Eugenia décédée à Paris le 3 novembre 2014, déclaration de succession n° 710 Vol. 9990 du 9/9/2015 à YYYYY et n°884 Vol. 9990 du 27/10/2015 auprès de l'Agenzia delle Entrate de XXXXX (TO) avec sa sœur UNTEL Emma veuve YYYYY, née à Paris (France) le 25 avril 1938 et résidente à YYYYY C.se (TO) Hameau Scandosio - Numéro d'identité fiscale UNTEL38D65Z110Q
et à cet effet il confère au nommé Procureur tous les pouvoirs nécessaires ou même simplement opportuns d'accepter la consistance des deux lots.
- de mieux décrire les biens en objet, avec leurs données cadastrales complètes et suivant leur consistance et cohérence ;
- de procéder et accepter la formation des deux lots, d'en déclarer la pertinence sur la base des parts héréditaires d'exiger d'éventuelles compensations, délivrer des quittances, renoncer à des hypothèques légales, mettre en possession d'un bien, donner des garanties légales ;
- de reconnaître ou convenir des servitudes en tout genre, soit actives que passives ;
- de faire toute déclaration au sujet du régime matrimonial de la famille de la part du commettant ;
- de faire toute déclaration à des fins fiscales et cadastrales, y compris des déclarations et requêtes aux fins de la Conservation cadastrale ;
- le cas échéant, souscrire et présenter aux Autorités compétentes de Police, la déclaration d'aliénation d'immeubles requise ;
- de nommer d'autres procureurs ayant des pouvoirs analogues ou plus restreints ;
- de faire des déclarations et mentions prévues par la loi 28 février 1985 n° 47 ;
- Le présent pouvoir spécial irrévocable ayant été délivré dans l'intérêt des mandataires ne s'éteindra pas, même dans le cas de décès ou survenue incapacité des commettants au titre de l'art. 1723 du Code civil.
Translation - Italian PROCURA SPECIALE IRREVOCABILE
La parte mandante sottoscritta
- UNTEL Roberto , nato a …… (Francia) il ……. 1939, Codice Fiscale: UNTEL39M232110C;
residente in …93……) - (Francia)
col presente conferisce procura speciale al sig.:
- UNTEL FRANTZ LAURENT GERMAIN nato a ……………(Francia) il 29/4/1975 C.F. UNTEL75D29X110L, residente a ………….(Francia)
- affinché in suo nome e vece, in unico atto , proceda alla stipula della divisione dei beni caduti in successione della madre UNTEL Albina Eugenia deceduta a Parigi il 3 novembre 2014, denuncia di successione n. 710 Vol. 9990 del 9/9/2015 in YYYYY e n. 884 Vol. 9990 del 27/10/2015 Agenzia delle Entrate di XXXXX (TO) con la sorella UNTEL Emma Ved. ZZZZZ, nata a Parigi (Francia) il ………. 1938 e residente in YYYYY C.se (TO) Fraz. Scandosio – C.F. UNTEL38D65Z110Q
- ed all’uopo conferisce al nominato Procuratore, tutte le facoltà necessarie od anche solo opportune di accettare la consistenza dei due lotti.
- di meglio descrivere gli immobili in oggetto, con completi dati catastali e secondo consistenza e coerenza;
- di procedere ed accettarla formazione dei due lotti, di dichiarare la congruità in base alle quote di diritto, di richiedere eventuali conguagli, rilasciare quietanze, rinunciare ad ipoteche legali, immettere nel possesso, dare le garanzie di legge;
- di riconoscere o convenire servitù di qualsiasi genere, sia attive che passive;
- di fare in atto qualsiasi dichiarazione sul regime patrimoniale della famiglia della parte del mandante;
- di fare in atto qualsiasi dichiarazione a fini fiscali e catastali, comprese dichiarazioni e richieste ai fini della conservazione del Catasto;
- ove del caso, sottoscrivere e presentare alla competente Autorità di Pubblica Sicurezza, la prescritta denuncia di alienazione di fabbricati;
- di nominare altri procuratori con analoghi o più limitati poteri ;
- di fare in atto dichiarazioni e menzioni previste dalla legge 28 febbraio 1985 n° 47;
- La presente procura speciale irrevocabile essendo rilasciata nell’interesse dei mandatari non si estinguerà neppure in caso di morte o sopravvenuta incapacità dei mandanti ai sensi dell’art. 1723 del Codice civile.
I am a
freelance translator of Italian mother tongue. I translate indifferently from
Italian into French and from French into Italian as I did all my studies in
Italy and worked, also as a translator, for all of my career, in Monaco
Principality and France.
In May
2012, I have been appointed "Certified Pro" of « proz.com ». I have a University Degree of
"La Sapienza", Rome University. Among other subjects, I studied
Private law, Public law, Constitutional, Administrative and Labour law, as well
as Economics, Public Accountancy, Monetary and Financial Policy.
During my
career have cooperated with companies such as Riva (Pleasure boats), FERRARI
(cars), ITALCANTIERI (shipyard), BP (oil).
My area of expertise:
I TRANSLATE "srt" SUBTITLES IT->FR, FR->IT
LEGAL
TRANSLATIONS, CONTRACTS, REAL ESTATE, CIVIL ENGINEERING, BUILDING, ENVIRONMENT/ECOLOGY,
JOURNALISM, MILITARY/DEFENCE, BOATING, TOURISM & TRAVEL, GENERAL
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Je suis un traducteur freelance de langue maternelle
italienne. Je traduis
indifféremment de l'italien en français et du français en
italien ayant fait toutes mes études
en Italie et ayant travaillé,
pendant plus de 30 années,
entre autres comme traducteur, en Principauté de
Monaco.
En mai 2012 j'ai obtenu la qualification de "Certified
Pro" sur le site "proz.com". J'ai un Doctorat de l'Université "La Sapienza" de Roma.
Parmi les différentes matières, j'ai étudié le
Droit privé, public, constitutionnel,
administratif et du travail, l'Économie
politique, la Comptabilité d'état, la Politique économique, monétaire et financière.
Durant ma carrière j'ai
collaboré avec des sociétés
telles que les chantiers Riva, les automobiles Ferrari, les Chantiers
Italcantieri, le groupe pétrolier
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Sono un traduttore freelance di madrelingua italiana. Traduco indifferentemente dall'italiano in francese e dal francese in italiano avendo fatto tutti i miei studi in Italia e avendo lavorato per piùdi 30 anni, tra l’altro come traduttore, a Montecarlo.
Ho iniziato la mia attività di traduttore freelance una volta in pensione, nel maggio 2012 ho ottenuto la qualifica di "Certified Pro". Ho una laurea dell'Università la Sapienza di Roma. Tra le altre materie ho studiato il Diritto privato, pubblico, costituzionale, amministrativo e del lavoro, l'Economia politica, la Contabilità di stato, la Politica monetaria e finanziaria.
Durante la mia carriera ho collaborato con società quali i cantieri Riva di Sarnico, le automobili Ferrari, i cantieri Italcantieri, il gruppo petrolifero BP.
Le mie competenze: Specialista traduzione SOTTOTITOLI "SRT" IT-FR E FR-IT
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